Recensione di Nell'Abbraccio del Nemico di NadineRose1990
Romanzo Storico | Gruppo Verde
Ed eccoci finalmente in procinto di analizzare una candidata alla lista dei romanzi storici. E si tratterà anche di una recensione del Gruppo Verde. Amazing. Emozionati? Oh, io sì: sono elettrizzata – un po' di novità nello schema di gioco.
Mi premeva anche ringraziare tutti coloro che, a ogni nuova analisi, intervengono attivamente nei commenti, mostrano interesse nel mio lavoro e hanno già permesso a I was waiting for you di scalare delle notevoli classifiche. Devo dedurre che ciò che faccio, evidentemente, lo sto facendo bene.
Senza ulteriori indugi, cominciamo.
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Recensione del 6 Ottobre 2019
"NELL'ABBRACCIO DEL NEMICO"
Il titolo va molto bene, direi; niente fronzoli, niente segni strani, né aggiunte inutili e irrilevanti. Da esso io riesco già a immaginare qualcosa sul genere della Sindrome di Stoccolma, o comunque di una protagonista femminile che si lascia appunto "abbracciare" da colui che dovrebbe invece considerare un nemico. Però magari mi sbaglio e ha tutt'altro significato. Tipico.
La copertina per me è un no convinto. Non sono un'esperta di grafica, né ho un qualche titolo per poter dare consigli in merito, ma posso esprimermi nel ruolo del lettore che deve valutare se l'immagine di presentazione di un libro sia bella o meno, mi convinca ad aprire il testo oppure no. Ebbene, in questo caso non credo che funzioni. Abbiamo una semplice immagine presa da qualche sito e scelta come copertina, alla quale è stato aggiunto solo il titolo della storia – la mancanza del nome dell'autore è abbastanza rilevante –, oltretutto in un carattere poco "accattivante" e di un colore che è un po' un pugno nell'occhio. Quindi, da lettore, la copertina non mi invoglia a proseguire e a darti una possibilità.
Il problema principale dell'introduzione è il seguente. -> Sarah ed Hermann: lei vittima e lui carnefice nell'ora più buia della storia dell'umanità. Potrei elencarti migliaia di introduzioni scritte con questo schema del lei e lui che mi fa immediatamente desistere dall'avere a che fare con chiunque l'abbia scritto. Ci sono modi molto più originali per presentare i protagonisti della vicenda che andrai a raccontare. E poi abbiamo questa. -> Matteo: un giovane pescatore proverà a sciogliere il cuore di Sarah dalle catene del tenente [...]. Senti che suona male? Se metti quei due punti, allora ci dovrebbe essere un che prima di proverà. Nel complesso, abbiamo una presentazione semplice, povera e priva di spessore.
Per come è attualmente, io la aggiusterei a livello di punteggiatura e costruzione in questo modo: Sarah ed Hermann sono rispettivamente due tra i tanti vittime e carnefici dell'ora più buia della storia dell'umanità. Il campo di Fossoli, anticamera dell'inferno nazista, sarà la loro comune e perenne prigione d'amore malato. Matteo, un giovane pescatore, sarà colui che proverà a sciogliere il cuore di Sarah dalle catene del tenente Hermann, nello speranzoso e disperato scenario del dopoguerra napoletano.
Per quanto riguarda i contenuti, io posso fare ben poco. Direi che Ti boccerei sarebbe esagerato; semplicemente, se penso a questo come a un libro che sto visionando in libreria, giudicherei lo spazio dedicato alla trama molto vuoto e poco intrigante.
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