Stavamo tutti ad aspettare che riaprisse gli occhi, anche se i miei nuovi amici non avevano compreso per bene il perché o almeno credevo visto che non sapevano parlare restarono comunque in silenzio ad aspettare pazientemente.
Nel frattempo Dancan e Bérard facevano conoscenza con gli altri arrivati tentando di farsi capire in qualche modo, anche se tutto ciò che ottennero fu qualche morso o graffio... Ma che non erano molto socievoli si era capito già.
<<Pensi che si risveglierà?>> mi chiese improvvisamente Scott interrompendo il silenzio.
Feci spallucce, rispondendo con tono dubbioso: <<Credo di si>>.
<<CREDI?>> intervenne Boris fuori di se: <<Tutta questa storia e solamente a causa tua, ora il nostro Alpha e morto>>
<<Capirai che grave perdita>>. Gli risposi con nonchalant per poi aggiungere sempre con lo stesso tono di voce : <<Se non fosse per il padre di Scott l'avrei lasciato morire, e non pensare che la nostra disputa sia finita qui, perché noi vi cacceremo dal vostro territorio una volta per tutte. Dovete pagare per tutto quello che ci avete fatto razza di cani rognosi>>.
Boris ringhiò ferocemente già pronto ad attaccarmi, ma fu fermato dai miei simili che circondandolo ruggirono all'unisono per fargli capire di non fare mosse azzardate.
Ormai non eravamo più in quattro, ben si un intera colonia composta da feroci guerrieri che proprio loro stessi avevano contribuito a cratere, gli ci voleva un miracolo per salvarsi la pelle.
Un mugolio attirò la nostra attenzione, ci voltammo tutti all'unisono per poi rimanere sorpresi dal costatare che Edgar era vivo, frastornato ma vivo... Inutile dire le facce perplesse dei presenti, nessuno si aspettava che il nostro sangue fosse così potente, ne tantomeno io del resto. Come una furia salì a cavalcioni su di lui per poi iniziare a schiaffeggiarlo prima che potesse riprendersi del tutto e contrattare. Gli ripetevo come un disco rotto di dirmi dove si trovasse Andron, ma nulla da fare si limitò a sfogliare un ghigno strafottente per poi allontanarmi con un calcio disumano tant’era la sua forza, facendomi volare lontano da lui.
La sua reazione fu inaspettata, riflessi migliorati, forza disumana, comportamento più selvaggio e primitivo del solito... Era come se fosse sotto l'effetto di qualche droga pesante che lo rendeva estremamente forte, troppo... Persino per me, visto il modo in cui mi stava prendendo a pugni in faccia.
Fra un colpo e l'altro riuscì a sputare un grumo di sangue che mi stava rendendo il respiro davvero difficoltoso, e se non reaggivo al più presto con molta probabilità sarei morta sotto i suoi irrefrenabili colpi. Edgar invece sembrava divertirsi molto visto le risate isteriche che Emetteva a gran voce.
Non fraintendete, Scott e gli altri provarono ad intervenire ma fu tutto inutile, Edgar era diventato talmente forte che con un solo colpo li scaraventò lontano facendogli perdere i sensi. Solamente Dariusz se ne stava a fissare la scena senza muovere un dito, si limitò serrare i pugni lungo i fianchi contraendo freneticamente la mascella.
Sentivo le forze abbandonarmi, stavo per morire me lo sentivo, solo l'ennesimo intervento ma questa volta da parte della mia colonia mi salvò, fu una scena epica una ventina di gatti mannari si scaraventò con eccessiva ferocia sul Alpha impazzito: mordevano, graffiavano c'era chi addirittura tentava di avventarsi sul suo collo nel vano tentativo di fargli cessare l'attacco nei miei confronti e fortunatamente dovette smettere per difendersi visto le innumerevoli ferite da loro inferte.
Ovviamente Scott barcollando e visibilmente frastornato, si alzò avvicinando a me per portarmi via da quella furia scatenata, alcuni della mia colonia presero Dancan e Bérard ancora privi di sensi per poi allontanarsi assieme a Scott per mettergli a riparo mentre gli altri lo tenevano occupato.
Mi sentivo così stanca che mi lasciai cullare dalla braccia possenti di Scott per poi crollare in un sonno profondo.
*******
Al mio risveglio mi ritrovai tutti intenti a fissarmi, e chiaramente in prima linea vi era Scott che stava perlustrando ogni centimetro del mio corpo in cerca di ferite o danni causati dal suo vecchio Alpha.
Il problema sostanziale era che: non solo non sapevo per quanto tempo mi avessero rinchiusa, ma il mio corpo era diventato un campo minato fra cicatrici e lividi cosa che fece lo fece infuriare al dir poco.
<<Quel bastardo, appena gli metto le mani al collo io... >>
Non lo feci neanche finire che il senso di colpa prese il sopravvento, ed interrompendolo gli dissi fra un singhiozzo e l'altro:
<<Perdonami... Tuo padre... Non sono...>>
Per via delle lacrime non riuscì a fare neanche un discorso di senso compiuto ma Scott capi ugualmente dove volevo andare a parare così stringendomi fra le sue forti braccia mi sussurrò dolcemente:
<<l'importante è che tu stia bene>>.
Il mio cuore perse un battito, non avevo realizzato quanto fosse importante per me fino a quanto la paura di non rivederlo più si fece così reale da risvegliare i miei sentimenti, superando il enorme ego. Ovviamente a rovinare quel momento furono Dancan e Bérard intromettersi nel braccio questa volta però non detti il tempo a nessuno di controbattere, perché infastidita dal l'oro comportamento li scansai in malo modo per poi specificare :
<<Sono contenta di rivedervi non fraintendetemi, però, voglio stare da sola con Scott dunque uscite tutti un secondo>>. Volevo essere sincera con lui e dire le stesse cose cui rivelai a Dariusz in quel momento di rabbia, anche se sentivo un forte desiderio di scappare da quel sentimento così complesso per me.
Dancan, Bérard e gli altri anche se non capirono questo mio strano comportamento decisero di accontentarmi lasciandoci soli nella grotta.
Appena rimasti soli Scott mi fissava con quei occhi da cucciolo, più curioso che mai in attesa di una mia parola, e volevo confessargli tutto ma la paura prese il sopravvento e non so perché, ma rimasi bloccata come un idiota a balbettare parole senza senso per qualche minuto fino a quanto Scott ormai all'imite intervenne dicendomi :
<<Amber credo di sapere cos'hai>>
Merda... D'avvero ero così prevedibile? No, no non ero pronta si inizialmente pensavo di sì ma ora più che mai volevo, anzi no desideravo che questo sentimento rimanesse segreto...
<<Ti senti in colpa per non essere risulta a scoprire dove mio padre, ti senti ferita dal tradimento del tuo amico di infanzia, per tutto ciò che ti è successo e te ne stai accollando la colpa ma con me puoi essere te stessa: piangi, urla, picchiami se è necessario ma non sopporto di vederti così>>. Prosegui Scott.
Feci un sospiro di sollievo nel costatare che non aveva capito un beneamato cavolo, ma al tempo stesso non so perché però mi sentivo ferita, ingoiai il rospo e risposi quasi amareggiata :
<<Si è questo il problema>> feci un piccolo sorriso amaro per poi cambiare discorso e proseguire con decisione: <<Ma ti prometto che lo ritroveremo ed otterremo le risposte che cerchi. Prepariamo la colonia domattina partiremo per la conquista del territorio>>.Nota autore:
All'ora, innanzitutto vi chiedo scusa se ritardo a pubblicare in questo modo ed allo stesso tempo vi ringrazio per la pazienza che dimostrate nei miei confronti.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto perché ultimamente sto lavorando così tanto che sono a pezzi, dunque scrivere mi viene davvero difficoltoso ma alla fine del mese prossimo riavrò la domenica libera ed essendo più riposata ricomincerò a scrivere.
Perché dico questo? Perché ormai siamo alla fine di Mannari, mancano davvero pochi capitoli e quando l'avrò finito mi prenderò una pausa nel pubblicare. Ma ciò non toglie che continuerò a scrivere perché infatti sto lavorando anche ad un altra storia ed avendo più calma ed essendo più riposata sara più facile scrivere.
Detto ciò vi auguro una buona giornata e vi ringrazio ancora una volta.
Al prossimo aggiornamento.

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Mannari
Hombres LoboAmber è alla ricerca di persone come lei, iniziò il suo viaggio da piccola stanca di essere sola. Stanca di essere l'unica. Nel corso dei suoi viaggi scoprirà che effettivamente non è la sola al mondo, il quale vi sono sparpagliati per il pianeta ta...