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Will
"Cosa c'è, amore?" mi chiede confusa e preoccupata, probabilmente perché sto iniziando a tremare.

Ma sento questo buco nero, questa profondità così forte che mi fa male, molto male. Ho bisogno di liberarmi, ma non so come.
I miei occhi stanno piangendo, solo che internamente.
Non penso di essermi mai sentito peggio di così, odio questa sensazione!
È come se ho tutte le lacrime in gola e non so se riesco a trattenerle a lungo.

Mi siedo sul letto abbassando lo sguardo e fisso un punto nel nulla mentre inizio a giocare nervosamente con la benda tra le mani, lei si avvicina subito e si abbassa sulle ginocchia davanti a me.

"È successo qualcosa, piccolo?" sussurra spostando delicatamente alcune ciocche di capelli che mi ricadono sulla fronte, annuisco.

"Io non ce la faccio più, mamma. Perché la vita deve fare così schifo? Perché papà se n'è andato?" punto debole, l'ho colpita dove le fa più male, perché sono un emerito coglione.

Prende un bel respiro e deglutisce sedendosi sul letto, accanto a me. Mi giro a guardarla.

"La vita non fa schifo, amore mio. È solo che succedono certe cose che non sempre ci possono piacere. Ma questo non significa che dopo tanto dolore non venga il piacere e la soddisfazione di ciò e di chi ci sta attorno. Per esempio papà, lui ti ama più di se stesso, darebbe la vita per te e questo tu lo sai, ma io e lui non siamo riusciti a mandare avanti le rotte quindi abbiamo fatto la cosa più giusta che ci sembrava"
il suo tono di voce è calmo, vuole tranquillizzarmi, ma purtroppo tutto quello che faccio è scoppiare a piangere, ne ho bisogno.

"No, amore, non piangere, mamma è qui" prende la mia testa tra le mani e mi lascia un bacio in fronte prima di farmi appoggiare sul suo petto, la sto facendo soffrire, proprio quello che non volevo.

"Ma io lo voglio qui con noi, mamma. Non voglio che voi due vi odiate" dico tra i singhiozzi e le lacrime, mi bacia la testa.

"Noi non ci odiamo piccolo. Io gli voglio molto bene, come lui ne vuole a me, abbiamo vissuto insieme per moltissimi anni. Guarda cosa abbiamo creato, te ed Amy, siete la cosa più bella che ci potesse mai capitare. È ovvio che dopo questo non potremmo mai odiarci veramente, forse a parole si, ma non proveremo mai quel sentimento. Tu sei anche un pezzo di lui, se lo odio significa che odio te, quindi è impossibile" mi accoccolo sul suo petto e chiudo gli occhi sentendo un forte senso di sicurezza.

"Ho paura mamma, ho molta paura" sussurro stringendola dal busto, mi asciuga le lacrime con le mani fredde.

"Di cosa?" domanda cullandomi lentamente.

"Che papà si rifaccia la vita con altre persone e ci dimentichi" resta in silenzio senza dire nulla, ha paura della stessa cosa probabilmente oppure sta cercando una frase adatta per tranquillizzarmi.

"Non potrà mai dimenticare i suoi figli, chi vi dimentica a voi eh?" sussurra facendomi un po' di solletico, alzo la testa continuando a piangere.

"Io non voglio che si rifaccia la vita" ed ecco che il pianto disperato prende il comando su di me. Sospira asciugandomi le lacrime che però continuano a scendere e mi abbraccia cullandomi.

"Shhh, mamma è qui, amore" chiudo gli occhi lasciandomi trasportare dal profumo di mamma e dal suo affetto così forte. Tossisco un paio di volte accoccolandomi sempre di più a lei. Mi accarezza i capelli e rimaniamo in silenzio per qualche minuto finché non smetto di piangere. Sento il mio respiro farmi sempre più pesante è tutto intorno a me si calma.

"Facciamo una cosa, io e Natalie finiamo con le preparazioni mentre tu dormi e poi ti sveglio direttamente per la vigilia, ok?" mi sussurra dolcemente e si stacca da me mentre mi fa sdraiare sul letto, annuisco chiudendo gli occhi. Sento le sue labbra sulla mia fronte e mi rimbocca le coperte fino al collo.

"Dormi bene, piccolo" sussurra prima di spegnere la luce e uscire completamente dalla stanza.

Ho bisogno di loro insieme.

Lili
Mi strizzo gli occhi sospirando, non so più cosa fare ma di sicuro non lascerò mio figlio piangere mentre quel coglione se la spassa.

Questa me la paghi, Sprouse.








***Spazio Autrice***
We get what we deserve.
Tenetevi questa frase per il prossimo capitolo.

È una situazione complicata e pesante quella di Lili e Cole che avvolge anche quelli che li stanno attorno, come Will.

Lui non è debole, il fatto che pianga o che abbia bisogno di sfogarsi non significa che è una persona debole, ma è l'incontrario.

Ora vi aspetta il prossimo capitolo che È FATTO COME PIACE A ME, ho detto tutto.

I love you❤️
Bye🌹

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