//Fred Weasley// Love

Capitolo 63

~Ann's pov~

-Hey Ann...-
Sentii una voce da lontano, era come se mi si fossero tappate le orecchie, rimasi qualche secondo a guardare il corridoio buio è vuoto che era davanti a me
-Hey Ann!-
Disse la voce alle mie spalle, era Fred, mi abbracciò da dietro e mi diede un bacio sulla guancia, sgranai gli occhi cercando di far mandar via le lacrime.
-Hey amore tutto ok?-
Chiese guardandomi preoccupato
-S-Si sì tutto a posto...-
Dissi girandomi verso di lui e cercando di sorridergli nel modo più convincente possibile
-Ok...-
Disse per poi mettere il suo braccio attorno alle mie spalle, ci girammo insieme verso l'ingresso dell'infermeria, rividi così Vel e George.

Non avevo intenzione di dire nulla ai ragazzi finché non avrei capito qualcosa di questa faccenda.
-Bene è ora...-
Disse George in procinto di aprire la porta dell'infermeria.
-Hey no aspetta, ehm prima Haiden mi ha mandato un gufo e ha detto che ... che sta un po' male e preferisce che non lo andiamo a trovare, almeno finché non si sentirà m-meglio ecco...-
Esclamai nervosa più che mai, gli occhi confusi di Vel iniziarono a fissarmi.
-Eh vabbè , speriamo non sia nulla di grave a questo punto-
Aggiunsero Fred e George contemporaneamente.
~UFF almeno loro se la sono bevuta~
Pensai tra me e me.

La giornata passò velocemente, rimasi in camera per la maggior parte del tempo, fuori il tempo si faceva sempre più nero, mi stesi sul letto a guardare il soffitto, era quasi ora di cena,Vel era in bagno a prepararsi.
-Speriamo che Venerdì non piova, sarebbe bello assistere al ballo delle lucciole d'estate...-
Disse Vel aprendo la porta del bagno mentre passava un asciugamano sui capelli.
Venerdì?
Cosa ci sarebbe stato venerdì ?
-Perché proprio venerdì Vel?-
Le chiesi incrociando le gambe
-...non dirmi che te ne sei dimenticata?-
Disse trattenendo una risata
I miei occhi rimasero spalancati alla ricerca di una risposta.
-ANN LA FESTA DI FINE ANNO! È questo venerdì stupida!-
Disse lanciandomi addosso l'asciugamano
OH CAZZO
NO NO NO NO
-VEL tu mi stai dicendo che MANCANO 3 GIORNI AL BALLO DI FINE ANNO?-
Chiesi sconvolta
Il tempo non mi era mai sembrato andare così velocemente.
-Eh si smemorina, tu sei portata un abito vero?-
Disse alzando un sopracciglio
-EHM NO CERTO CHE NO!non pensavo nemmeno che fosse venerdì il ballo!-
Urlai a squarciagola ancora con gli occhi spalancati.
-ah stai tranquilla, devo comprarlo anche io,possiamo passare a Hogsmead, ho sentito che ha aperto un nuovo negozio di moda per streghe!-
Disse alzando le spalle
Rimasi ferma a guardarla... come poteva rimanere così calma, solo 3 giorni alla festa e ancora non avevamo nulla da metterci.
-Hey Ann... BASTA FISSARSI SU UN PUNTO DELLA CAMERA, c'è qualche problema?-
Solo dopo quella domanda, il ballo,il vestito ed i preparativi passarono in secondo piano...
-Oh sì tutto ok tranquilla,sono solamente stanca-
Mentii per la seconda volta.

*il giorno dopo*

Oggi devo incontrare Haiden alle 4:30 circa vicino all'infermeria.
Ho già detto a Vel, Fred e George che sarei andata a farmi una "passeggiata" vicino all'albero che piantò mio nonno... spero non si siano troppo insospettiti.

Ero così presa dall'incontro con Haiden e con quello che mi potrebbe dire che non riuscii a stare attenta in nessuna delle lezione del giorno. A pranzo mangiai il minimo indispensabile e ritornai subito in camera a preparami.
Con un anticipo di ben un ora ero già nel corridoio dove ci eravamo dati appuntamento

Se devo essere sincera, non so proprio che aspettarmi. Non ha alcun senso!
Perché dovrebbe lasciare Hogwarts se finalmente ha trovato un'altra famiglia NORMALE con cui vivere?
-lo sapevo che ti avrei trovata qui con tutto questo anticipo-
Mi girai e vidi Haiden appoggiato al muro guardando con un accenno di sorriso sul volto.
-ti ricordo che sto studiando per diventare un legilimens ...-
Aggiunse soffocando una risata, io rimasi con gli occhi sbarrati a guardarlo, non sapevo cosa fare.
-E devo ammettere che i tuoi pensieri di preoccupazione si potrebbero percepire anche in Polonia ahahah-
Sorrise di nuovo, ma non era il suo solito sorriso, c'era qualcosa di diverso.