~Capitolo 48~

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Cosa intende con "non essere davvero la figlia di Freddie?"
"Cosa intendi?"
"Io... Credo di essere stata adottata"
"Cosa te lo fa pensare...?"
"Non ho mai conosciuto mia madre, non l'ho mai vista neanche in fotografia e ogni volta che chiedo a papà di parlarmi di lei, trova sempre qualche scusa per cambiare discorso"
"Magari lui soffre ancora il suo abbandono e per questo evita di parlarne"
"Forse... Ma in diciassette anni, almeno una sua foto, di norma, l'avrei dovuta vedere. Invece nulla, non ho la più pallida idea di chi sia"
"Dovresti parlarne con tuo padre..."
"É ovvio che mi direbbe cose come <<Tesoro, sei impazzita? Certo che sei mia figlia! >> e cambierebbe discorso"
"Ci hai già provato?"
"Non esattamente... Ma ogni volta che gli chiedo di mamma, diventa più nervoso e cambia subito argomento"
"Devi cercare di parlargli seriamente, di fargli capire che tu vuoi delle vere spiegazioni.
Comunque io dubito fortemente che tu sia stata adottata; tu e Freddie vi somigliante molto"
"In cosa? Gli occhi e i capelli scuri? Un terzo della popolazione ha questi tratti"
"Non solo, anche nel carattere;
Siete molto simili nell'atteggiamento, modo di parlare, modo di agire e cose così"
"Non penso che questo c'entri.
Quando passi tutta la tua vita con una persona, è più che normale che tu adotti alcuni tratti della sua personalità"
Fabiana sembra convinta delle sue supposizioni e io proprio non so cosa dirle...
"E se dovessi scoprire che sei stata adottata, cosa pensi faresti?"
"Io... Non lo so...
Vorrei capire perché"
"In che senso <<Vorrei capire perché>> ?"
"Vorrei capire perché i miei veri genitori mi hanno dato in adozione, e sopratutto, chi essi siano"
"E con Freddie? Cosa faresti?"
"Nulla, assolutamente nulla.
Lui rimarrà sempre il mio papà; biologico o no che sia.
Lui mi ha cresciuta, mi ha dato - e mi dà ogni giorno - tutto l'affetto e amore di questo mondo, ed è grazie a lui che sono la persona che sono diventata oggi.
D'altro canto, se io fossi stata veramente adottata, desidererei troppo conoscere i miei genitori biologici"
"E tu sei davvero convinta di essere stata adottata?"
"Non al cento per cento... ma al ottanta per cento almeno, si"
Continuiamo a parlare mentre camminiamo a zonzo, fin quando non urto sbadatamente contro una donna.
"Oddio, mi scusi" Dico in modo al quanto imbarazzato.
La donna si volta verso di me e perdo come minimo cinque battiti.
"Mamma..."
"Glory, piccola mia...!!!"
Mia madre mi stringe forte a se, mentre io rimango come paralizzata.
Pochi secondi dopo la donna scoglie la stretta.
"Come stai? Tutto bene?" Mi chiede incredula nel avermi davanti.
"Come dovrei stare?
Vengo a scoprire ora che sei viva e vegeta, dopo che ho passato tutta la mia vita a crederti morta!"
"Glory, non è colpa mia... Non è colpa di nessuno.
Io non ho saputo controllare la mia sindrome e tuo padre ha fatto la cosa migliore"
"Lo so... non sono arrabbiata né delusa da nessuno.
Ma prova a metterti nei miei panni: come pensi reagiresti, ad una notizia simile?"
Io e mia madre trascorriamo i successivi secondi a guardarci negli occhi, mentre Fabiana assiste alla scena senza comprendere la metà di ciò che sta accadendo.
"Noi ora dobbiamo andare... Buonagiornata, m - mamma"
Prendo Fabiana per il polso e la trascino via, lasciando mia madre di sasso.
Una volta abbastanza lontane, Fabiana inizia a farmi tutte le domande.
"Chi era quella? Cosa voleva da te?"
Prendo un respiro profondo e le racconto tutto ciò che riguarda mamma per filo e per segno.

Somebody to love • Brian MayDove le storie prendono vita. Scoprilo ora