30. Mikayla Redfield

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Guardo la casa con profonda tristezza. Non avrei mai pensato che un luogo che non riconosco potesse farmi così male.

Ho i crampi allo stomaco e anche respirare mi sembra difficile, gli occhi mi bruciano e sto a malapena riuscendo a trattenere le lacrime.

La facciata bianca riflette le luci dei lampioni e dalle finestre coperte da tende bianche vedo due figure muoversi e una televisione accesa.
Salgo i gradini per portico e il legno scricchiola sotto il mio peso.

Busso al portone in legno e tendo le orecchie, la serratura scatta più volte e quando Nicholas mi vede lí davanti a lui spalanca la bocca per la sorpresa.

"Ehi" dico e lui mi fa spazio per entrare.

"Che ci fai qua fuori? Sei molto lontana dall'accademia"

La casa è così accogliente, con i mobili pieni di vecchie foto incorniciate, mensole piene di libri consumati dal tempo. C'è odore di arrosto, probabilmente il resto della cena che hanno consumato da poco e le luci dorate illuminano gli oggetti e il pavimento in legno come se fossero abbracciati dal sole stesso.

"Non lo sai?" chiedo stupita che nessuno abbia riferito ai cacciatori la notizia che all'inferno c'è un nuovo sovrano.

"Cosa?"

"Me ne sono andata già da qualche mese. Pensavo che Kael fosse corso qui da voi a raccontarvi tutto"

"Perché mai avrebbe dovuto?" chiede Alexander uscendo dal salotto e inserendosi nella conversazione.

"Non sta a me dirvelo. Ora andiamo al motivo per cui sono venuta a casa vostra"

Mi siedo sul divano e sento le molle contro la schiena. Devo ricordarmi di far notare ai due cacciatori che è ora di comprare un nuovo divano.

"Ho recentemente scoperto che il mio nome non è Cassandra"

I due non sembrano minimamente colpiti e come biasimarli, a loro cosa dovrebbe fregare delle mie crisi di identità?

"Come dovrebbe riguardarci tutto questo?" Alexander mi risponde acido e il fratello gli lancia uno sguardo di disapprovazione.

"Lasciami arrivare al punto, un buon narratore mette un minimo di suspance prima di una grande rivelazione" sorrido e Nicholas si siede affianco a me. "Comunque ho fatto le mie ricerche e ho scoperto che il mio cognome è Redfield. Vi è famigliare?" sogghigno e aspetto solo che arrivino alla conclusione da soli.

"Lo sapevo" dice Alexander prima di uscire dalla stanza. Torna dopo poco con un album fotografico in mano.

Si siede e mi ritrovo affiancata dai due fratelli Forester. Lo apre e inizia a sfogliarlo energicamente finché non trova la foto che stava cercando.

C'è una bambina che ne abbraccia un altra che riconosco perfettamente. Nonostante la foto sia in bianco e nero e anche leggermente rovinata è palese la somiglianza che c'è tra me e l'altra bambina.

"Vostra madre?" chiedo toccando la foto con un dito. Dovevamo avere solo qualche anno di differenza, con gli stessi vestiti e i capelli scuri elegantemente tirati su da un fiocco.

"Avevo già notato la somiglianza ma non pensavo fosse possibile. Sei la figlia di una dei suoi fratelli?" Alexander ha gli occhi pieni di gioia ed è bello vedere qualcuno che mi guarda così e non con timore.

"No, sono sua sorella" mi mordo il labbro. È così bello poterlo dire a voce alta. "Mikayla Redfield"

"Chi è come Dio" sussurra Nicholas con sguardo assorto.

"Come prego?" chiedo.

"Il tuo nome. Il suo significato è chi è come Dio, strano chiamare così un demone..."

"Oh, ma io non sono un demone qualunque. Recentemente c'è stato un cambio di gestione e adesso siedo io sul trono infernale, se vi fa piacere chiamatemi regina"

Dovevo aspettarmi che andando in casa di due cacciatori e dicendo loro che sono la nuova "Lucifero" mi sarei ritrovata con due pugnali puntati cont to la gola.

"Nicholas vai a chiamare Kael" ordina il fratello maggiore mentre mi squadra con i suoi occhi blu intenso che sembrano penetrarmi l'anima.

Il fratello minore si alza e raggiunge il telefono senza mai staccare gli occhi da me.

"Kael, abbiamo un problema" dice e poi annuisce più volte. "Si tratta di Cassandra, sì" dice prima di riattaccare il telefono e tornare sul divano a puntarmi la lama contro la carotide.

"Che ti ha detto? Che sono pericolosa e vado uccisa?"

"No" risponde secco. "Ha detto che ha trovato un modo per salvarti"

Scoppio a ridere e un rivolo di sangue mi scivola giù fino alla scollatura della maglietta.

"È così banale. Un ragazzo buono che cerca di salvare la ragazza cattiva, fa molto libro per adolescenti in piena crisi ormonale. Solo che qui è lui la crocerossina"

"Perché non dovrebbe volerti salvare se ne ha l'occasione?" chiede Alexander e mi sorprendo che mi rivolga la parola.

"Perché io sto bene così, non ho bisogno di essere aggiustata o salvata! Ho sempre pensato di essere sbagliata ma adesso mi rendo conto che stavo solo reprimendo la mia vera natura. Sono nata per essere una regina ed è quello che sono."

"Non puoi dire sul serio" dice una voce che mi scatena brividi in tutto il corpo. Ruoto la testa verso l'entrata e vedo Kael appoggiato allo stipite della porta in tutta la sua magnificenza.

I due cacciatori si allontanano da me permettendomi di alzarmi e andargli incontro.

"Mai stata più seria di così. Com'è che dici tu? Lo giuro sui Vangeli" sorrido e piego la testa di lato per godermi la sua visione.

I capelli sono più lunghi rispetto all'ultima volta che l'ho visto, gli occhi di un verde più duro e freddo mentre il viso è contratto in una smorfia che non so decifrare.
D'altronde anche io sono cambiata. I capelli che prima portavo sciolti adesso sono raccolti in un elegante mezza coda e reggono la corona, i miei occhi si sono scuriti a tal punto che non si distingue più la pupilla dall'iride e la mia pelle è così chiara che sembra baciata dalla luna.

"È bello rivederti" sussurro prima di ritrovarmelo così vicino da sentire il sangue pulsar gli nelle vene. Ci separa soltanto una lama che, per mia sfortuna, riconosco.

"Non fare resistenza e sarà tutto più facile" mi sussurra all'orecchio mentre la lama mi perfora il petto e trafigge il cuore squarciandolo in due parti uguali.

Mi manca il respiro a causa del dolore e l'ultima cosa che vedo prima che il mondo intero venga fagocitato dal buio è lo sguardo affranto di Kael.

The Heir: Queen of HeavenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora