"Sì, potrai avere la tua stanza appena ne troveremo una libera, fino ad allora sei incaricata di assistere i nuovi arrivati" dice Ecate. Il Congresso si scioglie e ogni membro va in una durezza one diversa, quando nella sala rimaniamo solo io e Kael mi alzo e mi incammino verso l'uscita.
"Ti accompagno all'ingresso. Fra qualche minuto sarà pieno di persone e ci serve più aiuto possibili per smistare i ragazzi nei dormitori giusti" mi affianca e mi rivolge uno dei suoi sguardi, quelli che ti sorridono senza che le sue labbra lo facciano.
"Oh, così non sbaglierete come avete fatto con me" dico pungente e scontrosa.
Kael non dice nulla, si limita a distogliere lo sguardo e a camminare affianco a me a testa alta.
Arrivi davanti alla soglia e mi blocco trovando davanti a me una ventina di ragazzi accompagnati dai loro genitori. C'è chi porta solo uno zaino e chi invece ha con se almeno due valigie, chi sorride e chi guarda la struttura con diffidenza.
"Benvenuti all'Arcane Sorcery Academy! Io sono Kael, mi occuperò dei vostri addestramenti e sarò il supervisore dei Nephilim"
Mi sembra quasi un dejavu, mi sembra di rivederlo davanti alle inferriate del cancello, al fianco di Magdalena pronto ad accogliermi. La prima volta che l'ho visto vi pensato fosse una statua: troppo bello per essere vero, troppi serio e immobile per essere vivo.Certe volte desidererei potergli leggere nel pensiero, solo per poter avere uno scorcio in più sulla sua personalità, vorrei solo capire cosa gli frulla in quel cervellino d'angelo. Altre volte invece vorrei essere normale e non la figlia di Lucifero, la sua schiava, la sua guerriera.
"Io sono Ingrid e sono la responsabile dei semidei nordici" dice una ragazza dai capelli così chiari da sembrare quasi trasparenti. Non deve avere più di trent'anni ma conoscendo come passa il tempo per dei e semidei, potrebbe averne anche duecento.
"Le streghe e gli stregoni seguiranno e rispetteranno le mie regole, state attenti perché non voglio sentire scuse di alcun genere quando vi darò dei compiti di stregoneria" Magdalena inizia già a spaventare quei poveri ragazzi, con il suo sguardo demoniaco e cupo.
Qualcuno mi spinge da dietro e faccio un passo in avanti per non rischiare di cadere a faccia in giù. Mi volto, con la rabbia che mi monta dentro, pronta a far saltare in aria chiunque abbia osato sfiorarmi anche solo con un dito.
"Scusate il ritardo!" dice un ragazzo poco più giovane di Ingrid. Ha i capelli biondi scuri e gli occhi di un castano caldo, quasi tendenti al nero. "Io prendo i mutaforma" sorride ed è quasi ipnotico, molti muta forma fanno questo effetto.
Ci sono solo quattro rappresentanti, probabilmente non c'è nemmeno un semidio greco tra i nuovi iscritti, altrimenti avrebbero mandato Diana, la nostra professoressa di storia antica.
"E io a cosa servo?" chiedo guadagnandomi lo sguardo truce dei presenti.
"Tu andrai con Rebecka e aiuterai i genitori con le scartoffie"
Mi guardo intorno e vedo la ragazza di prima sorridermi da dietro Ingrid che, essendo alta almeno un metro e ottanta la sovrasta di una ventina di centimetri.
Mi avvicino a Rebecka e le sorrido. "Ci rincontriamo"
"Non è che fosse impossibile visto che viviamo in una scuola recintata" solleva le spalle e mi trattengo dal sbattermi una mano sulla fronte.
Non ha tutti i torni ma cavolo, lo so perfettamente anche io solo che almeno cerco di essere simpatica!
"Forza seguiteci, la segreteria è da questa parte!" dice Rebecka e incomincia a camminare verso l'ala sud dell'edificio.
"Hanno funzionato i tuoi occhi laser con il Congresso?" mi chiede sogghignando.
"Non ce n'è stato bisogno, tu invece non avevi delle lezioni da seguire?" chiedo ricordando la fretta che aveva di andarsene.
"Mi hanno esonerato da tutte le lezioni. È stata una fortuna visto che sarei dovuta essere interrogata" sorride soddisfatta di aver saltato una verifica e fa cenno ai genitori dei nuovi alunni di guardare a destra.
"Lì ci sono tutti i moduli che dovete compilare, una volta finito lasciateli lì" sorride e poi volta le spalle a tutti e continua a camminare per il corridoio ma tornando da dove siamo venute.
Rimango ferma tra la segreteria e Rebecka che si allontana.
"Che fai, non vieni?" mi chiede e sorridendo la raggiungo.
Come la affianco mi da una gomitata richiamando la mia attenzione. "Ho visto che sei sempre con l'angelo, Kael"
"Lo conosci?" chiedo incuriosita dal sentire nominare il mio supervisore da quella che credo sia una semidea nordica.
"Tutti lo conoscono qui. Nonostante non sia nel Congresso come Magdalena è lui che, insieme a lei, manda avanti la scuola. Lo stimano e temono tutti allo stesso tempo, sei molto fortunata a essere allenata da lui."
"Non lo sapevo"
"Perché pensavi allenasse te allora?" mi guarda come se fossi stupida e devo ammettere che, effettivamente, mi sento così.
"Perché ho le ali?"
La ragazza scoppia a ridere e si piega in due. "La prossima volta chiamiamo Dracula, anche lui ha le ali" dice prima di continuare a ridere per almeno cinque minuti.
"Hai finito?" chiedo quando si raddrizza e si asciuga le lacrime da sotto agli occhi.
"Non sei divertente" metto il broncio e lei sorride vistosamente rallegrata dalla mia ingenuità.
"Hai ragione, sei tu quella divertente. Tornando a Kael, ha scelto lui di allenarti appena hai chiamato qui per raccontare la tua storia"
"Perché l'avrebbe fatto?" chiedo curiosa.
"Non lo so, questo è tutto quello che sono riuscita a scoprire su di te. Spero che ti piaccia stare qui, sei la prima persona che trovo degna delle mie attenzioni ed è proprio perché mi piaci che ti dirò un'altra cosa" mi mette una mano sulla guancia e sembra cercare di scavarmi nell'anima con lo sguardo. "Non lasciarti ingannare da questo posto, tutti fanno i grandi amici ma appena possono ti pugnalano alle spalle"
"E questo che dovrebbe dire?"
"Lo capirai presto purtroppo ma se ti servirà aiuto vieni a cercarmi nell'unica stanza con la porta rosa" Sorride e si allontana scuotendo e ondeggiando i fianchi e i capelli.
"La porta rosa?"
Si gira e mi fa l'occhiolino. "Sono una semidea, avrò pur il diritto di dipingere la mia porta del colore più bello che esista no?
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The Heir: Queen of Heaven
FantasyCassandra è così speciale da essere l'unica della sua razza e ha in sé un potere che non ha paragoni nemmeno con Dio. Inferno e paradiso la vogliono dalla loro parte e lotteranno fino alla fine per averla, mentre lei preferirebbe ritrovare la famig...