Capitolo 53

780 49 15
                                    


~Fred's pov~

-Haiden?? -
Ann continua a chiamare il suo nome invano, gli stringe la mano, mentre svariate lacrime le rigano il viso.
Mi avvicino lentamente a lei, le metto una mano sulla spalla.
-Perché non risponde? Non doveva succedere nulla di tutto questo... -
Dice Ann girandosi verso di me con gli occhi socchiusi.
-No infatti... -
Continua una voce maschile proveniente dal l'uscio della porta.
Io e George ci giriamo di scatto, davanti al portone troviamo Silente e Millicent.
Il ministro si avvicina velocemente verso di noi, si mette a fianco ad Haiden e gli sente il battito posando lentamente le dita sul lato destro del suo collo.
-Ma cari ragazzi, il vostro compagno è sano e salvo... Non gli accadrà nulla e nulla di così grave gli è accaduto! -
Dice il preside entrando lentamente dentro la stanza con le mani dietro la schiena.
-Ma allora perché non si sveglia? -
Chiede George mentre guarda Ann asciugarsi le lacrime con la manica della maglia.
-Si deve solamente riprendere... Dategli tempo -
Dice facendoci cenno di uscire dalla camera.
-COSA GLI È SUCCESSO ALLORA? -
Chiede Ann confusa gesticolando.
-Non lo sappiamo, ma sono più che sicura che quando si sveglierà potrà dircelo... Portiamolo giù -
Dice Millicent facendole un dolce sorriso.

Dopodiché punta la bacchetta verso Haiden e, con un incantesimo, lo vedo sollevarsi dolcemente da terra, in aria, come se si trovasse sopra un materasso invisibile sospeso nella stanza.
Millicent continua a puntare la bacchetta verso di lui, mentre si avvicina al preside, vicino all'uscita della camera.
Lo guardo allontanarsi lentamente da noi, trasportato da quel invisibile manto a cui si appoggiava delicatamente.
Superato l'uscio lo vedo scomparire, insieme al ministro, dietro al corridoio.
Tendo una mano verso Ann per aiutarla ad alzarsi, mi sorride mentre le asciugo dal volto le ultime lacrime rimaste.
Con la coda dell'occhio vedo Silente farci un cenno con la testa, verso il piano di sotto.
Tutti e tre ci avviamo, quindi, al piano inferiore, seguiti dal preside.

Vedo Millicent far poggiare Haiden sul divano del salotto, il gruppo di Auror le sta tutto intorno, fissi a guardare Haiden preoccupati, tutti tranne uno, che se ne stava nell'angolo della stanza fermo a guardarsi intorno, con in mano il suo grande bastone di legno.
Da quel che avevo capito si doveva chiamare Moody... Non ne ho mai sentito parlare, strano visto che mio padre lavora al ministero!
-Alastor, porta i ragazzi fuori, falli tornare a scuola insieme al preside. Jake, Nelson, voi aiutatemi a portare il nostro caro Haiden al San Mungo, forse potranno aiutarlo... -
Dice il ministro guardandoci preoccupata.
Io e mio fratello mettiamo una mano sulla spalla di Ann, che non riesce a distogliere lo sguardo da Haiden steso sul divano, dopodiché ci dirigiamo verso l'uscita della casa, seguiti dall'Auror.
-Silente; Credo che già sappia cosa fare, buona fortuna... -
Dice Moody abbassando leggermente il capo come per salutarlo.
-Ah, e voi non provate a dire qualcosa ai vostri amichetti delle Casate, non vogliamo genitori infuriati al Ministero! -
Ci dice con aria minacciosa puntandoci un tozzo dito contro.
Io e George cerchiamo di trattenere una risata, ogni volta che ci troviamo in una situazione di rimprovero, non riusciamo a rimanere seri.
-Bene ragazzi, prego! -
Ci dice Silente alzando il braccio destro, glielo stringo e così fanno anche Ann e George.
In 5 secondi ci ritrovano direttamente davanti a scuola, vicino al platano picchiatore.
-CAVOLI! Peggio delle pasticche vomitose!! -
Diciamo contemporaneamente io e George mentre ci massaggiamo la pancia.
-Smettetela scemi! -
Dice Ann ridendo.

Mi giro verso il preside che si stava allontanando da noi.
-Preside, aspetti... È vero che non succederà nulla ad Haiden? -
Chiede Ann facendo qualche passo avanti verso di lui.
-Certamente signorina Evans -
Risponde accennando un sorriso, mentre, dopo aver portato le mani dietro la schiena, si avvia verso l'entrata della scuola.
-Beh Evans... Vuoi stare tutto il giorno a preoccuparti per cose di cui non dovresti, oppure vuoi venire con noi in camerata a festeggiare? -
Chiede George incrociando le braccia al petto.
-È festeggiare cosa? -
Chiede alzando un sopracciglio.
-Beh abbiamo salvato il mondo! TI PARE UNA COSA DA TUTTI I GIORNI?? -
dico alzando le braccia e facendole un sorriso a 32 denti.
-Beh... Vi faccio sapere, anche perché dovrò raccontare TUTTO a Vel, quindi ci vorrà un po', se arriviamo avremo accettato l'invito! -
Dice guardando verso George.
-Mi pare giusto! -
Risponde mio fratello portando le mani sui fianchi.
-Non fare troppo tardi che ormai è già passata la cena...-
Dico accarezzandomi la pancia che stava iniziando a brontolare per la fame.
-A dopo Weasley -
Dice per poi avviarsi verso l'entrata della scuola.
Dopo qualche secondo, io e George, decidemmo di seguirla verso l'entrata della scuola, dirigendoci nella nostra sala comune.


//Fred Weasley// LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora