~Capitolo 19~

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"Non so più cosa fare con te..."
"Papà..."
"Quante volte ti ho detto di non bere alcolici?! Eri anche sola, in piena notte e in un pub...Hai idea di cosa ti sarebbe potuto succedere?"
"Sto bene papà..."
"Vestita in quel modo poi!
Perché non mi hai ascoltato quando ti ho detto di metterti qualcosa di più decente addosso?!"
"Papà, che cazzo!
Ho sbagliato e ho capito, non c'è bisogno di continuate a ripetermelo infinite volte...! Così mi distruggi solamente!!!
Già sto di merda in questo periodo, poi ti ci metti anche tu... Ma cosa ho fatto di male per meritarmi tutto ciò?!?" Urlo con tutta la voce che ho, sfogandomi completamente e scappando poi in camera mia lasciando papà di sasso.
Dopo aver parlato con Brian, ho dormito un po' e verso le nove é arrivato papà a prendermi e a portarmi a casa e vi lascio solo immaginare cosa sia successo dopo.
Fortunatamente, non ci sono né Luke né tantomeno Cameron a casa.
Almeno posso stare leggermente più tranquilla ma so che appena torneranno anche loro dovrò sorbirmi un'altra sgridata...
Mi rinchiudo nella mia camera e mi stendo sul mio letto, nell'intento di rilassarmi ma invano.
Insieme a Brian siamo giunti alla conclusione che mi chiederà di essere la sua ragazza fra un mese, ovvero il giorno del mio diciottesimo compleanno.
Adesso ho diciassette anni quindi sono ancora minorenne, e di andare contro la legge proprio non ci va, quindi aspetteremo.
Nonostante lui mi abbia promesso che "mi aspetterà" io ho comunque paura che fra un mese lui non provi più nulla per me o che trovi una ragazza migliore di me...
Smanetto con il mio cellulare e apro Whatsapp, senza sapere cosa fare o chi contattare.
Mi ero promessa che per vendicarmi con Fabiana l'avrei ignorata per circa tre giorni; odia quando la ignoro.
Basta che io visualizzi e non risponda ad un suo messaggio, che lei inizia a tartassarmi e io prontamente continuo a non rispondere.
Mi diverte farla arrabbiare!
Ma adesso non ho proprio voglia di "vendetta" così apro la sua chat, notando comparire la scritta "online"
Strano, dovrebbe essere a scuola a quest'ora!
Io ovviamente, con tutto il trambusto di questa notte non ci sono andata.
"Ti vedo online, non sei a scuola?"
La risposta arriva subito.
"Non ho chiuso occhio stanotte, così stamattina non avevo alcuna forza"
"E come mai non hai dormito?"
"Dovresti saperlo, mia cara alcolista"
"Non hai chiuso occhio per me?"
"Ero super preoccupata! Anche papà lo era tantissimo. Papà, tuo padre, Brian e Roger non hanno fatto altro ché chiamarsi tutta la notte per sapere se ci fossero novità su di te. Hai idea di che infarto ci hai fatto prendere?!?
Quando Brian ci ha detto che eri a casa sua, mi si era tolto un macigno dalla schiena"
"Tesoro..."
"Tesoro un cazzo, questa me la paghi!"
"Tu e la tua solita delicatezza... Comunque"
"Dimmi"
"C'è qualcosa che dovresti dirmi?"
"Cosa intendi?"
"Nel senso...C'è qualcosa che io dovrei sapere?"
"Perché me lo chiedi? Sai che io ti racconto sempre tutto"
"No, così...Se magari ci fosse stato qualcosa che hai dimenticato di dirmi..."
"No, sai tutto"
"Mh, mi fido eh"
"Devi, ahah. Questo pomeriggio vieni a casa mia? É da molto che non ci vediamo!"
"Non so...Papà é molto arrabbiato e credo mi terrà rinchiusa in casa per il resto della mia vita"
"Anche io se fossi in lui sarei arrabbiato...Forse ancora non ti é chiaro ciò che hai combinato stanotte...É  già un miracolo il fatto che tu sia ancora viva!"
"Esagerata"
"Sono più seria che mai"
"Vabbè. Comunque vedo cosa posso fare, ti avverto fra un oretta"
Ripongo il cellulare nella tasca dei miei jeans e  lentamente mi alzo dal letto e scendo al piano di sotto, trovando papà ai fornelli dato che é quasi ora di pranzo e Cameron e Luke dovrebbero tornare a momenti.
Mi avvicino a lui da dietro ma non proferisco la parola. Non so se si é accorto della mia presenza e ne approfitto per fare una cosa che nessuno di voi si aspetterà, perché infondo nemmeno io me lo sarei mai aspettata da me stessa in un periodo simile: lo abbraccio.
Si, perché nonostante tutto lui sarà sempre mio padre: mio padre che mi ha dato la vita, mio padre che mi ha cresciuta, mio padre che non fa altro ché coccolarmi e viziarmi, mio padre che da sempre mi difende da tutto e tutti.
Nonostante tutto, lui sarà sempre il mio eroe, e se adesso è arrabbiato per ciò che é accaduto stanotte, è solo perché ha paura di ciò che mi sarebbe potuto accadere.
Lo cingo per la vite e socchiudo gli occhi, stringendo papà come un orsacchiotto di peluche...Che detto sinceramente, non é che ci siano chissà quante differenze tra papà e un orsacchiotto di peluche!
Appena lui se ne accorge, posa la sua mano destra sul mio braccio e prende ad accarezzarmi.
Successivamente, lui si gira e ho la possibilità di abbracciarlo per bene e così faccio.
Lo stringo fortissimo - senza ovviamente provocargli davvero dolore - e nascondo il mio viso nel incavo del suo collo mentre lui prende ad accarezzarmi delicatamente i capelli.

Somebody to love • Brian MayDove le storie prendono vita. Scoprilo ora