Quella dannata notte

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Tutto iniziò quella mattina.. Era il 31 ottobre e avevamo scuola.. Era una giornata come le altre, un pò cupa, il sole oscurato dalle nubi grigio scuro che sembravano portasse acquazzoni tutto il giorno e un clima surreale: un leggero freddo che ricopriva tutto il corpo, dalla testa ai piedi. Io e Marq decidemmo in classe che la sera stessa saremmo usciti per divertirci un pò, sapete com'è, un pò di alcool, qualche leggera sbronza e magari metterci anche nei casini.. Così, per uscire da quella lunga e noiosa routine che tracolgeva le nostre quotidiane vite. Arrivó sera.. Io e Marq ci incontrammo nella piazza principale della città, iniziammo col girare i locali che più andavano di moda tra i 17-18enni, non ci ubriacammo del tutto, eravamo abbastanza sobri da esser coenti col mondo circostante... Erano le 23:00.

Per un'altra ora io e Marq girovaggamo per locali, ma decidemmo fosse meglio non toccare bevande alcolice, e così prendemmo una RedBull, in modo da tenerci abbastanza lucidi per il resto della serata, passó l'ora, erano le 00:00.

Abitando non proprio vicino il centro, credemmo fosse meglio avviarci verso casa, in modo da prendere i bus "desolati" e di arrivare alle nostre rispettive case verso l'01:00/01:30 del mattino. Stavamo per andare alla fermata, per prendere i nostri bus, quando, passando per una stradina poco abitata, Marq mi fece segno di avvicinarmi a lui in pieno silenzio e di guardare verso quello che sembrava un comunissimo vicolo cieco, con un solo lampione in fondo che dava quell'aria da film horror. Bene... Quando mi avvicinai, lo spettacolo che vidi mi lascio un segno... Un segno che ancora oggi mi porto dietro e che mi segnó per sempre... In quel vicolo vi erano un banda di teppisti, 3-4 teppisti notturni che picchiavano una ragazza... Quando silenziosamente mi avvicinai per vedere meglio la scena, notai che la ragazza mi era familiare... Lunghi capelli biondi, fisico perfetto... Quando riuscì a vedere meglio... Li scattò un qualcosa in me, un qualcosa che non avevo mai provato prima... Una sensazione... Un istinto omicida... Avevo bisogno di uccidere. Quei quattro teppisti stavano picchiando Angel... Nonostante lei si fosse comportata in quel modo con me, io corsi a salvarla senza nemmeno rendermene conto, ma... In quel preciso istante non ero io... Era come se un altro essere avesse preso il mio controllo, ma un essere che in un qual modo mi apparteneva... Riuscivo a carpire tutte le azione che facevo, ma la maggior parte di queste non erano nemmeno controllate da "me"... "Io" corsi subito verso quelle quattro canaglie nonostante Marq tentava invano di trattenermi. Quando arrivai li, ad un passo da loro, quest'ultimi si accorsero della mia presenza e rimasero come... Come impauriti, si... E lo sembrava anche Angel... Al primo teppista che mi capitó sotto mano, nonostante mi pregasse, presi la testa e, con due dita della mia mano, gli estirpai l'occhio destro dalla cavità oculare... Oh, che bella sensazione, la ricordo ancora come se fosse ieri... Al secondo, invece, ruppi violentemente le due gambe, in modo da impossibilitargli la fuga e successivamente ruppi le due braccia... Dovevate sentire il suono delle sue ossa che si rompevano... Che suono sublime... Il terzo lo uccisi spezzandogli semplicemente il collo... Le loro urla... Le loro urla sono ancora impresse nella mia mente, proprio come quando vedete o sentite qualcosa che vi affascina... Tutte queste azioni vennero fatte con una velocità fulminea, paragonata a quella di una bestia... Effettivamente lo ero in quel momento... Ma il quarto fuggì.. Non cercai nemmeno di fermarlo, lo lasciai scappare, era totalmente inutile perder tempo con un essere del genere. Quando finì la sensazione svanì, ripresi totalmente il controllo e tra me e me pensai... "Può darsi che dato che il desiderio di uccidere quei teppisti sia stato soddisfatto, abbia ripreso il controllo di me", e poi vidi l'espressione in viso di Marq... Era terrorizzato... Aveva paura in quel momento ed... Ed era comprensibile, aveva appena visto un suo caro amico uccidere tre persone... Appena mi voltai verso Angel la vidi... Era li, terrorizzata, che mi implorava perdono per come aveva calpestato il mio cuore, per come mi aveva preso in giro... E fu li che non ci vidi più...

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