//Fred Weasley// Love

Capitolo 23

~Ann's pov ~

Rimasi appoggiata all'angolo della stanza per non so quanto tempo, finché non mi addormentai...

-Buongiorno Principessa! -
Mi dice Haiden facendomi un grande sorriso.
Mi sveglio bruscamente trovando a qualche centimetro di distanza la sua solita faccia da psicopatico.
-Lo sai che in mezzo alla stanza c'è un letto vero?-
Mi dice un po' confuso. Quella notte rimasi a dormire seduta per terra appoggiata al muro.
Si allontana da me e appoggia sul comodino un vassoio di metallo con delle posate e un pezzo di pane con un bicchiere d'acqua.
-Ecco qua la tua colazione... Non ringraziarmi! -
Mi dice sempre con fare scherzoso.
-Che cosa vuoi da me? -
Chiedo a bassa voce arrabbiata.
Nessuna risposta.
Mi alzo di scatto e vado verso di lui, lo prendo per la maglietta e lo sbatto al muro.
-CHE COSA VUOI DA ME? -
gli chiedo più incazzata che mai.
-Ahahah, te l'ho già detto che sei molto più bella quando ti arrabbi? Non che quando sei normale tu sia brutta, Intendo solo... -
Mi dice come se non capisse la gravità della situazione.
-FRENA QUELLA LURIDA LINGUA OPPURE TE LA TAGLIO!-
Dico ad alta voce, dopodiché mi giro vero il vassoio e allungo al mano, il coltello si alza dal comodino e inizia a fluttuare nell'aria, dopo qualche secondo è nella mia mano.
-Guarda questa puttana! -
Dice Haiden, subito dopo mi prende i polsi e mi appoggia bruscamente al muro, i ruoli si scambiano, ero io quella in trappola ora.
-Saranno delle lunghe e dolorose settimane se non ti comporti bene... -
Mi dice guardandomi i polsi.
Dopo poco strinse la presa ancora di più, non mi sentivo le mani dal dolore.
Feci un piccolo grido dal dolore, dopodiché mi lasciò ed io caddi a terra.
-Che cosa ti avevo detto? -
Mi dice Haiden mettendosi seduto a gambe incrociate accanto a me.
Inizio a massaggiarmi i polsi, mi fanno malissimo...
Il coltello è a terra poco distante da me, lo prendo e con l'intenzione di ferire Haiden, mi avvicino a lui e allungo un braccio.
In quel momento qualcuno entra dalla porta, è Ell, la ragazza dai capelli bianchi.
-CRUCIO! -
Dice puntandomi la bacchetta contro.
Lasciai il coltello cadere dalla mia mano e mi sdraiai per terra, un dolore indescrivibile passò da un parte all'altra del mio corpo.
Urlai dal dolore e inizia a muovermi, come a scatti.
Urlai ancora, fin quando quella tortura finì.
Rimasi distesa a terra, esausta.
-Devi stare tranquilla tesoro, andrà tutto secondo i piani...-
Mi dice la ragazza accarezzandomi la fronte.
Respiro a malapena, quando i 2 escono dalla stanza e mi lasciano sola a terra.

*il giorno dopo*
*in pomeriggio*

-Hey... -
Dice Haiden entrando nella stanza sorridendo.
Lo ignorai completamente.
Sento i suoi passi avvicinarsi sempre di più, fino a mettersi seduto sul letto accanto a me.
-Qualcuna qua fa l'offesa! -
Dice sistemandomi un ciuffo di capelli dietro l'orecchio.
Mi scanso bruscamente.
-Non toccarmi-
Dico a bassa voce cercando di mantenere la calma.
Si accosta a me.
-Ahahah mi fai impazzire quando fai così! -
Dice ridendo.
Faccio una piccola smorfia di disgusto.
-Che vuoi? -
Gli chiedo arrabbiata.
-Beh, ci stanno aspettando nell'altra stanza... -
Faccio uno sguardo preoccupato.
Mi massaggio i polsi.
-Come hai fatto a farti questi? -
Mi chiede indicando i lividi. Non gli rispondo, ma mi sposto solo ancora più lontano da lui.
-Non dirmi che sono stati io quando ti ho preso per i polsi! -
Dice ridendo. Viene ignorato per la seconda volta, inizia ad irritarsi di questo fatto.
Mi alzo dal letto e faccio qualche passo indietro.
-ANN! non fare la bambina... -
Dice avvicinandosi minacciosamente.
I nostri visi sono a qualche centimetro di distanza, vedo il suo sguardo più incazzato che mai.
Mi prende per il polso e poi mi porta con forza verso la porta.
-SMETTILA CAZZO, FAI MALE! -
Dico cercando di allentargli la presa. Mi lascia e io lo guardo con le lacrime agli occhi.
Si gira verso di me, Apre la porta e mi fa cenno di uscire.
Esco, non avendo altre opzioni.
Sento chiudere la camera dietro di me, dopodiché inizia a farmi strada.
Seguo un lungo e buio corridoio quando arriviamo a l'ultima stanza... L'unica illuminata.
Da quella camera sento provenire delle voci.
Entriamo e dentro ci trovo 6 persone, le 5 della scorsa volta più un signore con sopra un turbante viola e vestito in modo strano, che stava seduto comodamente su una poltrona.
-Vieni cara... -
Dice la madre accompagnandomi al centro della stanza e facendomi mettere seduta su una piccola sedia.
A quel punto mi si avvicina Ell, la ragazza dai capelli bianchi.
-Tu ci sarai molto utile per il ritorno del signore oscuro... -
Mi dice camminando avanti e indietro nella stanza.
-che cosa volete farmi? -
chiedo piangendo. Lei si ferma e mi guarda facendomi un sorriso.
-Noi estrarremo dai tuoi polsi i tuoi poteri così che il signore oscuro potrà essere più forte! -
Dice prendendo la bacchetta che teneva dentro al giacchetto nero.
-C-Cosa? -
Dico spaventata.
A quel punto spuntano dalla sedia delle corde che, muovendo come dei serpenti, mi legano ad essa.
Inizio ad agitarmi ma la corda è troppo stretta.
-Tranquilla, non sentirai nulla... -
Mi dice la madre mettendosi accanto alla figlia.
A quel punto Ell appoggia la bacchetta al mio polso e spinge verso il basso, dopo un po' dalla mia mano estrae una cosa simile ad un fascio di luce di colore simile all'oro.
Urlo dal dolore.
Dopo averlo estratto dalle mie mani lo porta verso l'uomo con il turbante e lo mette dentro i suoi polsi.
-Ahhhh... Così va meglio! -
Dice, anche se le sue labbra non si mossero.
Ell passa all'altro polso, affonda nella carne la bacchetta e poi estrae questo piccolo fascio di luce dorata da esso.
Urlo ancora, il dolore è indescrivibile. Mi sento sempre più debole, come se mi stesse portando via il mio sangue.
Mi gira la testa, inizio a vedere tutto scuro.
Ogni tanto il dolore ritornava, poi passava all'altra mano e cessava nuovamente.
Chiudo gli occhi esausta e da quel momento non sentii più nulla.