Quei teppisti

205 8 0
                                    

Sto scendendo.

Attueró oggi la mia vendetta.

Mi sto dirigendo nella parte più tempestata di teppisti della mia città, voglio ucciderli tutti.

Questa zona non ha un nome.

I teppisti la chiamano La nostra zona, ma gli altri che non fanno parte di loro, non le danno un nome.

Tutti in città hanno paura di loro.

Gira in voce siano una gang di soli cinque ragazzi, ma che incutono terrore anche alle gang che vivono da più di loro e a quelle che sono anche più numerose.

Loro si danno tante arie, si sentono un pó come i "capi" della città...

Ma...

Oggi conosceranno la vera paura.

Ad ogni modo.

Sto arrivando in questa "zona", mancano solo dieci minuti di strada.








Va bene, sono arrivato.

É pieno giorno, e adesso non c'è nessuno.

Sono le 12:45 e credo che solitamente loro occupino questa parte della città da quando scende il sole.

Aspetteró...



Sta calando il sole, sono le 18:30 e sta facendo buio.

Si stanno avvicinando delle figure...

Sono cinque.

Sembrano essere dei ragazzi, può darsi siano loro.

Stanno arrivando vicino a me...

Tutti si fermano, ma uno continua a camminare.

Si sta sedendo accanto a me, sembra stia per dire qualcosa...

"Hei hei hei, sai che questa è la MIA zona vero?

Nessuno puó mettere piede qui, oltre a noi...

Quindi, su, da bravo, levati dai coglioni"

Sto rispondendo...

"Non vedo il motivo per cui dovrei andarmene da qui.

Non mi rappresenti nessuno.

Sparisci."

Fa un espressione infastidita...

"Se non vuoi avere problemi ti consiglio di andartene immediatamente."

Rispondo...

"Nha."

Sembra stia per andarsene...

Ma, credendo di riuscire a sorprendermi, mi sferra un pugno in pieno volto...

Che idiota...

Non lo schivo...

Afferro quella mano e la stringo senza nemmeno tanto sforzo.

Gli do un pugno sullo stomaco, lui si piega dal dolore, e con tutta la forza che ho, gli do una ginocchiata in volto.

Cade a terra...

Sembrava privo di sensi, forse è bastato così poco per ucciderlo, ma spero di no.

Quando gli altri vedono che il loro amico cade a terra, si gettano tutti su di me.

Tutti tranne uno.

Quello stava li, fermo, intento a chiamare qualcuno...

Rinforzi forse.

Ad ogni modo.

Li finisco tutti in un paio di minuti.

Uno di loro sta correndo verso di me, come se mi volesse dare un pugno, con la bocca spalancata mentre urlava.

Io sto restando fermo, ancora per poco...

Ecco, questo è il momento...

Faccio un passo, e allungo il mio braccio verso il suo volto.

Gli afferro interamente la lingua e gliela strappo dal corpo con una tale violenza da tirarmi anche parte della bocca.

Il sangue sta incominciando a schizzare ovunque e sta imbrattando tutto ció che circonda quel corpo ormai privo di vita.

Gli altri, vedendo questa scena, provano a correre via senza nemmeno pensarci due volte, ma non li faccio scappare...

Nono.

Devono soccombere tutti quanti.

Ne rimangono soltanto tre adesso...

Corro verso il primo che mi capita a tiro, punto sulla sua gamba, e gettandomici sopra con tutto il mio peso, gliela spezzo.

Così non potrà più correre.

Al secondo invece, lo afferro da dietro e tiro una suplex...

Faccio sbattere lui le spalle e la testa, e rimane a terra.

Al terzo invece...

Col terzo, carico un pugno così forte che gli perforo la schiena.

Adesso li uccideró tutti e tre.

CambiamentoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora