12. Kael

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"Dove vai?" mi grida dietro mentre mi allontano nel corridoio e in un secondo mi ritrovo a pochi centimetri dal sbattere la faccia contro il suo petto.

"Non ti interessa!" grido e lo sposto ma lui mi afferra il polso, serra la presa stringendo così forte da farmi male.

Mi fissa talmente intensamente negli occhi che sono costretta ad abbassare lo sguardo e dimentico anche il dolore al polso.
Quando abbassa lo sguardo e vede la voglia a forma di caffè, spalanca gli occhi come se avesse visto un fantasma e mi lascia andare.

"Kael lasciami andare" sussurro sapendo che le cattive maniere con lui non funzionano.

"Cassandra, non posso farlo"

"Perché no Kael? Perché non puoi fare solo ciò per cui hanno incaricato?"

"Mi hanno incaricato di proteggerti"

"No! Tu sei qui per essere il mio supervisore ma ti comporti come se fossi mio padre."

Le nostre urla rimbombano nel corridoio deserto. Il coprifuoco è scoccato da un po' e nessuno disubbidirebbe alle regole del congresso per un'avventura notturna. Nessuno lo farebbe tranne me e Ryder.

"Devo farlo perché altrimenti saresti persa nelle tenebre" mi afferra le spalle e con una mossa gli metto la mano sul petto e con un'onda di energia lo faccio volare lontano da me.

"Non incominciare con questa storia!" l'ho sentito dire così tante volte nei miei sogni, da persone che non conosco o che non ricordo.

Mi avvicino all'angelo ancora a terra e gli do un pugno sulla mascella facendogli uscire sangue dal labbro. Colpisco ancora e ancora finché non di ribella e finisco per ritrovarmi con lui a cavalcioni su di me che cerca di tenermi ferma.

"Fermati!" mi grida contro mentre cerco di liberarmi le mani per colpirlo ancora.

Finalmente riesco a liberare una mano e con un incantesimo riesco a farlo volteggiare in aria.

Stupido da parte mia pensare che un angelo non possa resistere alla mia magia, così quando si libera faccio un passo indietro stupita e cado in terra.

Mi prende in braccio e poi con una velocità tale da farmi venire la nausea, spicca il volo e ci ritroviamo nel cortile della scuola.

"Mi dispiace per averti fatto male" dice vedendo che mi sanguina il polso nel punto in cui ha stretto la presa prima.

Si avvicina a me talmente tanto che per un momento credo mi voglia inglobare, poi però mi mette una mano dietro la nuca e mi abbraccia.

"Che cosa stai facendo?" chiedo scioccata.

"Ti abbraccio"

"Ed è una cosa che fate normalmente voi angeli?" Mi allontano per guardarlo in faccia ma lui sorride vedendo quanto mi abbia sconvolto questo suo gesto.

"È l'unica cosa che pensavo ti avrebbe fatta fermare un momento a riflettere. L'ho letto in un libro."

"L'hai letto in un libro?" ripeto allibita da quanto sia stupida questa cosa. Gli tiro uno schiaffo e inizio a correre verso la scuola.

"Non essere sciocca Cassandra. Rifletti su ciò che significherebbe andartene da qui!"

"Troverò un altro posto dove andare, sono capace di fare cose che tu non immagini neanche" le ali mi si aprono senza che sia io a comandarlo e sento gli occhi brillarmi come il fuoco per ma rabbia.

"Ti posso aiutare e non posso permettere che te ne vada"

"Perché tutto questo fastidio per un demone?"

"Ci sono persone là su a cui importa di te e io sono solo un soldato, il mio compito è eseguire gli ordini"

"Davvero interessante!" scoppio a ridere per non lasciare che le lacrime sfuggano al mio controllo. "Adesso a Dio importa di me? Non essere ridicolo! Ha avuto undici anni per salvarmi dalle fiamme infernali e ha deciso di ricordarsi della mia esistenza solo adesso?"

"Sei stata tu a meritarti l'inferno uccidendo la tua famiglia" ribatte Kael riportandomi l'ala mente la bugia che ho detto al Congresso per farmi lasciare in pace.

"Adesso è colpa mia? Se sono così senza speranza, perché non mi lascia andare via? Infondo sono solo uno stupido demone di cui ti vergogni"

Tiro in ballo la nostra lite di qualche giorno fa perché che mi piaccia o no, Kael ha il potere di ferirmi semplicemente con uno sguardo e non riesco a sopportare di essere così vulnerabile.

Mi afferra una mano e devo trattenermi per non prenderlo a schiaffi un'altra volta.

"Non voglio rimuginare ancora su qualcosa che non penso affatto e devi capire che non sono io a decidere i miei incarichi. Gabriel ha detto che è nel nostro interesse tenerti d'occhio e io sto facendo ciò per cui sono qui"

"Sono solo questo per te, un incarico che devi portare a termine?" scuoto la testa e sorrido frustrata. Non so perché ma credevo che ci fosse qualcosa tra di noi. "Ti libero dall'incarico Kael, vai e continua a fare le cose angeliche e noiose prima che venissi qui a interromperti"

Prova e fermarmi di nuovo così faccio una cosa che sono certa che gli darà fastidio. Mi sporgo quanto basta per riuscire a baciarlo e lui ricambia fino a quando non mi allontana di scatto.

"Oh, non ti è piaciuto. Scusa ma l'ho letto in un libro!" grido e poi corro dentro.

Mi fermo un secondo solo per controllare se ce l'ho dietro e rimango delusa nel non trovarmelo con il fiato sul collo.

Apro la porta della mia camera e sobbalzo vedendo Rebecka stesa sul mio letto.

"Che ci fai qui?" chiedo con il cuore che batte a mille per lo spavento.

"Sono venuta a dirti addio, ho saputo che te ne vuoi andare"

"Come lo sai?"

"Sono una semidea e quando mi annoio finisco per fare cose che una ragazza non dovrebbe dire a voce alta e così mi ritrovo nei letti di demoni e streghe" ruota gli occhi al cielo e si attorciglia una ciocca di morbidi capelli biondi come immense distese di girasoli.

"E cosa dovrebbe avere a che fare con me?"

"Be' siamo amiche no? Una dea e un'altra dea dovrebbero sempre essere amiche, così ho chiesto a mio nuovo amico di farmi vedere che stavo facendo e ho visto il tuo battibecco con Kael"

Spalanco la bocca talmente tanto da farla sembrare una pista d'atterraggio per aerei di lusso.

"Mi spii?"

"Te l'ho detto, mi annoio"

"Anche io mi annoio e sai cosa faccio? Uccido e torturo anime, quindi infondo non mi spaventa nemmeno il tuo stalking. Ora però esci di qui" dico e lei, con un sorriso soddisfatto esce dalla porta e mi lascia sola.

The Heir: Queen of HeavenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora