~Capitolo 33~

639 34 5
                                    

Vengo svegliata a causa di un fracasso di voci provenienti dalla cucina.
Apro lentamente gli occhi e in poco tempo realizzo di essere sul divano - letto dei Mercury.
Dato il fatto che sono sola, immagino che gli altri si siano già svegliati.
Le voci nella stanza accanto stanno letteralmente litigando, ma c'è troppa confusione per capire qualcosa per questo mi alzo e vado a controllare di persona.
Faccio per entrate nella cucina, ma mi fermo appena riconosco tutte le voci e mi nascondo sulla soglia della porta.
Freddie, Fabiana, Cameron, Luke, Roger, Brian e papà; sono tutti riuniti.
Inutile dire che il mio battito cardiaco stia arrivando alle stelle.
Perché sono tutti qua?
"John, così non si può continuare"
"Per una volta Roger ha ragione: così proprio non si può continuare"
"E perché no? Fatemi capire!"
"Non sei più tu!"
"Sono sempre io; John Richard Deacon"
"No, non sei più lo stesso John Richard Deacon di prima.
Non sei più lo stesso amico di prima..."
"...Non sei più lo stesso bassista dei Queen di prima..."
"...E non sei più lo stesso padre di prima" Continuano in coro i miei due fratelli.
"Non hai più tempo per niente e nessuno, trovarti libero é come ricevere un miracolo dal Cielo"
"E sei cambiato, anche caratterialmente" Aggiunge Brian all'affermazione di Freddie.
"E sentiamo, cosa dovrei fare?"
Cade un silenzio tombale, che viene spezzato da Roger.
"Maya"
"Cosa c'entra ora Maya?!?"
"Ma davvero non ci arrivi da solo?!?" Risponde Brian.
"Deaky, Maya ti sta distruggendo.
Ti sta manipolando come lei meglio vuole, ti sta usando e ti sta cambiando, e tu non te ne rendi conto perché sei troppo ingenuo!!!"
"Sciocchezze! Maya non farebbe mai una cosa del genere; lei mi ama"
Freddie e Roger scoppiano in una fragorosa risata mentre Brian, Fabiana ed i miei fratelli cercano di mantenere la calma.
"Papà, lei non ti ama. Capiscilo!" Esclama Cameron.
"Ma perché dite tutti così?"
"John, se lei davvero ti amasse non ti avrebbe cambiato così tanto.
Non ti sei mai chiesto perché odi tanto Gloria?"
"Brian, tu sei pazzo. Maya non odia Gloria"
"Ah no? E allora perché la tratta sempre come se fosse un essere inferiore?"
"Non è affatto vero!"
"John, tu sei davvero troppo cieco e troppo ingenuo"
"Ma perché odiate tutti così tanto Maya?
É una donna fantastica e non merita tutto questo odio da parte vostra.
Io la amo, e nessuno, sottolineo nessuno, mi farà mai cambiare idea sul suo conto.
Anzi, sto iniziando a pensare che lei sia l'unica persona che tenga davvero a me..."
Ora basta, questo è davvero troppo.
Entro nella cucina senza preoccuparmi di avere il visto fradicio di lacrime che continuano a scendere con prepotenza sul mio viso.
"Papà, cazzo!!! Maya é una fottutissima troia e non fa altro ché comandarti a bacchetta come se tu fossi una marionetta! Quella donna mi odia a morte e sarebbe capace anche di uccidermi se ne avesse l'occasione!!!
Per me puoi amarla quanto vuoi, puoi anche farla venire a casa o farci dei figli; non mi importa.
Sappi solo che tu, con me, hai chiuso"
Dopo nemmeno mezzo secondo corro via in lacrime, lasciando casa Mercury.
Non voglio mai più rivedere mio padre; che viva la sua vita con Maya, non mi importa più nulla di lui.
Però adesso dove vado?
Sto girovagando a zonzo per la città, senza avere la più pallida idea di dove andare.
Improvvisamente mi si accende una lampadina.
Forse sto sbagliando... Ma io gli credo.
Cambio rotta, questa volta coscente del luogo in cui sto andando.
Mi fermo di colpo quando il mio cellulare inizia a squillare e sul display compare il contatto di Cameron, io non rispondo ma bensì rifiuto la chiamata.
Scopro anche le varie notifiche, trovandone davvero tantissime su WhatsApp.
PAPÀ:

"Principessa..."

"Dove sei?"

"Sto iniziando a preoccuparmi seriamente"

"Amore?"

"Piccolina, non fare cosi..."

LUKE:

"Glory, dove sei?"

"So che é inutile scriverti poiché non risponderai a nessuno di noi, ma ci provo comunque...
Non devi ascoltare tutte le cazzate che dice papà, prima o poi si renderà conto di ciò che davvero sta accadendo...
Poi lui ti vuole tanto bene, lo sai"

CAMERON:
Otto chiamate perse.

FABIANA:

"Dove stracazzo sei?"

"Guarda che te lo tiro un ceffone, e sai che lo faccio veramente"

"Amo, dove sei...?"

FREDDIE:
Dodici chiamate perse.

ROGER:

"Cucciola, siamo tutti molto preoccupati... Dove sei?"

Sette chiamate perse.

BRIAN:

"Non capisco perché ti trattino tutti così...
É mattina, c'è il sole e hai quasi diciotto anni, non dovrebbero preoccuparsi tanto se esci un po'. Non hai più cinque anni..."

"Però devo ammettere che sono anche molto preoccupato.
So come ti senti e so che è una sensazione orribile... Ma ti prego di tornare prima di questa sera.
I problemi non di risolvono scappando, ma parlando.
Non stare troppo male, ti prego; non potrei permettermelo..."

Un sorriso spontaneo mi spunta ai due messaggi di Brian, ma si spegne appena mi arriva l'ennesimo messaggio da parte di mio padre.

PAPÀ:

"Vedo che sei online e ciò mi tranquillizza un pochino..."

"Ti prego, torna.
Tu sei l'amore della mia vita, senza te sarei perso"

Leggo e rileggo i due messaggi, infine decido di dargli una risposta.

"Non credo più a queste cazzate da tempo ormai.
Ma non mi ascolti quando parlo?
Ho detto che non voglio più avere nulla a ché fare con te.
Buona vita, John"

Invio il messaggio che subito viene visualizzato, e pochi secondi dopo mi arriva la risposta.

"No, amore no. Ti prego... Sei tutta la mia vita, non potrei mai continuare senza di te"

Spengo il cellulare per evitare di ricevere ulteriori messaggi e chiamate e lo ripongo in tasca.
Torno a camminare, arrivando davanti l'abitazione della persona di cui adesso ho bisogno.
Deglutisco a vuoto, mi infondo coraggio e suono il campanello.
Spero solo che non me ne debba pentire...

Somebody to love • Brian MayDove le storie prendono vita. Scoprilo ora