Una festa, i miei avevano pensato che era tanto tempo che non ne organizzavano una e visto il tempo favorevole, decisero di cogliere l'occasione. Avevano spedito diversi inviti e mentre fuori i giardinieri sistemavano le siepi e il personale sistemava i lunghi tavoli bianchi, io mi preparavo. Non avevo più sentito Jason, nessun messaggio, nessuna chiamata, niente di niente, ma era giusto così. Secondo Diana invece, non avrei dovuto dargli buca quella notte, a detta sua dovevo ascoltare quello che aveva da dire, ma ormai era tardi.
Dopo aver asciugato i capelli, andai nella cabina armadio e indossai un abito verde con uno scollo a V che avevo messo da parte. Cercai delle scarpe da abbinare e subito dopo andai a mettere un filo di trucco. Raccolsi i capelli in una coda, indossai degli orecchini semplici e per quanto riguardava la collana, scelsi di tenere quella con il bottone che mi aveva regalato Jason. Non si abbinava, ma volevo tenerla lo stesso. Sbuffai pensando a quanto avrei voluto Marisol accanto a me, mi mancavano i suoi abbracci e le cose dolci che mi diceva, mi mancava la mia seconda madre. Andai alla scrivania e prendendo carta e penna, iniziai a scrivere."Cara Marisol,
ho pensato di scriverti questa breve lettera semplicemente per sapere come stavi, e perché la tua mancanza si fa sentire davvero tanto. Qui le giornate sono sprecate e passano lentamente, a volte mi tornano in mente i pranzi che facevamo tutti insieme e mi spunta un sorriso, cosa di cui ho bisogno ultimamente. Ricordi l'ultima volta che ci siamo viste? Mi avevi accennato di voler sapere qualcosa su Jason... ecco, abbiamo litigato. Non credo nemmeno riusciremo a risolvere questa volta, ma supererò la cosa. Ad ogni modo, ho saputo che il fine settimana riesci a vederti con Gloria e Carmela, dunque credo ti farò consegnare questa lettera da loro. Voglio che mi racconti come stanno andando a te le cose in questo periodo e voglio assolutamente sapere se ci sono novità per quanto riguarda lo spasimante di cui ci avevo parlato. Spero di ricevere belle notizie, a presto.
Baci, Isabel."Piegai la lettera e frugando tra i cassetti, cercai una busta. Quando la trovai, insieme alla lettera, inserii una foto che ero riuscita a stampare. Ritraeva uno dei primi pranzi che avevamo fatto tutti insieme. Levai la pellicola e chiusi la busta correndo di sotto per poter lasciare la lettera a Gloria. Ci misi un po' a trovarla perché continuava a fare avanti e indietro dalla cucina al giardino, nessuno stava fermo, quest'atmosfera mi era molto familiare. Non sapevo se il ricordo che avevo, effettivamente fosse bello. Era ad una festa come quella che ci sarebbe stata a breve, che avevo incontrato Jason e ricordavo tutto nei dettagli.
•••
Aprirono i cancelli, accesero le luci in giardino e misero della musica classica di sottofondo. I camerieri stavano finendo di portare gli stuzzichini e da bere. Avevano allestito anche un mini-bar in un angolo, era tutto perfetto come al solito. Gli invitati iniziarono ad arrivare dopo pochi minuti. C'era chi si faceva portare dal proprio autista e chi veniva in taxi, altri ancora venivano con le proprie auto parcheggiando fuori dalla proprietà.
Senza farmi vedere da mia madre, che mi avrebbe sgridata, presi una manciata di stuzzichini da un vassoio e passeggiando per il giardino, feci finta di nulla mangiandoli. Mi incamminai poi verso il cancello dove vidi fermarsi una bellissima Jaguar E-Type nera, da cui scese la signora Districk. I miei si avvicinarono per salutarla, ma dopo qualche minuto andarono ad accogliere i Larson. Incamminandomi verso di lei, alzai una mano per attirare la sua attenzione e notai che strinse leggermente gli occhi per capire chi fossi.«Buonasera signora Districk.»
«Oh, cara! Come stai?» Mi prese le mani e sorrise guardandomi.
«Bene, grazie. Lei come sta?»
«Bene, non vedevo l'ora di andare a qualche festa. Ero così annoiata a casa che ne stavo per organizzare una io. Comunque lascia che ti dica che sei bellissima con questo vestito.» Disse velocemente facendomi sfuggire una risata.
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Second Star To The Right
RomansaIsabel Evans è una ragazza modello, intelligente, figlia di una ricca ma severa famiglia. Ha tutto quello che vuole, o quasi... Per anni ha sempre e solo fatto quello che i genitori le avevano imposto. Voleva renderli orgogliosi, ma loro sembravano...