📘 The taste of love

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[Libro non più presente su Wattpad.]

Recensione di The taste of love di SherlockM

Romanzo Rosa | Gruppo Blu

Mi sto chiedendo se arriverò mai al punto di non riuscire a trovare più gif da inserire nelle recensioni e quanto sarà esilarante la mia reazione al riguardo

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Mi sto chiedendo se arriverò mai al punto di non riuscire a trovare più gif da inserire nelle recensioni e quanto sarà esilarante la mia reazione al riguardo. Non so perché questa cosa mi interessi così tanto, né perché ve ne stia parlando, ma ciò non toglie il fatto che mi sia avvalsa del diritto di mettervi al corrente dei miei problemi esistenziali. Molto bene.

Non credo di doverlo ribadire, perché le belle recensioni richiedono tempo, però mi premeva ripetere quanto mi dispiace farvi attendere tanto a lungo. Mi sto riferendo soprattutto a coloro i quali si sono candidati per ricevere una recensione a Luglio – o Giugno, non mi ricordo in che mese ho aperto il servizio – e ancora adesso stanno aspettando. Abbiate ancora un pochino di pazienza e vi prometto che ne varrà la pena.

Dunque, quest'oggi recensirò una storia d'amore. Le mie trascorse esperienze mi hanno insegnato ad avere paura di questo genere, soprattutto nel contesto di siti come Wattpad, ma sto cercando di non partire prevenuta – e sto pregando di non ritrovarmi delusa e amareggiata.

Recensione del 17 Ottobre 2019

"THE TASTE OF LOVE"

Il titolo è molto bello e andrebbe bene anche per la trasposizione cinematografica del libro – lo dico perché è la prima cosa alla quale ho pensato; una pellicola intitolata in questo modo andrei a vederla. Come tutti voi sapete, io adoro la lingua inglese, ho vissuto in Inghilterra per quasi un anno, guardo i film in inglese con i sottotitoli nella medesima lingua e adoro irritarvi buttando parole in inglese molto a caso all'interno delle recensioni, quindi non posso non apprezzare i titoli in inglese. In più, trovo che sia accattivamente, che sappia incuriosire e che riesca nel suo proposito.

La copertina è bellissima. Ora, parere soggettivo, incapacità grafica e tutto il resto, a me piace molto. Abbiamo un'immagine di sfondo chiara e leggibile, che dà in qualche modo delle anticipazioni in merito a ciò che potremmo trovare all'interno della storia; il titolo di quest'ultima è scritto con una combinazione di caratteri e colori ben studiata; il nome dell'autore è visibile; e il bollino posto all'angolo superiore sinistro non disturba. Un lavoro nel complesso accurato ed efficace.

Ti chiedo di fare una cosa: immagina di star pescando a caso questo libro, The taste of love, da uno scaffale; secondo te, sul retro, nella parte inferiore, troveresti scritto quell'avviso molto simpatico, ma anche tanto inutile? Credo proprio di no, infatti il mio consiglio al riguardo è quello di inserire quella nota, se proprio ci tieni, in un capitolo di premessa – o simili. Chi mi conosce sa che odio l'aggiunta di cavolate irrilevanti all'introduzione, a meno che non si tratti di crediti obbligatori, o di avvisi riguardati la vita e la morte, quindi la mia opinione in merito è di eliminare quella nota e di lasciare solo la trama.
Detto questo, introduzione molto buona e "invitante". Dai un'idea generale, ma molto chiara, dell'idea che sta alla base del tuo libro e ci introduci a grandi linee una protagonista che riesce, a modo suo, a guadagnarsi la curiosità del lettore. È efficace e un ottimo inizio per presentare il testo a chi potrebbe avere intenzione di leggerti. Io personalmente parto con buonissimi propositi.
Ho solo due cose da farti notare:
Affilate i coltelli, abbottonate le giacche, accendete i fuochi... che Chef's War abbia inizio! -> Dopo i puntini di sospensione è richiesta la maiuscola nel caso tu stia iniziando una nuova frase e non stia, invece, continuando la precedente. Se avessi scritto: Affilate i coltelli, abbottonate le giacche e accendete i fuochi... perché Chef's War sta per avere inizio!, la minuscola sarebbe stata corretta, perché tratta di una sola frase interrotta da un momento di suspense. Essendo invece 'che Chef's War abbia inizio', alias una seconda frase, essa richiede la maiuscola: Affilate i coltelli, abbottonate le giacche, accendete i fuochi... Che Chef's War abbia inizio!
• Mi ero ripromessa di non dire nulla in proposito, perché a quanto pare è un'alternativa che viene accettata e perché mi sono resa conto che anche nei romanzi di Stephen King vengono separate le subordinate in questo modo – cosa che mi ha spezzato il cuore –, ma ho deciso di dire la mia comunque. L'impresa sarà già di per sé ardua, ma se tra i concorrenti ci sarà anche Terrence Lee, diventerà una sfida all'ultimo sangue. -> Sia con i 'ma' che con le 'e' ho notato essere parte della tua scrittura questo spezzare le subordinate in una maniera che io trovo irritante e "sbagliata". Again, si tratta di un mio pensiero e sono obbligata a specificarlo perché più case editrici non fanno distinzioni e più autori lo adottano. Ma questo è il mio servizio e io continuo a trovare insensato lasciar vagare nel nulla le 'e' di congiunzione e i 'ma'. Quindi, in questo caso 'diventerà una sfida all'ultimo sangue' è completata da 'se tra i concorrenti ci sarà anche Terrence Lee'; il 'ma' dovrebbe essere attaccato alla prima subordinata, che risulterebbe come 'ma diventerà una sfida all'ultimo sangue'. In conclusione, ci dovrebbe essere una virgola dopo il 'ma' e, proprio perché io sono pignola, la principale suonerebbe meglio con un 'si prospetta' invece di 'sarà': L'impresa si prospetta già di per sé ardua, ma, se tra i concorrenti ci sarà anche Terrence Lee, diventerà una sfida all'ultimo sangue. Ribadisco – perché non fa mai male – che questo è il mio pensiero al riguardo, essendo io una sostenitrice delle virgole dopo le 'e' e dopo i 'ma' nel caso di una seconda subordinata nel mezzo.

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