Inizia il gioco

456 19 0
                                    

Stetti tutto il giorno a girovagare in giro per la città, da piena  mattina a notte fonda, ma niente...

Non mi sentivo neanche minimamente osservato, neanche un pó e ció era strano...

Continuarono i giorni in cui non sentivo la sua "presenza" in giro, fino ad otto giorni dopo di stenuanti camminate alla sua ricerca... Era pomeriggio, erano circa le 18:00 quando iniziai a sentire quella presenza...

Ero da dieci ore fuori casa ed ero sceso presto perché non vedevo l'ora di incontrarlo per ucciderlo...

Ero tutto un fuoco.

Dopo quegli otto giorni mi inizia a sentire come perseguitato...

Mi sentivo come... Come se qualcuno mi seguisse, e li scattó in me un sorriso... Un sorriso che, i passanti al solo vederlo, rimanevano come schockati... Non era un normale sorriso, era come dire... Avete mai letto il creepypasta "Jeff the killer".? Ecco, il mio sorriso somigliava al suo in quanto inquietatezza, con la sola differenza che io non avevo degli squarci alle estremità della bocca...

Lasciando stare, ebbi quel sorriso perché la mia mente pensó si trattasse di quel teppista di merda e quindi era elettrizzata, ma presto scoprì che non era come pensavo...

Bhe, vi spiego meglio.

Dopo un'ora che qualcuno mi seguiva mi stancai e, pensando fosse Leo girai in tondo in una zona che conoscevo molto bene e presi di proposito un vicolo cieco, in modo da nascondermici dentro in sua attesa.

Aspettai impaziente per circa 10 secondi, che a me sembravano un eternità... E finalmente vidi qualcuno, un ragazzo non molto alto ma ben impostato, che con aria affannata entrava nel vicolo guardandosi intorno come se cercasse qualcosa... O per meglio dire, qualcuno.

Così io uscì allo scoperto...

Non volevo ucciderlo di nascosto, volevo guardare la sua espressione terrorizzata mentre lo uccidevo facendogli ingoiare le fiale d'acido per poi finirlo conficcandogli il coltello nello stomaco, in modo da far entrare il veleno a contatto con gli organi interni e, nello stesso tempo, di rompere le fiale in modo che esse sciogliessero l'interno del suo corpo.

Ma l'idea che mi ero fatto andó completamente a puttane...

Una volta uscito allo scoperto, con aria da psicopatico degna del miglior Joker di Batman e con il coltello in mano, gli risi in faccia e gli dissi "Per caso stai cercando qualcuno.? AHAHAHAH." E avanzando lentamente verso di lui continuai a dirgli " Ho notato che mi segui da oggi pomeriggio, cosa c'é.? Per caso ti affascino, oppure non so, hai scelto il giorno della tua morte. AHAHAHAHAHA."

Il ragazzo non era spaventato, il che era molto strano, ma con voce calma e soffusa mi disse " Sai, é da due settimane che vado in giro per il tuo quartiere in cerca di te, e finalmente sei uscito allo scoperto.

Sono un sottoposto di Leo, sai, vuole che ti porti al suo nascondiglio per regolare dei conti in sospeso. Non so di che conti il mio capo stia parlando, ma mi ha detto di portarti da lui, o vivo... oppure morto. A te la scelta."

Lì scoppiai in una risata psicopatica ed isterica.

Mi lancia su quel bastardo e lo trafissi col coltello... Lo trafissi in un punto non vitale, proprio sotto la cassa toracica, e gli dissi " Questa lama é stata cosparsa da me personalmente di un veleno mortale per l'uomo, e con effetti devastanti su di esso.

Il veleno ti ucciderà in quindici minuti circa, quindi gradirei se mi dicesti dove si trova il tuo capo. Vedi, in queste fiale che ho sulla tasca della mia felpa vi é l'antidoto al veleno che presumo possa tornarti utile, tu dimmi dove si trova il tuo capo e io ti daró l'antidoto."

Ovviamente bleffavo, non mi interessava di procurarmi un antidoto al veleno, ne tanto meno ne avevo, ma lui, come un bravo cane domestico obbedì semza pensarci due volte e, impaurito, mi disse che quel pezzo di merda si trovava nella Magna zona, e io, per ringraziarlo gli sussurrai all'orecchio " Sei stato utile, grazie." seguito da una risata psicopatica e da un taglio netto alla gola di quel ragazzo.

Il sangue schizzò ovunque e imbrattó la mia felpa grigia, ma questo poco importava.

Sapevo dove si trovava quel teppista da quattro soldi, e stavo per andarlo ad uccidere.

CambiamentoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora