cap.29

2.6K 88 5
                                    

Nuovo aggiornamento rapido, per non farmi odiare :D Ringrazio sempre chi vota e/o commenta. Ellis.


CAPITOLO VENTINOVESIMO – RISVEGLI

Riaprii gli occhi, tornando a poco a poco alla realtà. La testa mi pulsava terribilmente ed il mio cervello sembrava essere avvolto in una cortina di fumo denso. Sbattei le palpebre un paio di volte, osservando intorno a me il bianco più totale. Alzai gli occhi intercettando un soffitto decorato, ma a causa della semi oscurità non riuscivo a vedere di più. Rimasi a girare gli occhi da una parte all'altra, cercando di capire dove mi trovassi e perché, per svariati secondi. Provavo una strana pressione sul petto, come se qualcosa o qualcuno mi stesse stringendo, alzai un braccio lentamente, riprendendo la funzionalità degli arti, andando a sfiorare con i polpastrelli il punto incriminato. Sotto le dita una stoffa ruvida mi sfregò la pelle, seguii tutto il percorso costatando che mi avvolgeva totalmente il costato, il petto, coprendo totalmente il seno fin quasi alle clavicole e buona parte della pancia. Sospirai, chiudendo gli occhi per fare mente locale. Cercai di scacciare via quella densa nebbia che non mi dava la possibilità di ragionare, di ricordare. Mi passai una mano sulla fronte, stropicciandomi gli occhi per far passare gli ultimi strascichi di sonno che ancora mi avvolgevano e piano piano la mia testa ricominciò a funzionare. Sobbalzai da letto, tirandomi su a sedere con un gemito strozzato, afferrando con forza la sponda di ferro del letto, quando alla mia mente tornarono, come un fiume in piena, i ricordi. Ansimai, come se avessi corso per chilometri, con il fiato spezzato e l'aria che sembrava non volesse entrare nei miei polmoni. Scostai velocemente la coperta che mi avvolgeva da sotto l'ombelico in giù. In quel momento un suono di veloci passi mi fece voltare verso destra ed in una frazione di secondo una donna apparve di fianco al letto. In pochi millesimi di secondo riconobbi l'infermeria di Hogwarts, Madama Chips mi scrutava con la mano ancora arpionata alla tenda bianca che aveva appena tirato. Hermione...ti sei svegliata! Parlò, avvicinandosi ancor di più, tirando poi fuori la bacchetta da una tasca del camice bianco. Molto probabilmente la stavo guardando con un'espressione a metà tra lo sconvolto ed il terrorizzato. Io...Cosa è successo? Severus? Chiesi di getto, sentendo le lacrime pizzicarmi gli occhi. Cara devi tornare a stenderti, non puoi ancora alzarti, Severus sta bene, è stato qui fino a poco fa, l'ho dovuto cacciare per farlo riposare almeno qualche ora. Rispose, allungando una mano spingendomi delicatamente sul materasso. Quella notizia mi rasserenò subito, Severus stava bene, stava riposando e sarebbe venuto da me tra qualche ora. Severus stava bene. Con quella litania in testa piano piano iniziai a stendermi nuovamente sul morbido. Severus stava bene, era vivo e stava bene, non avrei sopportato se gli fosse successo qualcosa...lui è la mia famiglia...famiglia. Quel pensiero mi fece tornare ad urlare, mi rialzai di scatto portandomi le mani sul ventre. IL BAMBINO! Gridai, voltandomi verso l'infermiera che aveva un'espressione a metà tra il preoccupato ed il contrito. Hermione...state bene. Il bambino...tuo figlio...sta bene. Mi rispose, sorridendomi leggermente ora. Mi portai una mano sulla bocca, sentendo un singhiozzo scappare al mio controllo e le lacrime inondarmi le guance. Har-ry...Ron...i miei ....amici? Articolai tra un singulto e l'altro. L'infermiera sospirò, abbandonando per un attimo l'idea di farmi tornare distesa. Cara stanno bene anche loro, il signor Weasley ha avuto un leggero trauma cranico a causa di un colpo, ma è stato già dimesso due giorni fa. Ribattè. Due...de giorni fa? Quanto è passato? Risposi, cercando di mettere ordine nelle immagini che mi affollavano la mente. Hermione...ti risponderò, ma ora devi distenderti o le tue ferite ancora non del tutto guarite si riapriranno... e dicendo così mi afferrò il braccio, tirandomi indietro. Mi lasciai adagiare sul cuscino, aspettando le sue spiegazioni. Sei stata in coma per quattro giorni... sei stata colpita da un incantesimo lanciato con estrema potenza. Il Sectumsempra che ti ha colpita ha causato un'ingente perdita di sangue, hai rischiato davvero...tuttavia quando sei arrivata in infermeria, grazie a molte dosi di pozioni rimpolpa sangue sei uscita fuori pericolo dopo qualche ora. Finì, iniziando ad aprire le fasciature per controllare le mie condizioni. Perché non mi sono risvegliata subito? Le chiesi, iniziando a macinare le informazioni che stava snocciolando. Non riuscivo a spiegarlo neanche io all'inizio... Tutti ci aspettavamo che ti svegliassi da un momento all'altro ma, nonostante le molte dosi di pozione i tuoi livelli di sangue restavano bassi e questo non riuscivo a motivarlo, fin quando la sera stessa Severus mi ha parlato della tua...condizione...ed ho capito che sarebbero servite il doppio delle dosi, essendo voi, di fatto, in due. Concluse, guardandomi con dolcezza mentre finiva di togliere anche le ultime bende. E' per questo quindi che ci è voluto così tanto per riprendermi... L'infermiera si limitò ad annuire, iniziando un'attenta ispezione del mio torace. Abbassai lo sguardo sul mio petto ed una smorfia di disgusto mi si palesò sul volto. Grandi e profondi tagli mi sfregiavano la pelle, alcuni più richiusi, altri ancora semi aperti. Ispirai ed espirai, tentando di cacciare indietro la sensazione di nausea che mi aveva colpita a quella vista. L'infermiera intercettò il mio malessere, finendo in fretta il controllo, mormorando poi un incantesimo che fece tornare al loro posto le infinte fasciature. Hermione...dovrò essere onesta con te. Iiniziò, risistemandomi le coperte in vita. Sicuramente guarirai, le tue ferite si richiuderanno ma....la potenza di quell'incantesimo era estremamente elevata...e temo che resteranno delle cicatrici, soprattutto per i tagli più profondi. Parlò, guardandomi tristemente. Chiusi gli occhi, ingoiando la consapevolezza di quella informazione, cercando di mandare giù il sapore amaro del sapere che sarei quasi certamente rimasta sfregiata a vita. Le immagini di quella mattinata mi tornarono in mente prepotenti, facendomi rivivere a flesh tutti quei momenti ed una consapevolezza ancora più grande mi attanagliò, quella che sarei potuta morire veramente tra quelle quattro mura. Riaprii gli occhi, sorridendo. Non importa...Madama Chips, grazie per tutto quello che ha fatto per me...per noi...so di aver rischiato molto, sono viva...siamo vivi grazie a lei...questo è ciò che conta. Risposi, sentendo una lacrima colare verso il cuscino, al pensiero di ciò che sarebbe potuto succedere. Vidi l'infermiera sorridermi di rimando, accarezzandomi lievemente il braccio. Cara ora devi riposare... Disse, tirando fuori dalla grande tasca del suo camicie una boccetta piccola e panciuta. Ma...Severus? Io...ho bisogno di vederlo. Dissi, con un filo di voce. Scriverò due righe al professor Piton ed anche agli altri dicendo che ti sei svegliata, saranno tutti molto sollevati e domani... con la giusta calma e tranquillità potrai iniziare a ricevere qualche visita...ma solo se ti sentirai meglio. Rispose, tranquillizzandomi. Ora devi dormire...credimi Hermione è la cosa migliore che tu possa fare in questo momento, per voi. Aggiunse, guardando la mia pancia. Mi allungò quella fialetta, riconoscendo subito la pozione dolce sonno e senza aggiungere altro la ingurgitai, iniziando a sentire dopo già qualche secondo i suoi effetti. Mi lasciai andare sul cuscino morbido e dopo poco il buio mi accolse.

Normal Rebel, Hermione Granger-Severus PitonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora