19. I'll miss you, Giovanni

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Caro Giovanni,
so per certo che quando leggerai questa lettera ci saremo sicuramente già detti addio. Fa male dirlo ma purtroppo è la verità.
Ammetto di non saper bene cosa scrivere in questa mia lettera per te, ma credo che sia ingiusto lasciarti senza farti sapere tutto ciò che mi hai fatto provare in queste sei settimane. È strano dirlo, in realtà: non avrei mai pensato che sarei arrivato a questo punto, vista l'arroganza dell'inizio della nostra conoscenza. Ti ricordi che non riuscivamo a stare nella stessa stanza senza fare quei maledetti commenti acidi? Te lo devo dire: non ti sopportavo. Sono sempre stato abituato ad avere il controllo della situazione; poi sei arrivato tu che sei stato in grado di tenermi testa. È stata una cosa che inizialmente non riuscivo a mandare giù. Ma forse è stato proprio questo tuo carattere scontroso e menefreghista a farmi innamorare di te. Per non parlare di quanto ami vederti arrossire ad ogni mio commento o sentirti borbottare imbarazzato. Sarà inutile la distanza tra di noi: sono certo che tutto questo non riuscirò mai a dimenticarlo.
Forse avrai già capito da queste righe quale sarà il senso di questa lettera, ma vista la tua assenza di ragionamento te lo dirò direttamente: ti amo, Giovanni. Non te l'ho detto abbastanza perché quando me ne sono reso conto era troppo tardi; e forse non avrò nemmeno più l'opportunità di dirtelo ancora. Quindi te lo scrivo, per poter bloccare questo mio "ti amo" nel tempo. Non sai quante volte ancora vorrei pronunciarlo, urlarlo e sussurrarlo. Che sia al mondo intero o solamente nel tuo orecchio. Non puoi nemmeno immaginare quanto io abbia detestato doverlo usare per dirti addio. È così ironico, non trovi? Però in questa lettera, Giovanni, vorrei spiegarti come l'ho capito. Ti farò una premessa: so che molto probabilmente ti ferirò con ciò che starai per leggere ma, ti prego, perdonami. Perdonami perché se ci ripenso ora so di essere stato uno stronzo completo. Ma ti amo. E sono sincero, adesso. Forse ti starai chiedendo cosa io intenda con questo "adesso"...lasciami spiegare.
Quando ho bussato alla porta di casa tua non l'ho fatto di certo per trovare qualcuno da amare: volevo soltanto chiudermi alle spalle il mio passato. E con passato, lo sai, sto parlando di Chiara. Eppure ti voglio dire che la prima volta che ho incontrato i tuoi occhi azzurri ne sono rimasto sconvolto: erano così simili a quelli di Chiara che ho avuto l'istinto di insultarti e andarmene, ma allo stesso tempo ho visto in essi qualcosa di diverso. Ti ho odiato, Giovanni, perché mi ricordavi troppo lei. Con i tuoi scorbutici modi di fare e il tuo arrossire alle cose più banali mi sembrava di star vivendo nel passato. Era come se il karma ce l'avesse con me: tento di farmi una nuova vita e lui mi dà soltanto quella vecchia. Per questo ti ho trattato male all'inizio: perché avevo paura del mio passato.
Ed ora, Giovanni, preparati perché sta per arrivare il pezzo peggiore. Forse sentirai la voglia di bruciare questa lettera o, peggio, di bruciare me, ma, prima di fare qualsiasi cosa avventata, leggila tutta. Ti chiedo solo questo e spero che un giorno potrai perdonarmi. Posso già immaginare te in piedi o seduto sul tuo letto che tieni questo pezzo di carta tra le mani e nel mentre piangi. E mi fa male sapere che starai piangendo a causa mia e che quelle non saranno certamente lacrime di gioia.
Forse ti sarai accorto che sto solamente prendendo tempo. Questo perché non trovo il coraggio nemmeno di scriverlo. Perdonami, Giovanni. Te lo chiedo ancora una volta.
Devo ammettere una cosa, e fidati: non è per nulla semplice. In quasi tutte e sei le settimane ti ho...usato. Esatto, sei stato solo un divertimento per me. Vorrei dire che è quasi come togliersi un peso di dosso, ma mentirei. Mi faccio schifo da solo, non odiarmi anche tu.
È vero: all'inizio le mie intenzioni erano solo quelle di ferirti. Avevo capito di non esserti indifferente già da tempo ed ho voluto sfruttarlo. So che non può considerarsi una scusa, ma ero devastato dalle scoperte che avevo fatto sulla mia ex ragazza e mio padre e sentivo semplicemente il bisogno di sfogare la mia rabbia. E tu mi sembravi così simile a Chiara che non ho pensato due volte a fare ciò che lei ha fatto con me: illuderti ed usarti. Però, Giovanni, io non sono come Chiara. Lei mi ha spezzato il cuore e mi ha tradito per tutti quegli anni in cui siamo stati insieme. Lei non mi ha mai amato.
Ma io non ce l'ho fatta. Volevo fare ciò che ha fatto lei a me ma non ce l'ho fatta. Io ho finito per innamorarmi. Credimi, Giovanni. Io ti amo, lo giuro. Ti amo davvero. Te lo ripeterei sempre, ad ogni ora. Ogniqualvolta tu lo volessi. Ti amo, ti amo, ti amo. E non smetterò mai di farlo. Per favore, asciugati le lacrime e sorridi. Se fossi lì con te, le asciugherei io al tuo posto e mi perderei a fissare il tuo sorriso.
Sai, stavo pensando di chiederti l'ennesima volta di perdonarmi ma penso che sarebbe piuttosto da ipocriti. Alla fine io stesso mi sto preparando per andarmene via dopo averti visto scegliere Karen. E so che probabilmente non dimenticherò mai e poi mai questo dolore e che, adesso, ho solo bisogno di tempo per provare ad alleviarlo. Ma, egoisticamente, non riuscirei a sopportare il tuo odio. Io già so che ti perdonerò perché ti amo troppo per poter provare rancore. E spero che anche tu mi ami a tal punto da poterlo fare. A volte mi chiedo cosa sarebbe successo a noi se soltanto tu non ti fossi lasciato trasportare dalla tue paranoie e io dal mio passato.
Se devo ammetterlo, avevo intenzione di dirti che ti amo durante il nostro ultimo falò. Hai presente quando mi sono seduto vicino a te nel momento del barbecue? Era lì che avrei voluto farlo. Non sai quanto mi sia costato pronunciare quelle scuse, quando l'unica cosa che volevo fare era urlarti contro che ho odiato il fatto che tu sia scappato. Volevo dirti che, quando stavo per baciarti, avevo sperato che tra di noi ci sarebbe potuto essere finalmente qualcosa. E invece sono stato un codardo e ho detto che avevo sbagliato. Non crederci, Giovanni. Perché se potessi tornare indietro nel tempo, probabilmente non ti darei il tempo di scappare.
E ti ricordi le lanterne cinesi che abbiamo fatto? Mi hai chiesto cosa avessi scritto sopra, ma non ti ho dato una risposta. Almeno non a voce alta, però lo stavo urlando in silenzio. Non sono riuscito ad aprire bocca, forse perché avevo paura che se avessi detto il mio desiderio ad alta voce non si sarebbe mai avverato; o forse perché sapevo sin da subito che sarebbe stato un desiderio impossibile. Ho scritto "Te" su quella candela; sei stato il mio primo pensiero in quel momento e il mio desiderio più grande da sempre.
Sai, se tu mi dovessi chiedere quand'è che mi sono innamorato di te, non ti saprei rispondere. Non ne ho la minima idea, non so nemmeno come sia successo. Posso solo dirti che ho capito che provavo qualcosa quando ti sono venuto a prendere dalla discoteca e tu non facevi altro che parlare di quel dannato Francesco. Ti giuro, avrei voluto prenderlo a pugni. Però non volevo credere a questi sentimenti per te e quindi mi sono convinto di dover allontanarmi. Ma, come ben sai, non ce l'ho fatta. Se non sbaglio, il giorno dopo quel pensiero mi sono ritrovato ad abbracciarti nel letto. Insomma, proprio quello che intendevo con "allontanarmi".
Ho capito di essermi innamorato troppo tardi, però. Al nostro quasi bacio. Se solo me ne fossi accorto prima...quante cose perse avremmo potuto fare.
Ricordi quella foto che mi sono fatto stampare a parte, più piccola delle altre? Tu mi avevi chiesto il motivo ma io non ti ho dato mai una vera e propria risposta. L'ho messa nel portafoglio, cosicché possa guardarla ogni volta ne senta la necessità. Ammetto di starla guardando anche ora e non posso fare a meno di sorridere.
Sei bellissimo. Te l'ho mai detto? Amo i tuoi occhi azzurri e il tuo sorriso sincero. Amo la tua pelle non troppo abbronzata e il tuo fisico per nulla muscoloso. Lo so, sembra un insulto ma non lo è. Entri perfettamente tra le mie braccia. Me ne sono accorto quando, sempre quel giorno, ti sei fiondato su di me per stringermi. Dopo che ti avevo fatto tutto quel discorso sulle fotografie. Ti sei mai chiesto a cosa stessi pensando? Beh, diciamo che la risposta è piuttosto scontata: Chiara era al centro dei miei pensieri. Ma è bastato un tuo semplice contatto per farla svanire del tutto. Non ti ho mai ringraziato, ma mi hai aiutato tanto in quel momento.
Mi ricordo di essermi sentito talmente bene tra le tue braccia che sentivo il bisogno di tenerti stretto a me e non lasciarti andare più. Se devo essere sincero, mi pento di non averlo fatto.
Mi mancherai, Giovanni. Mi mancherai tantissimo. Mi manchi già da ora, in realtà. Okay, magari sarebbe stato meglio se non l'avessi detto: suona così smielato. Tutta la lettera lo è.
Credo sia ora di lasciarci. Spero riuscirai a goderti la tua vita come meglio puoi. E non smettere mai di dimenticarmi perché io non lo farò.
Ti amo.
Per sempre tuo,
Andrea Grassi.

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