~Capitolo 24~

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Sono le sedici in punto e io sono appena arrivata difronte la scuola.
Cerco James con lo sguardo, trovandolo vicino ad una panchina difronte il cancello dell'istituto.
Prendo un bel respiro, mi infondo coraggio e mi avvicino a lui.
"Ciao" Saluto freddamente.
James alza lo sguardo e appena mi nota mi raggiunge, posizionandosi difronte a me.
"Ciao Glory" Mi saluta lui allegramente, ma io cerco di non scompormi.
"Cosa vuoi?"
"Mh?"
"Mi hai chiesto tu di vederci.
Posso capirne il motivo?"
"Sei la mia migliore amica, che male c'è?"
"La tua migliore amica?
James, cazzo!
É da settimane che mi insulti, mi prendi in giro e mi ferisci difronte a tutti.
Che cosa vuoi ancora?!?"
Alle mie parole James non si scompone minimamente.
"Vorrei spiegarti ciò che davvero é accaduto"
"E io non voglio ascoltarti"
Faccio per andarmene, ma il ragazzo mi blocca per i polso.
"Ti prego, ascoltami"
Sbuffo pesantemente, ma infine decido si ascoltarlo.
"É stato Mike"
"C-cosa...?"
"Mike mi ha obbligato a fare tutto ciò; sai che io non ti avrei mai fatto del male"
"E perché mai ti avrebbe dovuto obbligare? A quale scopo? Non ti credo!"
"Allo scopo di farci allontanare.
Lui é innamorato di te ed era geloso della nostra amicizia...Così mi ha obbligato a trattarti male così che tu ti allontanassi da me e lui avrebbe avuto via libera"
"Cazzate"
"Assolutamente no"
"E poi, anche se fosse vero, perché tu hai fatto in modo che tutto ciò accadesse?"
"Mi ha obbligato"
"Pff! E in che modo? Sentiamo!"
"Mi ha detto che in caso contrario, ti avrebbe fatto del male.
Conosci anche tu Mike, e sai che se l'avesse voluto, ci sarebbe riuscito: in un modo o nell'altro"
Non rispondo, abbasso il capo guardando il terreno asfaltato e inizio a riflettere:
Dovrei credere a James?
Sembra così sincero...
"Senti, devo pensarci un po' su..."
"Va bene, tranquilla.
Per ogni cosa sai dove trovarmi, e ricordarti sempre che io ti voglio un bene dell'anima"
In risposta gli abbozzo un sorriso, e subito dopo lui mi abbraccia.
Inizialmente io sono un bel po' titurbante, ma alla fine ricambio anch'io la stretta.
Infondo, avevo proprio bisogno di uno di quei suoi abbracci che tanto ho sempre amato.
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Sono appena tornata a casa, e siccome ho un po' di fame, vado in cucina.
Apro il frigorifero ma non trovandoci nulla che soddisfi le mie voglie lo richiudo, per poi aprire il cassetto in legno in cui teniamo i dolci.
"Chi diavolo ha finito i miei biscotti al cioccolato?!?" Urlo istericamente, ma non ricevo alcuna risposta dato che sono sola in casa.
Papà é andato in studio di registrazione con il resto della band, Cameron é andato a fare i compiti da un suo amico e Luke é andato in centro per acquistare una nuova chitarra dato che anche lui la suona.
Mi getto di peso morto sul divano, annoiata più che mai.
Prendo il mio cellulare e apro Instagram, iniziando a scorrere le stories dei profili che seguo.
La prima stories é di Freddie, formata da una foto ritraente lui con il braccio la sua amata gatta Delilah.
Subito dopo scorre il profilo di Fabiana, che ha invece postato...Diavolo, non l'ha fatto davvero!
Ha postato una delle mie tante foto imbarazzanti che le invio ogni giorno, e ha aggiunto il cowntdown per il mio compleanno: ventidue giorni, diciassette ore.
Il mio pensiero é subito diretto a Brian, ma cerco di eliminarlo e digito una risposta alla mia amica.
"Maledetta! Non ti invio più foto sputtanati, giuro"
Invio il messaggio e continuo a guardare le stories.
Mi scorre davanti la stories di James, formata da solo una scritta su uno sfondo nero.
"Non voglio perderti. Tutto ma non te"
Capisco subito che la frase é riferita a me, ma non gli rispondo; ho bisogno di un po' di tempo per riflettere...
Mi viene un infarto quando improvvisamente il mio cellulare squilla a causa di una chiamata.
INIZIO CHIAMATA
"Glory, mi sto annoiando. Vieni da me?"
"Non mi và di uscire...Vieni tu da me?"
"Cinque minuti e sono da te"
"Perfetto, a dopo!"
"A dopo!"
FINE CHIAMATA
Lascio il cellulare sul divano e prendo a camminare per tutta la casa con in sottofondo le mie canzoni preferite nell'intento di passare il tempo.
Fortunatamente dopo nemmeno cinque minuti suona il campanello di casa e felicemente apro la porta, trovando ovviamente Fabiana.
Ci abbracciamo e subito dopo la faccio entrare in casa.
"C'è qualcun'altro oltre te?"
"No, papà é in studio"
"Beh sì, quei lo so già.
Le due pesti?"
"Uno sta studiando a casa di un amico e l'altro è andato a comprare una nuova chitarra"
"Almeno possiamo stare tranquille senza nessuno fra i piedi!" Esclama Fabiana e subito dopo scoppiamo a ridere.

Somebody to love • Brian MayDove le storie prendono vita. Scoprilo ora