Non possono, mi ripeto in testa.
Non possono costringermi ad andarmene da qui, non lascerò che mi separino da Easton e persino dai nonni.«Willow.» Mia nonna bussa alla porta. È la quinta volta che qualcuno mi cerca: due volte Willow, una mia madre, uno mio padre e anche mio nonno. Ma la nonna non è mai venuta.
«Va' via!» Le urlo, trattenendo di nuovo un singhiozzo. Non posso credere che fanno finta che questa situazione non sia tragica. Che saranno mai quattro ore di distanza d'aereo. Intanto è così che ho perso le mie migliori amiche, che conoscevo da quando ero una pargoletta.
«W., posso entrare?» Dice una voce che non è quella di mia nonna, né di nessun altro mio parente. Sussulto e mi asciugo le lacrime.
In realtà non vorrei che entrasse, ma non voglio neanche rifiutare tutti e farli stare male quasi quanto sto male io.
«Okay.» Riesco a sussurrare, tirando su con il naso. Ho il dubbio che non mi abbia sentito, ma poi la porta si apre e scorgo la testa di Victoria.
«Tua madre ha detto che oggi è il tuo compleanno. Non lo sapevo e non sono riuscita a dirlo a gli altri... auguri, Willow.» Vic chiude la porta dietro di sé e si viene a sedere sul letto di fronte al mio.
«Un compleanno fantastico, Victoria.» Ho di nuovo le lacrime agli occhi e cerco di asciugarle passandomi la manica della felpa davanti al viso.
Vic si stringe nelle spalle. «Vuoi parlarne?»
La fisso, restando per qualche secondo in silenzio. «Perché sei qui?»
Victoria apre la bocca per dire qualcosa, ma si blocca. Ci pensa un altro po' prima di rispondermi. «Easton mi ha detto quello che ha detto Cora e, sopratutto, che tu lo sai. Willow, io non ne avevo idea. Ti voglio bene e sul serio. Dio, in questo periodo ti considero persino la mia migliore amica. Ho mandato a quel paese Cora appena ho saputo tutto.»
«Anche io ti considero come la mia migliore amica, oramai.» Dico, con voce spezzata. «Ma non ha più importanza.»
«Che significa?» Victoria si alza e si siede vicino a me. Mi prende una mano. «Willow, non stai piangendo per quello che ha detto Cora?»
Scuoto lentamente la testa e riprendo a piangere. Mi mancherà tantissimo. «Vic, mercoledì ritorno a Boston. Per sempre.»
Questa volta è lei a sussultare. «Che cosa?»
Mi scappa un singhiozzo e anche a Vic vengono gli occhi lucidi. Mi viene d'istinto di abbracciarla e iniziamo a piangere entrambe.
Mi ritorna in mente quando ho dovuto salutare Riley, ma non credo di essere mai stata così male. Non ho idea del perché, ma sento che andarmene da Boston cambierà la mia vita più di quanto abbia fatto andarmene da Portland.
«Easton lo sa?» Victoria si separa da me e si asciuga le lacrime. Scuoto di nuovo la testa, mentre nella mia testa c'è sempre di più la consapevolezza di ciò che devo fare.
«Vic...» Riesco a sussurrare. «Devo lasciarlo.»
Lei si morde il labbro, mentre io cerco invano di smettere di singhiozzare, ma non ci riesco.
Ed la visione del quadro che ho fatto per lui, alle spalle di Victoria, non aiuta per niente. «Non per forza, Willow. Dovresti parlargli e dirgli quello che succederà. Potreste prendere una decisione insieme.»«Io non...» La voce mi si spezza. «Non ce la faccio, a distruggerlo così. Chiamami una codarda ma adesso lo chiamo e lo lascio.»
«Willow.» Victoria mi prende per le spalle. «No.»
Guardo quella che mi considera la sua migliore amica dritto negli occhi. «Pensaci, Victoria. Non potremmo vederci quasi mai, perché siamo troppo distanti. E nessuno di noi è così miliardario da permettersi un viaggio di andata e ritorno al mese. Devo farlo. Deve essere felice e non lo sarà con una ragazza che praticamente non c'è.»
Victoria mi lascia e sospira. So che pensa che ho ragione, ma da un lato so che le dispiace anche. Sente quello che sento io, solo che è esterna alla cosa, e non si sente male, come se stesse per morire.
«Credo che Easton ti ami, Willow. Vorrei solo che non gli spezzassi il cuore.» Vic mi riprende la mano. «Siamo solo noi praticamente a casa, sai? I nostri fratelli sono grandi e sono andati tutti via, la mamma lavora tanto e non c'è quasi mai, e mio padre è morto tanto tempo fa. Devo proteggerlo, così come lui protegge me.»
Mi si stringe il cuore. Quello che sto per fare è orribile. «Vicky, glielo spezzerò in tutti i casi. Tanto vale che creda che sono una stronza, che una debole costretta ad andarsene dai genitori.»
Lei non dice più niente, così io ne approfitto per prendere il telefono e chiamare Easton. Victoria non lascia la mia mano.
Non gli dirò che me ne vado. Andrò dritta al punto, senza dire altro se non che non mi piace. Il che, è una grossa bugia. Perché come Victoria crede che lui ami me, anche io sono quasi sicura di amarlo.
«Pronto, fenice?» Mi risponde dopo qualche squillo. A sentire la sua voce, il mio petto viene pervaso da una sensazione di calma.
E al pensiero di quello che sto per fare mi scappa un altro singhiozzo. «Willow? Piccola, stai piangendo?»
Victoria, di fianco a me, mi lascia la mano per stringermi a sé. Chiudo gli occhi e dico di sì a Easton, poi parlo prima che lui possa aggiungere altro. «Easton, tu sei un ragazzo fantastico e queste settimane con te sono state fantastiche.» La mia voce si spezza. «Ma ti prego di non cercarmi più.»
L'unica risposta che ricevo è silenzio. Poi la sua voce mi arriva ovattata e fragile. «Stai rompendo con me, Willow?»
«Mi dispiace.» Singhiozzo. «Spero tu possa essere felice.»
«Fenice-» Sta per dire lui, ma chiudo la chiamata prima di riuscire a sentire un'altra parola.
Scoppio in un pianto liberatorio tra le braccia di Victoria, che mi stringe a sé e mi accarezza i capelli.
«Vic.» Piagnucolo, sentendo un dolore al petto. «L'ho ucciso. Gli ho spezzato il cuore.»
«Shhh.» Fa lei, stringendomi ancora più forte. «Andrà tutto bene, W., te lo prometto.»
Ma mentre lei mi calma, e mi chiama con il mio nome, io vorrei davanti solo Easton che mi chiama fenice e che mi fa sentire viva e felice, come non sono mai stata.
Ancora un capitolo e poi l'epilogo, che sarà strutturato in due parti... non posso credere che sia già finita! ❤️🥺
Se avete gradito questo capitolo, vi chiedo gentilmente di lasciare un voto.
Grazie ancora a chi ha votato. Lo apprezzo veramente molto e mi fa davvero piacere.
-sil 💗
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Phoenix
RomancePer Willow settembre è un mese pieno di cambiamenti. Non solo inizia il suo ultimo anno di liceo, ma si deve anche trasferire a casa dei suoi nonni dall'altra parte degli Stati Uniti con la sua sorellina. Inutile dire che non è per nulla contenta de...