Così Per Sempre

15.

Will
Cammino avanti e indietro per tutto il salotto mentre stringo con tutta la forza che ho la benda in testa, intanto i miei capelli fanno su e giù facendomi sembrare un toro incazzato, cosa che sento di essere. "Will, ti prego" dice mamma con la voce spezzata mentre sta seduta sul divano e tiene i gomiti appoggiati sulle ginocchia e la testa tra le mani. Sbuffo, quel coglione, si perché è un coglione di prima classe, me la farà pagare, pagherà nonostante sia mio padre. "Mamma, ti sei fatta manipolare da un coglione del genere!" urlo cercando di far uscire tutta la mia rabbia bollente, ma fallisco miseramente. Sospira e si passa una mano sul viso per asciugare le lacrime, poi si alza e viene verso di me seria "Questa è una questione tra me e lui, tu sei piccolo e devi restarne fuori, e poi...non chiamarlo così, resta sempre tuo padre" come cazzo fa ad essere così?! Cosa diavolo ha fatto mio padre per meritarla eh?! Prendo un bel respiro "Mamma non sono piccolo, io capisco perfettamente ciò che sta succedendo, e so che è un-" non riesco a finire la mia frase che sentiamo qualcuno bussare ripetutamente alla porta. Alterno lo sguardo confuso su mia madre e poi sulla porta, lei si avvicina e la apre di scatto, trovandosi di fronte mia sorella. Oh cavolo, mi ero scordato di dire a mia madre che dopo che ho saputo cos'era successo ho chiamato subito Amy, volevo che mamma non si sentisse sola.
"Amy?" la sua voce è confusa, ma la risata dolce di mia sorella la fa sciogliere probabilmente. Si abbracciano sotto al mio sguardo malinconico, vorrei tanto poter fare qualcosa per mamma, ma l'unica cosa che mi viene in mente è prendere a pugni il mio fottuto e rincoglionito padre, anche se proprio non ci riesco.
"Cosa...tu perché sei qui?" chiede mamma confusa mentre fa accomodare mia sorella che si avvicina a me e mi abbraccia calorosamente, devo ammettere che mi è mancata. "Will mi ha detto tutto, mamma" dice staccandosi dal nostro abbraccio e in questo momento vorrei dirle tante BELLE parole, ma cerco di resistere.
Mamma mi fulmina con lo sguardo e poi sospira deglutendo "Mi dispiace tanto" dice Amy per poi riabbracciarla, mi butto a peso morto sul divano mentre le guardo. Amy inizia a singhiozzare mentre mamma la stringe fortemente e le accarezza i capelli e la schiena, lei è la madre che tutti sognano e sono fiero di averla. "Sono cose che succedono, piccoli" si staccano e vedo la malinconia e la tristezza negli occhi di entrambe, sopratutto in quelli di mamma. Sospiro passando in mano tra i capelli e giocando con gli anelli sulle dita, lei mi guarda e si avvicina mentre Amy fa la stesso cosa che ho fatto io poco fa, si butta accanto a me. Sembriamo due bambini che vogliono le coccole dalla mamma, in effetti è quello che vogliamo, ma ora le dobbiamo stare vicini.
Si siede in mezzo a noi due che appoggiano subito la testa sul suo petto chiudendo gli occhi in contemporanea, sembriamo dei gemelli. "Vi amo da morire, io non vi lascio neanche dopo la morte" sussurra mentre ci accarezza i capelli, non posso spiegare il senso di tranquillità che mi trasmette, è come se mi stessero facendo un'anestesia e tutto piano piano si calma, questo forse è l'effetto della mamma. La stringo e cerco di addormentarmi "Anche noi tanto mamma" sussurra Amy.

Lili
È da circa dieci minuti che si sono addormentati come dei bimbi piccoli sul mio petto, sono così carini che non voglio muovermi per paura di svegliarli. Li guardo mentre i miei occhi si riempiono di lacrime, sono il nostro lavoro, il lavoro che abbiamo svolto io e Cole. Questo uomo mi sta distruggendo, tra poco devo essere in tribunale per firmare i documenti del divorzio e poi tra tre giorni c'è il processo per il divorzio definitivo. Venti dannati anni al niente, è come se fosse stato ieri quando mi ha chiesto di sposarlo dopo che aveva scoperto la morte di sua madre, è come se fosse ieri quando gli ho detto di essere di nuovo incinta, i suoi abbracci di gioia, i suoi dolci sussurri, tutto come se fosse ieri, ma il punto è...avremmo mai un domani? Beh a questo punto credo che il destino si sia cancellato e abbia deciso di riscriversi, ma in modo peggiore, con più dolore, con più sofferenze. Comunque sia, io e lui resteremo per sempre legati da questi due cuccioli che stanno dormendo beatamente sul mio petto, dopotutto, anche se lo odio più di qualsiasi cosa al mondo, loro sono anche figli suoi.
Do un bacio un fronte ad entrambi e mi alzo lentamente mentre li faccio sdraiare delicatamente, fortuna che questo divano è grande e ci stanno.
Li guardo, hanno preso così tanto da e lui che quasi mi fa paura questa cosa, ho bisogno di proteggerli dal mio dolore, devo proteggerli da questo divorzio che mi sta consumando.
Guardo l'ora e noto che tra poco tempo devo trovarmi in tribunale, sospiro ed entro in camera per vestirmi, scelgo dei pantaloni neri larghi e una maglia a maniche lunghe nera, tra poco arriva il Natale e io non riesco a farmi una minima idea di come lo passeremo, ma devi dimostrarmi forte davanti ai miei figli, perché ormai sono l'unica cosa che ho rimasto.