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Cole
"Papà!" urla il biondino correndo ad abbracciarmi, lascio il borsone per terra e lo stringo forte a me.

Mi è mancato da morire, io non ce la faccio a stare lontano da lui ed Amy. Cazzo, neanche da Lili riesco a stare lontano.

Gli bacio la fronte e lo stringo a me chiudendo gli occhi, non lo voglio lasciar andare mai più.

"Ti voglio bene" sussurra stringendomi fortemente, gli sorrido.

Dylan ci guarda sorridendo teneramente e si avvicina a braccia aperte verso Will che si stacca da me e va ad abbracciare suo zio, non l'ha visto per anni.

Anche Barbara si avvicina a loro e lo abbraccia insieme a Dylan, sorrido incrociando le braccia al petto. Saranno dei genitori meravigliosi, questo è un dato di fatto.

"Si però non rubatemi il figlio" ridacchiano tutti e tre.

Will mi viene di nuovo incontro.

"Papà per quanto tempo resterete qui?"  mi volto verso Dylan che mi guarda dispiaciuto.

"Domani sera dobbiamo ripartire" abbassa lo sguardo, sospiro avvicinandomi di nuovo a lui e gli scompiglio i capelli per poi abbracciarlo.

Siamo in aeroporto, il nostro aereo è appena atterrato. Siamo venuti qui solo per capodanno, oggi è il 31 dicembre. Domani devo ripartire per New York.

Dylan mi ha dato l'allucinante idea di andare al casinò questa sera per divertirci e siamo venuti a Seattle solo per vedere Will e Amy. Poi al casinò ci saranno Camila e Charles, della bionda non so nulla e non mi deve importare.

Oggi Will parte per una gita con il suo corso quindi ho deciso di salutarlo per bene.

"Poi tornerete ancora?" chiede guardandoci con gli occhi da cucciolo.

"Ma certo che sì" sorride.

Ora mi resta solo pensare a come divertirmi questa notte.

-

Entriamo nel casinò e la musica lenta ci invade le orecchie.

Sono tutti vestiti eleganti e formali.
Le donne lunghi vestiti seducenti, gli uomini giacca e cravatta. Proprio come noi.

Camila mi viene in contro con un sorriso stampato in faccia.

"Sei venuto" dice sorpresa, alzo un sopracciglio.

"Non ancora" ci mette un po' a capire ma quando lo fa chiude gli occhi facendo finta di non aver sentito nulla.

"A che tavolo vuoi andare? Baccarat, BlackJack o Roulette?"

Sorrido furbamente guardandomi intorno. È pieno di miliardari con prostitute come accompagnatrici.

"La roulette" mi guarda confusa ma sorride.

Dylan mi viene incontro con Barbara accanto a se, la mora è davvero bella e mio fratello non è di meno.

"Quindi? A che tavolo andiamo?" mi domanda disgustato dagli uomini di 70 anni con ragazze di venti probabilmente.

"Alla roulette" sorrido avviandomi verso quel tavolo con gli altri che mi seguono.

Ma quando vedo chi c'è lì mi blocco sul posto...

Mi volto verso Camila guardandola come per dire: io ti ammazzo.
Lei sorride disagiata.

Infondo dovevo aspettarmelo da lei, no? Ma che coglione.

Charles e la bionda stanno parlando con il croupier mentre noi ci avviciniamo al tavolo della roulette dove stanno loro.

Nel momento in cui la bionda mi vede rimane scioccata e volta il suo sguardo confuso verso Camila che fa finta di nulla e prende subito parola.

Così Per Sempre Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora