La morte non è silenzio e nulla come tutti pensano. Morire significa venire strappati via dal proprio corpo con violenza tale da farti male tutto. Ti senti esplodere e lacerare da dentro allo stesso tempo e ti ritrovi a galleggiare nel buio mentre artigli affilati ti strappano la pelle.
Non è silenzioso perché senti le urla di chi è morto prima di te, miliardi di anni di sofferenza e disperazione ti vengono riversati a dosso e ti sembra di soffocare.Apro gli occhi e sono costretta a richiuderli a causa della luce. Appena mi abituo mi alzo in piedi e controllo il punto in cui Kael mi ha pugnalato. Non c'è nulla, non una ferita sanguinante, non una cicatrice, non un singolo segno che una lama mi abbia mai trafitto.
"C'è qualcuno?" grido e sento l'eco rimbombare in lontananza.
Non c'è assolutamente niente qui, tuto è bianco e sterile come una stanza di ospedale.
"Allora" penso a voce alta. "Se sono morta e questo non è di certo l'inferno, sono finita in paradiso" scoppio a ridere e mi piego in due dalle risate.
"Un demone in paradiso, questo sì che è uno scherzo cosmico" mi massaggio le tempie e percorro tutti i miei ricordi per riuscire a trovare qualcosa che riesca ad aiutarmi.
Quello che so del paradiso è che è una grossa distesa infinita e malleabile, ci dovrebbe essere il giardino dell'Eden e il seggio del Signore. Quindi dovrei riuscire a trovare il giardino se mi concentro.
La mia magia non se n'è andata come sono morta, è solo stata chiusa dietro una porta e non ci impiego molto a spalancarla del tutto.
"Appare!" dico e piccole macchi di colore iniziano a dare forma a delle piante e dell'erba verde brillante. Sembra quasi di vedere Dio che con pennellate precise dipinge gli alberi e i fiori che mi compaiono davanti.
Cammino tra i fiori e le api e schiocco la lingua quando rischio di schiacciare un coniglio.
"Davvero, davvero fastidioso." lo schivo e continuo a camminare verso un grosso albero che sembra essere al centro del giardino.
Lo osservo bene e ci giro attorno stando attenta ad ogni particolare incisione sul legno.
"Salve" dice una voce dietro di me.
Sobbalzo per lo spavento e mi giro di scatto pronta ad affrontare chiunque mi ritrovi davanti.
Una ragazza bionda con candidi occhi verde chiaro mi squadra con un dolce sorriso sul viso."Ciao" dico sospettosa.
"Sei Mikayla vero? Ti stavamo aspettando da settanta sei anni"
Quanta precisione...
"Chi mi stava aspettando?" non capisco a chi si riferisce e il suo essere calma, pacata e sorridente mi fa venire i brividi.
"Tutti noi: angeli, arcangeli e anime. Ora che sei qui è tempo che il paradiso conosca la tua luce"
"Ti sbagli" scuoto la testa e faccio qualche passo indietro. "Non ho luce che possa interessarvi"
"Vieni, ti svelerò un segreto"
Seguo la ragazza tra le piante e poco a poco il verde lascia posto a un deserto infinito.
Il caldo mi fa girare la testa e annebbiare la vista, tutte reazioni che non comprendo visto che sono morta."Dio ha lasciato un messaggio per te" dice e poi mi passa una busta.
La strappo e prendo in mano il foglio di carta e inizio a leggere.
"Mikayla, sapevo che saresti arrivata e che avresti fatto un lavoro eccellente qua su. Non ti posso svelare ciò che accadrà ma ti posso dire una cosa: le terre vergini che ti lascio sono tua responsabilità, comanda le schiere angeliche e infernali, rendi l'universo il tuo regno terreno e sii la Dea che ho dato la vita per creare. Ora sei tu la Regina dei Cieli e della Terra, degli Inferi e del Purgatorio. L'umanità è nelle tue mani. Prima di dare la mia vita per creare te ho lasciato un messaggio all'angelo Hannah. L'ho incaricata di affidare a mio figlio Kael la tua protezione, so che farà un buon lavoro."
Chiudo la lettera ma quando cerco di renderla alla ragazza, si vaporizza e scompare nel nulla.
"Questa cosa sarebbe?" sbuffo e mi sforzo di sorridere.
"Dio ti ha lascito il trono e anche la corona. Adesso che sei qui è tuo per diritto" la ragazza, ormai credo di aver capito che è un angelo (troppo fine per essere un arcangelo e troppo eterea anche per essere un anima), sembra allibita dalla mia domanda. Forse si aspettava una ragazzina angelica e bendisposta a diventare il nuovo Dio e non uno spietato demone, regina del purgatorio e di tutti i gironi infernali.
"Be', io non la voglio" sorrido e ridacchio. "Ho già la mia corona e non ho bisogno di comandare degli angeli arroganti"
E stupidi, vorrei aggiungere.
"Forse posso farti cambiare idea" dice e schiocca le dita prima che possa fermarla.
Il deserto svanisce sotto i miei piedi e prende forma un pavimento piastrellato con sfumature che vanno dal nero, al granito, al color cenere e poi al bianco.
Alzo lo sguardo e mi guardo intorno cercando di capire dove mi trovo.
Le pareti sono bianche e solo delle foto danno un po' di colore alla stanza, eccetto le due poltrone poste davanti al caminetto di n basalto dove, sopra una mensola, sono appoggiate delle foto incorniciate."Hannah, sei di nuovo tu?" dice una donna entrando nella stanza.
I capelli scuri che le arrivano poco sopra le spalle risaltano a contrasto con la maglietta bianca. La pelle è così bianca da essere quasi cadaverica se non fosse per il rossore delle guance e l'azzurro intenso degli occhi.
"Che cosa vuoi adesso?" dice all'angelo prima di spostare lo sguardo su di me e rimanere immobile. "Che ci fa un demone in paradiso?" dice disgustata.
"Me lo chiedo anche io, ora possiamo andare?" borbotto impaziente di tornare sulla terra.
"Taci Mikayla!" mi dice l'angelo e per poco non la uccido prima che la donna mi venga in contro e mi fermi.
"Mikayla? Oh santo cielo che ti hanno fatto?" la donna mi abbraccia e io la spingo via.
"Non mi chiamo così. Smettetela di usare quel nome, chiamatemi Cassandra o se preferite Sua Maestà dei gironi infernali"
Lo ammetto, forse ho esagerato un po' con i titoli nobiliari però avendo una corona sulla testa tutto sembra così diverso.
"Alla fine Ava hai avuto ciò che volevi" dice l'angelo, che adesso so chiamarsi Hannah, ignorandomi.
"Oh Mikayla" continua la donna accarezzandomi i capelli con sguardo triste.
"Non credo di capire cosa sta succedendo" dico e passo lo sguardo confusa dalla donna all'angelo.
"Non la riconosci?" sorride l'angelo con un pizzico di divertimento.
"Eri così piccola quando ti hanno portato via, io e tuo padre abbiamo sofferto tantissimo..." Ava inizia a piangere e sento il mio cuore fermarsi e poi rincominciare a battere così forte da farmi male.
"Mamma?"
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The Heir: Queen of Heaven
FantasyCassandra è così speciale da essere l'unica della sua razza e ha in sé un potere che non ha paragoni nemmeno con Dio. Inferno e paradiso la vogliono dalla loro parte e lotteranno fino alla fine per averla, mentre lei preferirebbe ritrovare la famig...