Stare seduta tutto il giorno incapace anche di alzarmi è uno strazio e non posso alzarmi perché i medici vogliono che io stia a riposo per almeno altri due giorni nonostante io stia più che bene.
Avere un po' di tempo libero non mi disturba, anzi, all'inizio mi piaceva davvero tanto avere tutto il giorno per oziare, adesso invece ho solo bisogno di qualcuno che mi distragga.
Rebecka si siede sul mio letto e mi da le spalle mentre si tira le punte delle dita in uno strano rituale svogliato e meccanico.
"Non siamo amiche" inizia e mi lancia uno sguardo serio per farmi capire l'importanza delle sue parole. "e se non fosse una questione di vita o di morte non sarei qui"
"Sì, lo so. Quello che hai detto quando mi sono svegliata mi ha messo una certa ansia addosso" cerco di sdrammatizzare ma lei rimane seria e impassibile come se fosse di bronzo.
"Sono una semidea, figlia di Freya dea della seduzione, qui non c'è molto da fare per me e quando ho visto che il portone non si è aperto con te ho pensato di investigare" mi guarda con uno strano luccichio infondo agli occhi e dentro di me sento crescere la paura che possa aver scoperto chi sono.
Un conto è che lo sappia Kael, un altro è che lo sappiano tutti.
"Ho cercato nel tuo fascicolo in segreteria e ho trovato la tua dichiarazione su come hai sterminato la tua famiglia, così ho pensato di cercare tutti gli omicidi che sono avvenuti negli ultimi quindici anni e non ho trovato nulla"Be', questo non mi sorprende visto che mi sono inventata tutto.
"Così ho cercato le sparizioni di bambine dai quattro ai sei anni sempre nello stesso lasso di tempo e, ancora, mi sono ritrovata con un pugno di mosche" continua a raccontare e man mano che la storia prende forma io mi sento svenire. "Sempre perché il mio tempo libero è sconfinato, sono andata a parlare con alcuni demoni e ho scoperto una cosa che potrà sorprenderti"
"Non credo tu possa sorprendermi" accenno un sorriso e lei in risposta alza un sopracciglio con tanto di schiocco di lingua.
"All'inferno il tempo passa molto diversamente. Sei stata lì per quasi dodici anni, mentre sulla terra ne sono passati sei volte tanti"
Spalanco la bocca e rimango così per qualche secondo: occhi sbarrati e mente in preda al caos.
"Non può essere, dovrei avere più di settant'anni" scuoto la testa per cercare di auto convincermi delle mie parole.
"Sei un demone, magari hai semplicemente smesso di invecchiare. Tu credi che io abbia diciotto anni? Oh no, ne ho un centinaio ma ho sempre vissuto nei boschi del grande nord ed era ora che imparassi a vivere come i mortali" mi spiega e sorride.
"Sei riuscita a trovare il mio nome?" chiedo pensando che forse sia riuscita a ritrovare mia madre. Magari posso farle visita e se è morta posso andare a trovare la sua tomba o la sua anima all'inferno o in paradiso.
"Sì, su necrologio hanno messo una foto di una bambina che ti assomiglia davvero molto ed è sparita sessantanove anni fa. Il suo nome è Mikayla, il cognome era scolorito e non sono riuscita a scoprire altro."
La semidea mi fissa in attesa di risposta ma il mio cervello è momentaneamente scollegato.
I miei ricordi stanno uscendo fuori dai cassetti in cui li avevo rinchiusi per tutti questi anni, cercano la luce ma nessuno di loro porta il nome Mikayla.In quasi settant'anni io non ho fatto altro che torturare anime e portavo un nome che non era il mio. Certo, questa bambina scomparsa potrei non essere io ma Cassandra non è di certo il mio vero nome e di questo ne sono certa quasi quanto Rebecka.
Il diavolo è subdolo e ha pensato bene di privarmi dell'unica cosa che mi rendeva un angelo: il nome che Dio ha scelto per me."Se questa bambina sono io, se questo è il mio nome, il portone si aprirà quando lo pronuncerò" dico arrivando alla conclusione che non c'è nessun altro modo per capire chi sono davvero.
"Sì ma forse adesso dovresti riposare. Domani verrà Kael a farti compagnia, ha anche detto che ti farà muovere un po' ma mi ha fatto anche promettere di non farti alzare dal letto un minuto prima" accenna un sorriso e sospira in modo teatrale portandosi i capelli dietro un orecchio.
"Lo sai che in questa scuola dicono sia contenuta una reliquia angelica?" dice di punto in bianco.
"Mh... davvero?" fingo interesse mentre continuo a pensare ai due nomi che mi ronzano nella testa.
"Sì! Si dice che l'arcangelo Michael abbia nascosto qui la chiave del paradiso nel tentativo di nasconderla a Lucifero"
Sentendo quelle parole raddrizzo le orecchie e inizio a prestare molto più attenzione al suo discorso.
"Credi sia vero?" chiedo nella vana speranza che non sia tutta una bufala e che ci sia davvero la chiave.
Forse se me ne andrò in paradiso potrò ricoprire il ruolo di Erede e sarò protetta, magari mi sentirò persino a casa.
"Non lo so, però a chi interesserebbe una chiave che solo Dio può usare?" si alza andando verso la porta e scrolla le spalle.
"Cassandra e Mikayla sono entrambi dei bellissimi nomi ma mi sembra che nessuno ti rispecchi. Demoni e angeli, che creature bizzarre" dice prima di dileguarsi sotto i miei occhi.
Demoni e angeli. Cassandra è stato scelto da Lucifero e Mikayla da Dio, non potrei avere due nomi più opposti tra loro.
Kael mi sarebbe d'aiuto adesso, potrebbe dirmi quale nome scegliere anche se sospetto propenderebbe per Mikayla. Vorrei solo poter trovare qualcosa che, vedendola, tutti possano dire: ecco, questa sembri tu.
Di certo non posso farmi chiamare Erede, sarebbe troppo formale e impersonale. Ho bisogno di qualcosa di più nuovo e significativo, unico nel suo genere come me.
Strano però che in più di mezzo secolo non siano riusciti a creare un altro essere come me. Che cosa gli serviva oltre a un bambino e un angelo? Il contributo di Lucifero è stato un errore nel mio caso ma l'idea di fondo è facilmente applicabile. Quindi perché esisto solo io?
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The Heir: Queen of Heaven
FantasyCassandra è così speciale da essere l'unica della sua razza e ha in sé un potere che non ha paragoni nemmeno con Dio. Inferno e paradiso la vogliono dalla loro parte e lotteranno fino alla fine per averla, mentre lei preferirebbe ritrovare la famig...