~Capitolo 59~

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Mi giro e mi rigiro nel letto, ma proprio non riesco a prendere sonno.
Sono felicissima del fatto che domani papà tornerà a casa ed io potrò passare tutto il tempo che voglio con lui, ma d'altro canto è stata una settimana bellissima quella trascorsa con Brian.
Prendo il mio cuscino e a passo felpato esco dalla mia camera, dirigendomi in quella di Brian.
"Sapevo saresti venuta" Dice il riccio mentre richiudo la porta.
Raggiungo il ragazzo a gattoni sul letto, distendendomi al suo fianco.
"Sai, forse mi mancherai un po'"
Alle mie parole, Brian mi avvicina al suo corpo e mi abbraccia.
In questa posizione, ci metti ben poco ad addormentarmi.
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"Papiii" Esclamo entrando nella stanza d'ospedale di papà, sprofondando subito nelle sue braccia.
"Ehi piccolina! Come stai?"
"Io sto bene, e tu?" Chiedo allontanandomi leggermente dal suo corpo.
"Qualche dolore qua e là, ma è sopportabile"
Sorrido a mio padre e mi metto da parte, raggiungendo i miei fratelli poco distanti.
"E voi? Cosa sono quelle facce tristi?
Cameron, non dirmi che stai continuando a studiare senza sosta...
Ti ho detto di prendere una piccola pausa"
"Ma papà, manca relativamente poco agli esami!"
"Hai bisogno di una pausa, Cam.
E non una pausa di cinque minuti, ma di qualche giorno"
"Se lo dici tu..." Risponde poco convinto mio fratello, successivamente papà riporta l'attenzione su Luke.
"E tu invece? Cos'è quella faccia da funerale?"
Cala il silenzio più totale.
"Tasto dolente" Commento io, cercando di sdrammatizzare un po' la situazione.
"Cosa succede?" Chiede papà, preoccupato.
"Ti spiego quando arriviamo a casa" Risponde Luke con un filo di voce.
Pochi secondi dopo, entra Brian, portando le stampelle per papà.
Ovviamente, non si è ancora ripreso del tutto e per camminare dovrà aiutarsi con le stampelle per qualche settimana.
"Eccomi! Hai firmato tutto Deaky, no?
Possiamo andare!"
Brian aiuta papà ad alzarsi dal letto e nel giro di una decina di minuti siamo in macchina, diretti verso casa.
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"Quanto mi era mancata... Casa" Dice papà nonappena entriamo in casa, prendendo un respiro a pieni polmoni.
"Papà, dobbiamo parlare" Dice Cameron, con tono molto serio.
Io e Luke capiamo subito di cosa nostro fratello stia parlando, e lo appoggiamo.
Ci riuniamo in salotto e iniziamo a dialogare.
"Che succede?" Chiede papà, preoccupato.
"Dobbiamo parlare, di una questione seria" Risponde Luke.
"Dite pure"
"Si tratta di mamma" Spiego io, e d'un tratto il viso di papà si fa completamente più serio.
Io e Luke abbiamo raccontato a Cameron la verità su nostra madre, poiché ritenevamo giusto che anche lui lo sapesse.
"Oh... C - cosa volete sapere?"
"Perché ci state tenendo lontani da lei?" Chiede Cameron.
"L'abbiamo fatto per il vostro bene..."
"Intendiamo adesso.
Adesso è guarita, è una donna come tutte le altre.
Che problema c'è?" Insisto io.
"Io non so se è la verità, non so se lei è davvero guarita.
Ragazzi, con la psicopatia non si scherza affatto, può diventare davvero pericolosa, sia per la persona stessa, sia per la persone che circonda la persona affetta.
Io non ho parlato con lei, non so se effettivamente è guarita o no"
"Papà, lei è guarita" Insiste Luke.
"Come fai ad averne la certezza?"
"Ci ho parlato, più di una volta.
La prima volta all'ospedale, ma ci siamo scambiati poche parole.
Poi, un altra volta, ero venuto a casa per prendere ciò che ci sarebbe servito per la permanenza da Brian e lei si è presentata a casa, io di certo non l'ho lasciata fuori.
Abbiamo parlato per una o due ore, se non si più.
Non ha dato il minimo segno di psicopatia o altre cose"
"Luke, avresti dovuto dirmela una cosa simile" Risponde papà, con un leggero tono di rimprovero nella voce.
"Era proprio per questo che vi ho fatti stare da Brian; a casa si avrebbe trovati.
I - io non so cosa pensare, okay?
Ovviamente, credo alle vostre parole, ma ho bisogno di una vera e propria conferma.
Io lo faccio per il vostro bene, non voglio che vi capiti nulla..."
"Papà, lo sappiamo che lo fai per proteggerci, ma cerca di capirci.
Veniamo a scoprire che nostra madre, che noi davamo per morta da quando eravamo piccolissimi, è in realtà viva e vegeta.
Come dovremmo reagire?
Noi vogliamo conoscerla, passare del tempo con lei... Insomma, è nostra madre!!!" Spiega Cameron.
"Lo so, ragazzi, lo so, ed è anche una cosa giustissima.
Datemi solo un po' di tempo, va bene?"

Somebody to love • Brian MayDove le storie prendono vita. Scoprilo ora