Le cose da fare in questi giorni erano troppe e io ero una sola, avessi avuto il potere di sdoppiarmi o una giratempo, sarebbe stato tutto più semplice. Tra compiti, test, domande per l'università, aiuti per le candidature e l'inaugurazione del Royal Hotel, non sapevo più dove sbattere la testa. Ero stressata, volevo e non vedevo l'ora di liberarmi da tutti gli impegni. Avevo assolutamente bisogno di una vacanza e per vacanza intendevo una settimana di pace e silenzio. Non dovevo necessariamente andare chissà dove. A scuola quella mattina, avevamo saltato la prima ora per ricevere un annuncio in aula magna. Andrew era diventato rappresentante degli studenti, la cosa non mi sorprendeva e sembrava non aver sorpreso neanche la metà degli studenti presenti. Durante l'ora di lezione che ci avevano sottratto, l'attenzione di tutti era stata rubata da Andrew. Aveva accennato qualcosa sulla festa di Halloween che a quanto pare non si sarebbe più svolta in palestra. Pensava piuttosto di prenotare un luogo fuori da scuola per avere una sala molto più grande e stranamente, molti si ritrovarono d'accordo. L'unica ad essere rimasta in silenzio fu Diana, che mi svelò di essere preoccupata per l'eventuale prezzo del biglietto. La cosa mi dispiaceva, perché effettivamente non tutti potevano permettersi di spendere, e non tutti riuscivano ad ammetterlo di fronte agli altri.
All'uscita da scuola, Andrew si avvicinò con un sorriso sulle labbra e camminò accanto a me verso il parcheggio. «Isabel, ho pensato ad una cosa. Potremmo organizzare il ballo in una delle grandi sale dell'albergo.»«Non lo so Andrew, la musica alta non credo sia il massimo per i clienti che intendono riposare e godersi solo pace e tranquillità.» Risi fermandomi poco distante dall'auto, dove Jason mi aspettava.
«Giusto... non ci avevo pensato.» Pressò le labbra e sembrò scavare nella sua mente alla ricerca di un'altra idea.
«Se proprio vuoi farla fuori da scuola, potresti chiedere al Drewmore quanto costa affittare la sala. Sarebbe interessante festeggiare Halloween in un vero castello.» Proposi vedendolo in difficoltà.
«Questa sì che è un'idea fantastica!» Sorrise entusiasta poggiando le mani sulle mie braccia.
«Sì, ma informati prima. Poi consultati con il vice rappresentante e fai un calcolo veloce di quanto potrebbero venire a costare i biglietti, in fine proponi agli studenti ricordando loro che più siamo, più scenderà il prezzo.»
«Ma sentiti, saresti stata perfetta al mio fianco. Sei mitica Isabel!» Andrew mi fece l'occhiolino e corse verso i suoi amici rimasti a chiacchierare all'ingresso.
Io mi voltai e salutando Jason entrai in auto sospirando. Ero così stanca che il sedile sembrava più comodo del solito e mi aveva praticamente immobilizzato le gambe. «Jason, mi dispiace dirtelo ma... oggi ti tocca lo shopping con me.»
«Eppure non sembri in vena.» Ridacchiò partendo.
«No infatti, ma devo cercare qualcosa da mettere per l'inaugurazione di domani. Tu verrai?» Mi tirai leggermente in avanti attendendo la sua risposta.
«Ti ci devo portare, quindi direi di sì.» Rise lanciandomi un veloce sguardo dallo specchietto.
«Giusto. Però mi piacerebbe invitarti per fare il giro con noi e tutto il resto...» sospirai ma subito dopo mi si accese una lampadina. «Ci sono! Potresti farmi da bodyguard per quel giorno. Parlerò con mia madre.»
«Vedo che gradisci molto la mia compagnia.»
«Tu non gradisci forse la mia? Che scortese.» Incrociai le braccia facendo la finta offesa.
«Certo che la gradisco, mi piace stare con te.» Rise tenendo lo sguardo sulla strada.
«Bene allora, ti farò sapere.» Mi misi di nuovo seduta composta e guardai fuori dal finestrino aspettando di arrivare a casa. Non potevo andare in giro con la divisa scolastica e per di più avevo una gran fame, non vedevo l'ora di vedere cosa aveva preparato per pranzo lo chef. Al mattino ero così immersa a ripassare tutti i miei appunti che ero scesa tardi per la colazione e dovetti subito andare a scuola. Jason aveva insistito per portarmi qualcosa all'intervallo ma gli avevo detto di lasciar stare, perché avrei dovuto usare quel tempo per ripassare ancora. Anche se non avevo idea di quanto fosse servito, la mia pancia ogni tanto brontolava distraendomi. Durante il test, per evitare situazioni imbarazzanti da parte del mio stomaco, mangiai di nascosto tre caramelle e miracolosamente funzionarono.
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Second Star To The Right
RomanceIsabel Evans è una ragazza modello, intelligente, figlia di una ricca ma severa famiglia. Ha tutto quello che vuole, o quasi... Per anni ha sempre e solo fatto quello che i genitori le avevano imposto. Voleva renderli orgogliosi, ma loro sembravano...