La vista era soffusa, non vedevo molto bene le figure che mi circondavano, vedevo soltanto delle ombre sfocate.
Oltre alla vista, anche il mio udito era come dire... Stordito.
Dopo qualche secondo tutto tornò alla normalità: vedevo molto nitidamente tutto quello che avevo a torno e sentivo perfettamente tutto ció che dicevano quei bastardi.
Non mi avevano ucciso, mi avevano solo colpito in modo da farmi perdere i sensi.
Ma perché.?
Perché non mi uccisero quando ne avevano la possibilità.?
Cosa avevano in mente.?
Bhe, di questo poco mi interessó.
Avevano commesso uno sbaglio a non uccidermi quando non ero cosciente. Quello sbaglio sarebbe costato la vita a tutti loro... Oh, che dementi che furono. AHAHAHAHAHAHA.!
AH AH, tornando a noi...
Avevo di fronte il mio obbiettivo, avevo di fronte l'uomo la quale morte desideravo con tanto fremito, e doveva essere una morte lenta ed agoniante...
*sospiro*
Lui era totalmente diverso da quella sera, era un essere enorme. Il braccio sinistro era ricoperto da quello che sembrava un rivestimento in metallo, un rivestimento rude, che rendeva il braccio letteralmente enorme. Era seduto, su quello che sembrava quasi un trono; un "trono" tutto completamente in pietra.
Con aria arrogante e da superiore mi fece un discorso che ancora ricordo perfettamente, diceva...
"Sai, quella notte ebbi paura, ebbi paura di te, paura di morire...
Uccidesti i miei amici, i miei compari...
Loro erano come dei fratelli per me.
Passavamo le giornate ad importunare la gente, a rubare, a picchiare chi osava disturbaci.
Eravamo dei semplici teppisti, sottoposti di colui che é a capo di tutto.
Eravamo semplici teppisti fino a quella notte...
Quella dannata notte in cui uccidesti i miei tre amici... Li uccidesti senza pietà, senza un'apparente motivo.
Dopo che scappai, ritornai con una 9mm, ricordi.? Ahahahah, per primo tolsi di mezzo il tuo amico, dovevi vedere la sua faccia, era terrorizzato... Ahahaha, poi però, la mia mira fece cilecca e non ti presi in un punto vitale, ti mancai di poco...
*sospiro*
Ma adesso non falliró... Adesso ti toglieró di mezzo, ti farò provare lo stesso terrore, la stessa paura che provai io quella notte.
Mi implorerai di smetterla, mi implorerai di rispisrmarti, proprio come fecero i miei amici, e io... Indovina.?
NON MI FERMERÓ, ANZI, TI TORTURERÓ ANCORA PIÙ BRUTALMENTE IN MODO DA FARTI SOFFRIRE IN MODO IMMANE PRIMA DI UCCIDERTI.!
AHAHAHAHAHAHAHAHAH.!"
Io fui inespressivo sentendo quel discorso... Non mostrai nessun segno di compassione, paura o altro.
Le mie emozioni erano morte tempo fa e lui poteva solo sperare di intimorirmi, che povero illuso...
Mi toccai la tasca del pantalone... Si.! Avevo ancora il coltello con la rispettiva custodia, si... Vidi pure che avevo le fiale... Perfetto.
Avevo gli strumenti per ucciderlo. Unico problema, se così si può definire, erano i suoi scagnozzi.
Erano una decina e dovevo eliminarli tutti se volevo uccidere lentamente Leo...
Stavo pensando, quando quel bastardo fece il suo errore più grande... Mi disse
" Ah, ti ricordi quella ragazza..?
Si, quella con la quale ci stavamo divertendo io e miei amici quella notte...
So la verità su di te e quella ragazza, lei si chiamava Angel e tu un tempo l'amavi...
Il tuo amore fu tale da portarti ad ucciderla.
Era proprio una puttana. Ahahaha.!"
Non riuscì a trattenermi...
Uscì il coltello e iniziai...
Riuscì solamente a dire...
" Non dovevi bastardo.!"