~Capitolo 5~

772 34 10
                                    

"Salve ragazze, cosa vi serve?"
"Un quaderno pentagrammato"
"Si trovano là infondo, a destra"
"Va bene, grazie"
Io e Fabiana ci dirigiamo verso i quaderni, trovando poi quelli pentagrammati e comprandone uno dalla copertina blu.
Non so perché ma sin da piccola ho sempre associato il blu a Brian...
Paghiamo il tutto e poi torniamo a casa dando il quaderno al riccio.
"Grazie" mi dice lui sorridendo
"Prego" ricambio io.
Il momento viene interrotto da un forte rumore in cucina e da Freddie che esce con tutti i capelli scompigliati.
"Prendiamo una pizza"
Scoppiamo tutti a ridere
"Brian resti per cena?" Propone Fabiana
"Volentieri" Perdo un battito alla risposta del riccio.
Diamine...Potrebbe essere mio padre, che cazzo mi viene in mente!
A risvegliarmi dai miei pensieri è la mia amica
"Hey Glo, è arrivata la pizza"
"Oh ehm- si eccomi" Dico per poi dirigermi in cucina.
"Glory, é nuova quella collana?" Mi chiede Brian mentre mangiamo, io rispondo facendo cenno di sì con la testa sorridendo fieramente.
"É molto bella!"
"Grazie" Rispondo nel mentre sento le gote andarmi a fuoco.
Nel frattempo, finisco di mangiare la pizza e dimenticandomi completamente di mio fratello che doveva venire, vado a fare un giro per Londra dicendo a Fabiana e Freddie semplicemente che sarei tornata a casa.
Una passeggiatina di sera ci sta, ho diciassette anni.
Certo, girare sola alle 22 per il centro di Londra quando tuo padre è famoso non è proprio il massimo, però non posso girare sempre con qualcuno.
Mi fermo ad ammirare il panorama.
È così bello qui...
Cammino un altro po' per poi scontrarmi con qualcuno.
Guardo meglio e... No, non ci credo! Ma é una visione?!?
I Beatles sono davanti a me... Sir Paul James McCartney è davanti a me!!!
Mi sento svenire.
"Oh scusami, dovevo stare più attento"
Io rimango immobile a fissarli come se avessi visto un fantasma.
"Ohoh, una fan!" ride John e tutti lo seguono.
"Più che fan" sussurro io ma sembrano sentirmi.
"Come ti chiami, cara?"
"G-gloria m-ma p-potete ch-chiamarmi G-glory"
Balbetto io.
"Beh piacere Glory, penso che già tu ci conosca!" ridacchia Ringo e io insieme a lui.
"Che ci fai tutta sola per il centro di Londra?" Mi chiede incuriosito George.
"Volevo farmi un giretto"
"Ma quanti anni hai? Scusami per la domanda!" mi domanda ridacchiando Paul.
"Tranquillo, ho diciasette anni. Tra poco diciotto" rispondo
"Non sei un po' troppo picc-"
Non finisce la frase che il telefono inizia a squillare e leggo il nome Lukey
"Scusate un attimo, devo rispondere"
IN CHIAMATA
I: Hey Luk-
L: Glo dove sei? Mi hanno detto che tornavi a casa sola
I: oh, tardo un po'
L: cosa intendi con 'tardo un po'?
I: esattamente quello che hai sentito
L: Gloria ora o torni a casa da sola o giuro che vengo a prenderti io
C: Glo cavolo mi hai fatto venire un infarto
I: uff che noiosi, ora torno. Ciao.
FINE CHIAMATA
"Ragazzi scusate devo tornare a casa, i miei fratelli e mio padre probabilmente mi uccideranno..."
"Ti accompagnamo noi, e non è una richiesta!" dice George
"Infatti, sai quanti pervertiti girano?" Dice John e io lo guardo con un sopracciglio alzato ridacchiando.
"Io sono un caso a parte" scoppia a ridere lui.
"In realtà, forse conoscete già mio padre"
I ragazzi mi guardano con aria interrogativa.
"Gloria Deacon, piacere"
"La figlia di John Deacon?"
"In carne ed ossa" Rispondo ridacchiando
"E dirlo subito no?!!" Esclama Paul, in risposta io inizio a ridere.
"Ragazzi, davvero, devo andare. Oppure papà e i miei fratelli mi uccideranno come minimo"
"Come ho già detto, ti riaccompagnano a casa noi. É troppo pericolosa la città a quest'ora"
"Non c'è bisogno che vi scomodiate per me"
"Ma cosa dici?!? Sali in macchina, su!"
"Mio padre mi ucciderebbe a sapere che sono stata accompagnata a casa da 'sconosciuti' e per lo più tutti e quattro maschi"
"Ma se siamo amici di tuo padre da anni!" Risponde Ringo
"Amici?"
"Si, conosciamo i Queen da anni" Continua John.
"Non mi hanno mai detto niente..."
"Freddie e tuo padre ci hanno detto che avrebbero voluto farci conoscere, insieme a Fabiana.
Si chiama così la figlia di Fred, no?"
"Si" Rispondo sorridendendo
"Ecco, bene. Ci hanno detto più volte che volevano farci incontrare, ma non trovavano mai il momento adatto" Spiega George lasciandomi senza parole.
"Quindi ora, su in macchina!" Esclama John, io sorrido e seguo i ragazzi verso la loro grande macchina.
A guidare é George, affianco a lui c'è Ringo e io sono dietro affianco a John e... Paul.
Dire che sono imbarazzata é ben poco.
"Cristo!!!" Dó voce ai miei pensieri, senza rendermene conto.
"Che succede?" Mi chiede Paul
"Immaginate se dovesse vederci qualche paparazzo... Domani tutti i giornali sarebbero pieni solo di 'La figlia di John Deacon insieme ai Beatles.
Cosa succede tra la famosa band Beatles e la figlia del celebre bassista dei Queen, John Deacon?' "
"Come se fosse la prima volta che i giornali spara cazzate su di noi"
Rimaniamo qualche minuto in silenzio, silenzio che viene spezzato poco dopo da George.
"Arrivati"
"Grazie ragazzi, davvero..."
"Non c'è di che!" Risponde Paul facendomi arrossire di botto.
"Buonanotte, grazie ancora" Scendo dalla macchina e mi dirigo verso l'entrata della villetta in cui abito, pronta per subirmi un ora di sgridate da parte di mio padre e i miei fratelli.
Prendo le chiavi dalla mia tasca, girando silenziosamente nella serratura.
Dopo che la serratura schiocca, apro lentamente la porta e la richiudo appena entro.
Sento delle voci provenire dal salotto, mi dirigo la dentro.
La porta é socchiusa e decido prima di rimanere nascosta fuori, ad origliare ciò che si dicono.
"La mia piccolina... Tutta sola a quest'ora... Potrebbe succederle di tutto!!!"
"Papà, stai tranquillo.
Sai che Gloria é responsabile, starà bene"
"Londra é piena di coglioni!"
"Lo so, papà. Ma non piangere, sono sicuro che sta benissimo"
Mi affaccio leggermente per vedere la situazione, ma ciò che vedo mi distrugge solamente.
Papà seduto sul divano, poggiato con i gomiti al tavolino con la testa fra le mani, piangente.
É in mezzo a Luke e Cameron che cercano di tranquillizzarlo, ma dalle loro espressioni capisco subito che sono anche loro molto preoccupati.
Non è la prima volta che vedo papà piangere, ma ogni volta mi fa sempre troppo male.
Una volta, da piccola, Cameron e Luke erano a scuola ed io ero rimasta a casa, non ricordo il perché.
Papà pensava stessi dormendo, ma in realtà mi ero svegliata da poco e andai in cucina.
O almeno, era quello che volevo fare.
Mi fermai di colpo quando vidi papà piangere, bevendo un alcolico come per consolarsi.
Lui non si rese conto della mia presenza e io tornai in camera mia, inutile dire che non riuscirò mai a togliere quella scena dalla mia mente e che se ci ripenso mi fa ancora molto male.
"Che ore sono?"
"Le 23, papà..."
Alle parole di Cameron, papà prende a piangere ancora più forte.
"Tra poco sarà a casa, vedrai"
"E se non fosse così? E se avesse trovato un pedofilo? Un maleintenzionato? Un drogato? E se non dovesse più tornare?"
Dopo quelle parole, che mi distruggono ancor'di più, papà prende un bicchiere pieno d'alcool poggiato sul tavolo e se lo porta alla bocca ma Luke glielo toglie di mano prima che possa berlo.
"Nononono, basta bere. Questo é il terzo, non vorrai mica finire ubriaco? Sai che ti fa male"
Papà prende a piangere più forte e io non posso più resistere; corro da lui e lo abbraccio come fosse un orsacchiotto di peluche.
"Papà..." Sussurro mentre lo abbraccio, iniziando a piangere anche io.
"Piccolina mia! Stai bene?"
"S-Si...Sto benissimo.
Non volevo farti preoccupare papà... Mi dispiace"
"Cucciola mia..."

HI GUYSSSS
Aiuto io ad incontrare i Beatles sarei svenuta sinceramente ahahah
Goodbye everybody
Glory✨ & Fabi✨

Somebody to love • Brian MayDove le storie prendono vita. Scoprilo ora