"Dio mandò i suoi angeli sulla terra e chiese loro di trovare qualcuno degno di ricevere la sua grazia. Si cercava un'uomo degno di essere migliore di un angelo e più capace di Dio stesso, nessun angelo voleva disonorare il nome del suo creatore scegliendo un misero umano per un compito talmente grande"
"Questo lo so già" mi interrompe l'angelo mentre mi sollevo e sistemo dietro di me un cuscino per reggermi la schiena.
"Ho detto che ti avrei raccontato la mia nascita ma sei mezz'ora che interrompi ogni frase che dico per commentare in modo stupido" alzo gli occhi al cielo e prendo un'sorso d'acqua dal tavolino affianco al letto.
La mia storia è iniziata mentre parlavo della salute degli angeli e la corruzione dell'umanità ma Kael non accetta che io sia una narratrice migliore di lui.
"Allora..." continuo il mio racconto. "Uno di loro trovò una casa in campagna dove una famigliola felice, o meglio questo è quello che sono riuscita a scoprire e tutti loro erano tra i più abili cacciatori di mostri di sempre. Erano diversi dagli altri come loro, uccidevano solo chi meritava di essere ucciso e gli altri mostri li lasciavano vivere in pace nell'ombra. La famiglia stava aspettando una nuova deliziosa bambina e una notte quell'angelo coraggioso entrò dalla finestra e poggio la sua mano sul ventre della donna che dormiva. La sua mano attraversò la carne e le ossa e arrivò dritta all'anima della dolce creatura marchiandola con il fuoco e il sangue per il resto della sua vita. La madre non sentì assolutamente nulla, continuò a dormire e a vivere come se non fosse cambiato niente mentre, dentro di lei, cresceva qualcosa di mai visto nella storia dell'umanità. Un Erede"
"Eri tu, vero? Ho sentito raccontare una storia molto simile in paradiso ma eravamo certi che quella creatura fosse morta"
"Altra interruzzione inutile" sospiro e scuoto la testa esasperata. "Sì ero io e no, evidentemente non sono morta visto che voglio prenderti a schiaffi e l'unica cosa che me lo impedisce è il mal di testa e il poco buon senso che mi rimane"
"Continuando a raccontare, la storia si complica. A sei anni l'Erede venne rapito e portato negli inferi da alcuni demoni fidati di Lucifero, divennte un piccolo demone spregevole e ripugnante e poi riuscì a scapare dopo undici anni di prigionia"
"Non hai ucciso la tua famiglia, vero?"
"No, ho inventato tutto"
"Però non mi hai detto perché sei scappata" mi guarda come un cucciolo che aspetta che lo si accarezzi e non riesco a smettere di pensare a quanto sarebbe bello poter fermare il tempo e godermi questo momento di tranquillità.
"Dall'inferno dici? Ero stanca di indossare la maschera del demone perfetto: spregevole, sanguinario, crudele e meschino fino al midollo. Sai, quando mostravo tutto ciò di cui ero capace, se non torturavo un'anima, se infastidivo Lucifero, se non obbedivo, se non facevo ciò che mi veniva ordinato, se non uccidevo, venivo punita. Vivevo rinchiusa in me stessa" dico e una fitta mi attraversa il cuore e lo fa fermare.
"Sono costretto per vincoli divini a riferire tutto ai miei superiori, Gabriel e i suoi fratelli saranno furiori se scopriranno chi sei e che io sapevo tutto" si prende la testa fra le mani e si tira le punte dei ricci scuri.
"Puoi farlo. Vai e raccontagli tutto ma sappi che quando tornerai io me ne sarò andata e di me non saprete mai più nulla, sparirò come la mia voglia di vivere quando bussi alla mia porta alle quattro del mattino." mi alzo a fatica dal letto e l'angelo mi aiuta per non farmi cadere in terra come un sacco di patate.
"Voglio tornare a combattere il prima possibile ma l'infermiera continua a dirmi che non sono ancora pronta."
Ormai sono qui da giorni e non posso nemmeno muovermi. Quando ho fatto la mia promessa a Kael non pensavo che sarebbe venuto ogni giorno al mio capezzalle solo per avere delle risposte e, che gli piaccia o no, penso che gli stia piacendo la mia compagnia. Una volta mi ha persino sorriso, peccato che non lo ammetterà mai e poi mai.
Alla fine l'infermeria non è altro che un insieme di stanze dove si tengono le poche persone qui che si ammalano.
Niente di più grave di un'influenza o un'intossicazione alimentare, tutte cose che si possono curare con qualche antibiotico e dei giorni di riposo."Non puoi nemmeno alzarti, figurati combattere" mi guarda truce e io sospiro esasperata.
"Sai" dico con voce melensa e seducente quel che basta per farlo innervosire. "io conosco un altro modo per farmi rimettere in forze prima di quanto quella stupida infermiera dice" ridacchio e lo fisso dritto negli occhi.
"Non credo di capire quello a cui state alludendo"
Certo che non può, e non perchè è un angelo ma perchè è un povero idiota senza cervello che è asservito a Dio e in lui ripone tutta la fiducia che posside. Il Signore ti dice che il mare è verde? Allora il mare è verde. Ti ce che le formiche sono migliori degli esseri umani? Sì, sicuramente è così. Non ho mai capito la cieca fiducia che gli angeli ripongono nel loro creatore, capisco il bisogno di fare parte di qualcosa di più grande, però non capisco l'obbedienza sconfinata.
"Devi fare solo una cosa per me ma potrebbe costarti più di quanto immagini" non voglio essere melodrammatica ma è vero, probabilmente lo sconvolgerà fare questa piccola cosa per me.
"Quale sarebe questa cosa di cui parli?" si alza in piedi avvicinandosi a me molto più del dovuto, tanto da riuscire a farmi sentire il suo fiato caldo sulla guancia.
"Devo assorbire magia ma non posso prendere quella della scuola. Ho bisogno di quel tipo di magia celeste e pura o sporca e infernale come quella demoniaca, ma se la incanalassi da un povero demone lo ucciderei. Io ti ho salvato e ora ti chiedo un favore: posso rubarti la magia?"
Sono giorni e giorni che me ne sto seduta qui e ho capito quello che mi mancava, la mia magia. Da quando ho salvato l'angelo e sterminato tutti quei demoni non mi è rimasto più nulla dentro, nessuna briciola di quella che ero e spero solo che prendendo la magia angelica di Kael tutto tornerà come prima.
"Fallo" dice secco.
Mi sporgo leggermente verso di lui e lo afferrò stringendolo in un bacio. Con la mano trova la mia e la stringe così forte da farmi male mentre la mia pelle inizia a prendere fuoco.
Le fiamme si avvinghiano alle nostre mani unite mentre entrambi veniamo risucchiati in una spirale di calore.
Le lingue di fuoco danzano armoniosamente intorno a noi e si mescolano tra di loro mentre la magia dell'angelo passa lentamente nel mio corpo restituendomi ciò che gli avevo donato.
Per un singolo istante prima che il fuoco si spenga, sento una leggera scossa come se la magia avesse finito di percorrere un filo che ci collega. Tutto cessa prima ancora che la mia mente possa arrivare a una conclusione.
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The Heir: Queen of Heaven
FantasíaCassandra è così speciale da essere l'unica della sua razza e ha in sé un potere che non ha paragoni nemmeno con Dio. Inferno e paradiso la vogliono dalla loro parte e lotteranno fino alla fine per averla, mentre lei preferirebbe ritrovare la famig...