~Capitolo 23~

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Dopo ieri qualsiasi dibattito avvenuto con mio padre sembra essersi cancellato e spero che la situazione continui ad essere così.
Adesso mi sono appena svegliata e come ogni volta la mattina mi trovo in pessime condizioni, ma in casa oltre a mio padre e i miei fratelli non c'è nessun'altro pertanto non mi faccio scrupoli e senza darmi una sistemata decido di andare tranquillamente al piano di sotto.
Scendo le scale nel modo meno sobrio possibile ma perdo cento battiti quando da metà scale intravedo papà seduto sul divano assieme ad un ammasso di capelli biondi e un ammasso di capelli ricci.
Prima di correre il rischio di farmi vedere da qualcuno, risalgo le scale alla velocità della luce e mi sigillo nella mia camera.
Apro il mio armadio e rimango a fissare il suo contenuto per svariati minuti, senza trovare nulla di decente da indossare.
Alla fine opto per una felpa primaverile della "Fila" e dei jeans leggermente attillati.
Mi sposto verso il bagno e sistemo i capelli in due codini alti e infine mi applico un filo di mascara.
Mi guardo allo specchio soddisfatta del risultato finale, infine inserisco il mio cellulare nella tasca posteriore dei jeans.
Questa volta molto più tranquilla, scendo al piano di sotto trovando papà, Roger e Brian nella stessa posizione in cui erano circa mezz'ora prima.
"Buongiorno" Saluto io richiamando l'attenzione dei tre.
"Buongiorno tesoro" Risponde papà.
"Ciao Glory!" Risponde anche Roger.
"Ben svegliata" Risponde questa volta Brian sorridendomi.
"In cucina c'è la colazione pronta" Mi dice papà e io gli sorrido riconoscente.
Mi incammino verso la cucina ma vengo fermata da Brian che mi richiama.
"Glory, per favore mi potresti prestare la tua chitarra? Ho lasciato la mia a casa"
"Certo! La tengo in camera, vado subito a prenderla" Rispondo e, a passo spedito, torno in camera, prendo la mia amata chitarra e torno al piano di sotto.
Lascio la chitarra al ricciolino e vado in cucina consumando la mia colazione silenziosamente, dieci minuti dopo sono nuovamente in salotto.
Papà, Brian e Roger stanno provando una nuova canzone scritta da papà, presumo sia la stessa di cui ha discusso ieri con Freddie.
"Ah, Brian, quasi me ne dimenticavo" Dice papà verso Brian, ricordandosi qualcosa.
"Che cosa?"
"Màlika ti cerca"
Brian sgrana gli occhi e impallidisce completamente.
"C-cosa...?" Chiede in un sussurro.
"Ieri ha chiamato a casa di Freddie e ha detto che ti stava cercando con urgenza.
Ha chiesto di dirti di risponderle al cellulare poiché deve parlarti"
Brian ha ancora gli occhi sgranati, non sa come rispondere.
"V - va bene...Dopo la chiamerò"
Sta scherzando?!?
Dopo tutto quello che lei gli ha fatto, ha intenzione davvero di chiamarla?!?
"Papà, dov'é Cameron?" Chiedo a mio padre con una certa fretta.
"Al piano di sopra, in biblioteca"
Annuisco con il capo e senza dire nulla mi dirigo nella biblioteca al piano di sopra.
La porta é socchiusa, la apro completamente, entro e la richiudo alle mie spalle.
A passo spedito vado verso Cameron che è chino sui suoi mille libri e quaderni e mi siedo accanto a lui.
Rimango a fissarlo fino a quando finalmente non distoglie lo sguardo dai suoi libri e presta l'attenzione su di me.
"Va bene...Cosa vuoi?"
"Nulla, non posso stare un po' con il mio fratellone?" Chiedo improvvisando un viso d'angelo che però non sfiora minimamente il cuore di Cameron che rimane impassibile conoscendomi ormai troppo bene.
"E perché non vai un po' a stare con il tuo altro fratello, dato che io sono impegnato con lo studio?"
Okay, non mi piace il modo in cui si sta comportando in questo momento.
Non si é mai comportato in questo modo con me, ma decido di non dargli troppo peso poiché é comprensibile che é molto impegnato e stressato a causa degli imminenti esami.
"Uff... Dov'é Luke?"
"In giardino"
"Nah, non mi va di uscire fuori" Dico fra mé e mé.
Lascio studiare tranquillamente Cameron e vado nella mia camera prendendo a smanettare nervosamente con il mio cellulare nell'intento di calmarmi.
Bene, Brian sta davvero per tornare da Màlika e si dimenticherà completamente della promessa che mi aveva fatto.
Sul display del mio cellulare appare una notifica dalla persona che in questo momento meno mi aspetto...James?

"Ehy, Glory"

Cosa diamine vuole anche lui?
Rimango per un po' a fissare il messaggio, indecisa sul da farsi.
Infine decido di rispondergli ma rimanendo il più distaccata possibile.

Somebody to love • Brian MayDove le storie prendono vita. Scoprilo ora