Così Per Sempre

32.

Lili

"Devo dirti una cosa..."

Sono indecisa se ascoltarlo o meno, tanto non ha senso litigare per l'ennesima volta. Ma adesso mi sembra molto preoccupato e davvero tanto agitato.

Sospiro girandomi verso Camila che annuisce prendendo la mano di Charles e ci salutano con un piccolo "ciao" prima di uscire velocemente e lasciarci soli, li guardo male.

Sposto il mio sguardo su Cole che ha le braccia incrociate al petto, sembra che non si trovi in questo pianeta, è successo qualcosa di grave. Posso capirlo dal suo sguardo perso e incasinato.

"Siediti"

Sussurro come se avessi paura, ma perchè lo sto facendo? Qual'è il mio problema??
Lui sembra riprendersi dai suoi pensieri e si siede sul divano dietro al tavolino.
Ha il respiro pesante e si passa una mano tra i capelli in continuazione mentre il suo ginocchio continua a tremare.

È come se fosse all'orlo di una crisi.

Deglutisco sedendomi accanto a lui e cerco di guardarlo negli occhi, ma i suoi sono troppo persi per trovare i miei.
Adesso anche le sue labbra prendono a tremare e i suoi occhi si fissano in un punto mentre continuano a farsi lucidi.

Sta succedendo qualcosa di brutto. Deve calmarsi.

Non riesce a venirmi in mente niente, cosa posso fare?
Mi guardo intorno disperata e poi deglutisco alzandomi dal divano e mi metto in ginocchio davanti alle sue gambe poggiando le mie mani sulle sue ginocchia.

"Ehi, guardami"

Gli ordino scuotendolo leggermente, si gira verso di me con la fronte sudata.
Sta sudando freddo, cazzo no.
Rimane a fissarmi per secondi interminabili mentre il suo corpo continua a tremare come un foglio.

Sento il mio cuore accelerare e la preoccupazione si fa un enorme spazio dentro di me, ma non devo dargliela vinta.

Chiude gli occhi cercando di regolare il suo respiro e le sue mani vanno a stringere le mie che stanno sulle sue ginocchia.

"Lili..."

Sussurra con la voce che trema e le sue labbra iniziano a farsi viola, forse dall'agitazione.

Quando vedo il suo viso sbiancarsi spalanco gli occhi e mi alzo il piedi poggiando una mano sulla parete sinistra del mio petto. Ho l'impressione che il cuore potesse uscirmi dal petto da un momento all'altro.

"Chiamo un'ambulanza"

Dico decisa, ma prima che io possa recuperare il cellulare lui stringe il mio braccio con la poca forza che ha in questo momento e scuote la testa serio e spaventato.

Cosa gli sta succedendo? Qualcuno gli ha fatto qualcosa? Chi l'ha ridotto così, CAZZO?!

Il suo petto si alza e si abbassa velocemente e cerca di mostrarsi calmo davanti a me, ma fallisce miseramente.

"Torno in hotel, dormo e poi vengo qui per parlarti, ok?"

Mi chiede con un filo di voce, lo guardo male e mi riabbasso all'altezza delle sue ginocchia.
Non glielo permetterei mai, ha sempre un letto in questa casa.

Lo guardo negli occhi e con tutta la paura che possa esistere poggio la mia mano sulla sua fronte sudata e congelata.
Ha la temperatura bassissima.

Mi alzo leggermente poggiando le mie mani sulle sue gambe per reggermi e avvicino le mie labbra alla sua fronte che bacio delicatamente e tengo a lungo le mie labbra attaccate ad essa per capire la temperatura del suo corpo, è gelido come un cadavere.