42.

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Cole
"Grazie, Mark" lo ringrazio prendendo i contratti dalle sue mani e rientro in studio. Chiudo la porta e mi vado a sedere, è tutto così difficile senza loro.

Come farò a sopravvivere senza vedere i loro visi?
Dovrò farcela in qualche modo e io ce la farò.

Appoggio la schiena allo schienale della sedia e mi passo velocemente una mano tra i capelli chiudendo gli occhi. Oggi pomeriggio c'è l'inaugurazione della mia azienda, sta succedendo tutto troppo in fretta e non so più da cosa iniziare.

A interrompere questo momento è qualcuno che bussa alla porta, sistemo la cravatta e mi metto composto sulla sedia dicendo un "avanti" molto professionale.

Entra una donna con i tacchi affilatissimi, lo capisco dal suono assordante che producono. La squadro attentamente da testa a piedi, ha un vestito bianco a tubino e i suoi tacchi sono rossi come le sue unghie lunghe quasi quanto i suoi tacchi, invece le sue gambe sono in bella vista a causa del vestito corto e ha i capelli mori legati in una coda che lascia cadere due ciocche di capelli sul viso, dovrebbe essere la mia segretaria.

"Signor Sprouse, ha alcuni ospiti che la aspettano fuori" dice cordialmente con un leggero sorriso in faccia, annuisco alzandomi dalla sedia e vado verso di lei.

"Grazie" sussurro prima di uscire dal mio studio. Cammino per il lungo corridoio finché non arrivo all'uscita ed esco nel cortile, è qui che dovrebbe svolgersi il tutto.

Quello che mi trovo davanti mi lascia a bocca aperta e quasi non svengo sul posto, infatti mi reggo ad un tavolino posto accanto a me. Non ci credo...

Lui mi fissa sorridente con le braccia aperte, mentre accanto al biondo si trova la castana con un enorme sorriso in faccia.

"Tu sei scemo"

Mi avvicino subito per abbracciarlo e stringerlo così forte quasi da soffocarlo.
Ride ricambiando.

"Vedo che ti è rimasto lo stile dei capelli neri, fratello"

Mi stacco da lui per poterlo guardare di nuovo, sbatto le palpebre velocemente senza credere a quello che mi trovo davanti.
Dylan fottuto Thomas Sprouse.
Barbara si avvicina a me per poi buttarsi in mezzo alle mie braccia, la stringo.

"Ti sei fatta più bella, Barb. È ora di lasciarlo perdere, non pensi?" le dico sotto lo sguardo fintamente arrabbiato di Dylan, lei ridacchia.

"È uguale a te, quindi..." alzo gli occhi al cielo e sorrido continuando a guardarli.

"Perché? Perché siete qui? Non che mi dispiaccia"
Dylan mi da una pacca sulla spalla sorridendo e si guarda attorno mentre la sua espressione si fa sempre più confusa.

"La vera domanda fratello è: perché Lili non è qui?"
Davvero? Ora devo dare spiegazioni anche a loro? Ormai lo sa tutto il mondo...

"Sono sicuro che sai già benissimo tutto, ma vuoi più dettagli. Ti conosco troppo bene, so che hai saputo tutto, quindi il discorso si chiude qui" la mia tonalità di voce è seria, forse troppo severa. Annuisce cercando di sforzare un sorriso.

"Beh, cosa mi dici di questa azienda all'improvviso?" cerca di cambiare discorso.

"Non so, volevo fare qualcosa di mio. Ci sediamo?" indico un tavolo per tre a pochi metri da noi, ci avviamo assieme fino a sederci. Mio fratello incrocia le braccia al petto e guarda l'enorme struttura dietro di me.

"Devo ammettere che è davvero impressionante vederti così, sono fiero di te. Hai fatto un bel lavoro con questa azienda" sorrido alle sue parole e sposto il mio sguardo dietro di me per guardare per bene l'edificio.
Dopo tutto ci sono riuscito...

"Non pensi che l'esse dovrebbe essere più grande delle altre lettere?" interviene Barbara facendomi notare con lo sguardo il mio cognome scritto sul tetto della struttura. Guardo attentamente il tutto e annuisco girandomi verso di lei.

"Si, hai ragione" affermo.

"Comunque, come va la vita?" so che Barbara non può avere figli e che questo è un grande peso per loro, ma mio fratello è rimasto con lei. So che si amano molto, ma so anche che Dylan ha sempre voluto un figlio ed è infelice in un certo senso...

Entrambi abbassano lo sguardo seri, cazzo, forse non dovevo chiedere. A volte mi sento così coglione da sorprendere me stesso.

"In realtà, è proprio per questo che siamo qui" sussurra Dylan giocherellando con le dita e si volta verso Barbara che si morde il labbro inferiore guardandolo.
Aggrotto le sopracciglia confuso.

"Cioè?" domando alzando un sopracciglio.
La castana non resiste più e mi mostra un sorriso a trentadue denti.
Mio fratello fa lo stesso, ma io continuo a non capire.

"Glielo dici tu?" domanda Dylan entusiasta guardando Barbara.

"Dirmi cosa?" mi stanno preoccupando seriamente, cosa diavolo devono dirmi?

"Siamo incinta! Voglio dire, sono incinta!" esclama ridendo, io invece mi blocco come una statua immobile e li fisso con gli occhi spalancati mentre sento il battito del mio cuore accelerare.

"Oh mio dio" sussurro alzandomi dalla sedia e non aspetto molto ad abbracciare il biondo.
Come sempre...Dylan scoppia a piangere stringendomi.

"È alla seconda settimana!" urla spaccandomi i timpani, ma cerco di lasciarlo essere felice, proprio come me.

"Siamo un po' ritardo, ma ci siamo no?" dice Barbara asciugandosi le lacrime agli occhi.

"Ci siete eccome" mi stacco da Dyl e corro ad abbracciare Barbara alzandola da terra.

"Cole! Stai attento! Potresti farle del male, sia a lei che al bambino!" mi rimprovera Dylan avvicinandosi a lei, alzo gli occhi al cielo insieme a Barbara.

"Ok papà, mi dispiace" si emoziona subito alla seconda parola che dico, cazzo se amo vederlo così.

"Da come vedo Barbara si deve scordare il sesso per nove mesi" lui annuisce ovvio, lei invece scuote la testa.

"Fa così da quando l'abbiamo scoperto, qualche consiglio, Cole?" mi domanda lei indicando il biondo che ha un sorriso stampato in faccia. Alzo le sopracciglia e sorrido maliziosamente.

"Non penso che i miei consigli siano dei migliori" Barbara alza le mani in alto in segno di arresa.

"Immagino, avrai fatto sesso fino al nono mese" dice Dylan alzando un sopracciglio. Faccio il finto offeso.

"Chi? Io? Ma certo che no!" esclamo, mi giro verso Barbara e le faccio l'occhiolino, lei ridacchia scuotendo la testa.

"In ogni caso, se è maschio lo chiamate Mitchelle, chiaro?" Dylan scuote la testa facendomi il dito medio. Socchiudo gli occhi guardandolo male.

"Signor Sprouse?" ci giriamo tutti e tre, la donna di prima si avvicina con il solito sorriso in faccia.

"Stanno arrivando gli invitati, è ora di cominciare"








***Spazio Autrice***
Bene, bene, bene.
Come state? Spero bene❤️

Finalmente Dylan! Nel quarantatreesimo capitolo, ma è sempre arrivato, no?😂

Barbara è incinta, FINALLY

Ora ci resta solo scoprire cosa sta per succedere...

I LOVE YOU
BYE BUTTERFLIES

Così Per Sempre Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora