~Capitolo 40~

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Appena arriviamo in centro, io e Fabiana trasciniamo i ragazzi per tutti i centri commerciali possibili e immaginabili.
Iniziamo da H&M, che é in assoluto il mio negozio preferito.
"Glory, secondo te mi starebbe bene questa felpa?" Mi chiede la castana mostrandomi la felpa gialla che ha in mano.
"Secondo me si, provala"
"Non so... Penso che mi ingrassi un pó..."
"Ma no! Provala, se non ti piace poi la lasci"
Fabiana scruta a lungo la felpa, infine si dirige verso i camerini a provarla.
Io rimango in cerca di un paio di Jeans attillati a sigaretta, ma sembrano impossibili da trovare!
O almeno, sono impossibili da trovare se hai accanto a te persone che ti chiedono un parere ogni cinque secondi.
"Tesoro, come pensi mi possano stare questi jeans?" Mi chiede Freddie indicandomi un paio di jeans rossi in similpelle.
Se c'è una cosa che ho imparato nella mia vita, è quella di non negare mai nulla a Freddie.
"Divinamente" Mento io, dal momento che in realtà quei Jeans mi fanno abbastanza ribrezzo.
"E quella giacca? Mi starebbe bene?"
Questa volta Freddie mi indica una giacca in similpelle gialla.
"Si Fred, ti starebbe bene" Rispondo con una cantilena.
"E quel -" Non gli faccio concludere la frase, che lo fermo.
"Che ne dici se invece di stare a chiedere a me se ti starebbero bene o no, non le provi? Cosi puoi vederlo tu stesso!!!"
"Si, dovrei farlo"
"Bravo! Quindi vai nei camerini e provati tutto ciò che vuoi"
Senza farselo ripetere due volte, Freddie prende tutti gli indumenti meno sobri e si dirige successivamente nei camerini.
Intanto, Fabiana é ritornata.
"Come previsto, questa felpa mi dà cinquanta Kili in più" Dice con un tono di tristezza nella voce, posando la felpa al suo posto.
"Ci metterete ancora tanto?" Chiede Luke dopo averci raggiunte.
"Abbiamo appena iniziato" Rispondo io, con tono gelido.
"Oh Dio no! Vi prego, non fatemi invecchiare qua dentro"
Intanto, Freddie è tornato dai camerini e con mia grande sorpresa, non ha nulla con se.
"Ragazzi, dobbiamo andare" Dice con un aria molto seria e tesa.
"Cosa! Perché?" Esclamiamo in coro io e Fabiana.
"Finalmente!" Esclamano felici Luke e Cameron.
"N - Non posso spiegare, dobbiamo andare via. Subito" Continua Freddie, sempre più teso; non credo di averlo mai visto così.
Neanche il tempo di realizzare, che siamo difronte la macchina.
Luke fa per andare al posto del guidatore, ma viene superato da Freddie, così mio fratello è obbligato a sedersi al posto del passeggero mentre io, Fabiana e Cameron siamo sui sedili posteriori.
"Sì può sapere che diamine sta succedendo?!?" Esclama Fabiana, ma il padre non le presta ascolto.
"Non ci credo... Non può essere tornata..." Sussurra fra sé e sé Freddie.
"Chi è tornata?" Chiedo io, sempre più confusa.
"N - nessuno... Comunque voi non potete più tornare a casa"
"Stai scherzando? E dove dovremmo stare?!?" Chiede Cameron.
Freddie ci pensa per qualche istante, poi risponde con il peggiore dei modi.
"Starete da Brian, là non vi troverà"
"Chi non ci troverà?" Domanda Luke, confuso tanto quanto me.
"I - io non posso dirvi niente..."
"Papà, ma di cosa stai parlando?!?"
"Necessariamente da Brian?"
"Chi è tornata?"
Le voci si accavallano l'una sull'altra, formando un caos generale che si calma solo quando il cellulare di Luke inizia a squillare.
"É l'ospedale" Comunica mio fratello con il cuore in gola.
Cala il silenzio più totale mentre Luke si porta il cellulare all'orecchio.
Uno stato d'ansia indicibile mi salta addosso; e se non ce l'avesse fatta?
I secondi sembrano non passare mai, sembra che la persona dall'altra parte del telefono stia leggendo l'intera Bibbia.
Un brivido mi passa lungo la schiena quando mio fratello inizia a sorridere rilassato, successivamente termina la chiamata.
"Allora?" Chiede Fabiana, piuttosto impaziente.
"Sì è svegliato"
Probabilmente, in questo momento sono la persona più felice del mondo.
Dopo vari sospiri di sollievo, lacrime e abbracci, siamo arrivati in ospedale.
Fortunatamente, papà non ha riscontrato alcuna complicazione e di ciò ne sono grata a tutte le Santità esistenti.
Questa volta gli infermieri ci permettono di entrare tutti assieme.
Appena entriamo nella stanza di papà, mi fiondo immediatamente nelle sue braccia e scoppio subito a piangere.
"Ehi, piccolina" Mi dice dolcemente lui mentre mi accarezza delicatamente i capelli.
"Papà, mi sei mancato tanto..." Dico tra un singhiozzo e l'altro.
"Amore mio, mi sei mancata tanto anche tu"
Stringo papà maggiormente a me, successivamente sciolgo l'abbraccio e mi allontano leggermente, facendo in modo che lo possano salutare anche gli altri.
Luke si avvicina a nostro padre e li abbraccia, scoppiando inevitabilmente a piangere.
"Papà, ho a - avuto t - tanta paura... Di perderti..."
"Piccolo mio... Adesso sto bene, tranquillo"
La stessa scena si ripete anche con Cameron, Fabiana e Freddie.
"Siete stati bene?" Chiede papà a me e i miei fratelli, ovviamente dopo aver finito di salutare tutti.
"Sì, Freddie e Roger si sono presi molta cura di noi" Rispondo io, guardando con immensa gratitudine Freddie.
"E Brian?"
Mi irrigidisco completamente nonappena papà nomina il nome di Brian.
"Non si è fatto vivo" Taglia a corto Fabiana, percependo il mio stato di sconforto.
"Però... Fino a quando papà non tornerà a casa, dovrete stare da lui" Interviene Freddie, tornando serio come quando eravamo in macchina.
Io, i miei fratelli, Fabiana e papà guardiamo confusi Freddie, non capendo il perché di questa sua affermazione.
"E più sicuro per voi, fidatevi"
"Fred, ma di cosa stai parlando?" Chiede Cameron.
Cala il silenzio più assoluto, che passiamo ad attendere una risposta da Freddie.
"Ragazzi, potreste uscire qualche minuto, per favore?
Devo parlare con vostro padre di una questione davvero molto importante"
Anche se controvoglia, usciamo dalla stanza e lasciamo papà e Freddie soli.
"Ma che diamine sta succedendo?!?" Esclama Luke camminando avanti e indietro per l'intero corridoio, frustandosi continuamente i capelli.
"Ehi, stà tranquillo" Gli dice dolcemente Fabiana, abbracciandolo successivamente per incuotergli conforto mentre lui le lascia alcuni dolci baci sui capelli.
Nel frattempo, io mi avvicino a Cameron che è fin troppo silenzioso e pensieroso.
"Cam, stai bene?"
"Eh? Sisì, sto bene" Si risveglia d'improvviso dai suoi pensieri.
"Io vorrei proprio sapere cosa si stanno dicendo quei due" Dice ad alta voce la castana indicando la porta d'entrata per la stanza in cui adesso ci sono i nostri padri.
"Credimi, non sei l'unica" Risponde Cameron.
"Qualsiasi cosa sia, io da Brian non voglio starci" Continuo io, leggermente nervosa.
"Perché no?" Mi chiede Luke, inarcando un sopracciglio.
Percepisco le gote andarmi a fuoco quando realizzo ciò che ho appena detto.
"Non si è fatto vivo quando probabilmente avevamo più bisogno di lui, sono abbastanza delusa" Provo ad inventarmi cercando di rimanere credibile, fortunatamente Luke decide semplicemente di assecondarmi.
É da circa mezz'ora che Freddie e papà stanno parlando di chissà cosa, nel frattempo io, i miei fratelli e Fabiana stiamo ancora aspettando nel corridoio difronte la stanza, rigorosamente deserto.
Noto con mio grande stupore una donna avvicinarsi; ha i capelli lunghi, castani e ricci e gli occhi marroni, proprio come me!
"Scusate... É questa la stanza di John Deacon?"
"Sì" Rispondo molto timidamente, non avendo alcuna idea su chi la donna con cui io stia parlando sia.
Dopo la mia risposta, ella rimane a scrutarmi a lungo, dalla testa ai piedi, sgranando successivamente gli occhi e fiondandosi ad abbracciarmi.
Forse sono troppo ingenua io, ma tutto ciò mi sta davvero spaventando.
A mia grande fortuna, Fabiana interviene subito, strattonando la donna lontano da me.
"Cosa ce che non va?" Chiede la riccia, confusa dal perché dell'azione della castana.
"Forse il fatto che ti sei avvicinato troppo a Gloria?" Chiede retoricamente Fabiana.
"E qual'é il problema?
Sei Fabiana, vero? Non sei cambiata di una virgola, ma sei cresciuta tanto!" Insiste la donna.
"Ma chi diavolo sei?!?" Esclama la mia amica; anche lei sta cominciando a spaventarsi.
"Mi chiamavi zia, tanti tempo fa..." La riccia abbassa tristemente lo sguardo.
Mi volto verso i miei fratelli, che non hanno la più minima idea di cosa dire o come agire.
Noto però, che dopo l'ultima affermazione della donna, Luke si è come pietrificato.
L'attenzione di tutti ricade sulla porta della stanza di papà che si apre, facendone uscire Freddie.
"Lascia stare i ragazzi!!!" Dice con tono gelido l'uomo.
La riccia non risponde, si limita a far passare il suo sguardo più e più volte su di me ed i miei fratelli.
"Ragazzi, entrate. Vostro padre vuole parlarvi" Continua Freddie.
Senza farcelo ripetere due volte, entriamo con il silenzio più assoluto nella stanza di papà, lasciando la donna pietrificata sul posto.
"Se hai intenzione di ferirli nuovamente, stai sbagliando di grosso" Dice Freddie verso la donna, richiudendo la porta alle sue spalle.
"E adesso chi diavolo è questa?!?" Esclama Cameron, una volta sicuro che la donna non possa essere un grado di sentirlo.
"Nessuno di importante" Taglia a corto Freddie, senza avere un minimo di emozione nella voce.
"Vi spiegherò tutto più in là, per il momento è importante che voi andiate a stare da Brian" Risponde papà.
"Quanti tempo dovremo stare da lui?" Chiedo col cuore in gola.
"Fino a quando non mi dimetteranno, ovvero una settimana all'incirca"
Faccio finta di nulla, ma in realtà in questo momento sto evocando tutti i Santi esistenti e immaginabili.
Detto ciò, passiamo un po' di tempo assieme a papà a parlare del più e del meno, ma dopo una certa siamo costretti ad andarcene.
Salutiamo papà e usciamo dalla sua stanza, trovando un corridoio ancora la donna dai capelli ricci.
Le passiamo davanti senza neanche guardarla, mentre invece lei osserva molto attentamente i volti di tutti noi.
Ferma Luke - che é quello che si trova più indietro - afferrandolo per un polso.
Lui si gira verso la donna, che non perde tempo a parlargli, mentre cerca di trattenere le lacrime.
"Luke, ti prego... Dimmi che almeno tu ti ricordi di me"
Luke abbassa tristemente lo sguardo, ma lo rialza subito dopo.
"Perché l'hai fatto? Perché ci hai abbandonati?"
Il viso della donna si illumina nell'immediato.
"T - ti ricordi di me...?"
"Si, mi ricordo di te... m - mamma" Risponde Luke, cercando anche lui di trattenere le lacrime.
La madre lo avvicina a sé, e successivamente lo abbraccia con tutto l'amore che mai era riuscita a dargli.
"Principe mio... Mi sei mancato tanto" Dice la madre mentre abbraccia mio fratello, chiamandolo allo stesso modo in cui lo chiamava quando lui aveva sei anni.
Dopo pochi secondi, i due sciolgono la stretta e a passo svelto, Luke raggiunge me, Freddie, Fabiana e Cameron dato che noi siamo già fuori dal reparto e neanche ci siamo resi conto di quanto indietro lui sia rimasto.
"Eccomi! Scusate, mi si erano slacciate le scarpe" Si giustifica Luke una volta averci raggiunti, e noi gli crediamo ingenuamente.

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