Manuel la troiona vogliosa

Capitolo 13 - L'amico

Ho dormito così tanto che ho perso la cognizione del tempo, infatti mi sveglio alle 6 di mattina, la sera prima non ho neanche cenato.
Vado in bagno e mi faccio una doccia veloce, devo andare a scuola.
Asciugo i miei capelli lucenti, voglio essere bellissimo.
Dopo tutto ciò che è successo ieri, il bacio, la macchina, la fuga improvvisa di Salvatore e la strana chiamata non devo sembrare per niente scosso.
Scendo le scale, Mikael è in cucina, ma con qualcuno. Un ragazzo, alto quanto lui, capelli rasati e viso squadrato. Stanno ridendo e bevendo, immagino, lo strepitoso caffellatte di Mikael.
-:"Ciao":- dico a voce bassa, non so chi sia questa persona e sono timidino con gli estranei.
Entrambi si girano, ma l'amico di Mikael fa una strana espressione, Mikael non l'aveva evidentemente avvisato della mia presenza.
-:"Oh ciao! Ti ho preparato il caffellatte!":- dice Mikael venendomi incontro con una tazza.
Prendo una tazza e volgo uno sguardo al pelato. -:" Lui è un mio amico, puoi chiamarlo "il pelato", ovviamente se ti va!":- dice ridendo e guardando il suo amico, che mi accenna un sorriso.
-:"Oh ok, allora ciao, Pelato":- dico agguantando la tazza di caffellatte fumante, -:"Comunque, non sono pelato, sono rasato!":- mi risponde per poi bere un sorso di ciò che ha nella sua tazza.
-:"Non venite a scuola? Vedo che non vi state preparando...":- chiedo finendo di bere -:"Certo che veniamo! Ma le nostre lezioni iniziano alla 2^ ora":- mi dice Mikael, mentre il Pelato annuisce dietro di lui.
Decido che è l'ora di andarmi a vestire, le mie lezioni iniziano ad orario regolare.
Vado in camera mia e mi preparo, sistemandomi per bene per essere carino carino. Metto nello zaino il mio astuccio rotto a forma di gatto e un quaderno, è il momento di andare.
Vado al piano di sotto, saluto Mikael e il Pelato ed esco di casa. Oggi l'aria ha qualcosa di strano che la fa sembrare più fresca del solito, o forse è semplicemente freddo.
Raggiungo la fermata e salgo sull'autobus.