Capitolo 9 - Classe

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Questa scena mi ha un attimo confuso: Sorrentino pensa davvero che possa piacere a Salva? e se avesse ragione? Vabbè non ci devo pensare devo andare subito in classe ho ancora 2 ore di lezione da fare.
Attraverso tutto il corridoio, scendo le scale e arrivo in classe: busso. Entro e fortunatamente il professore non c'è mi siedo in prima fila, voglio provare a stare il più attento possibile.
Proprio mentre provo a concentrarmi entra Sorrentino che mi caccia un occhiataccia e si va a sedere negli ultimi posti dove ci sono due ragazze che gli avevano tenuto il posto: una è alta, ha i capelli lunghi e lisci, l'altra invece ha dei capelli molto ricci e lunghi con delle molette colorate abbinate all'outfit (non indossano la divisa).
-:''Martina, Giada! Fatemi posto!'' esclama Sorrentino.
Le ragazze annuiscono e si spostano lasciandogli spazio. Appena Sorrentino si siede fa gesto alle altre di avvicinarsi, gli sussurra qualcosa all'orecchio e guardandomi fa una grossa risata.
Decido allora di concentrarmi su altro, provo a pensare solo alla lezione ma Il pensiero del preside e di Salva mi tormentano.
Continuo a pensare a quelle due ore fantastiche con Eric ma anche a quanto è stato odioso Sorrentino. A questo preciso pensiero sento una forte di rabbia salire.
Ho deciso devo dare una lezione a quella puttanella di Sorre, che non si dimenticherà facilmente: devo conquistare a tutti costi Salvatore.
Sento la campanella suonare, deduco sia quella che ci fa uscire da scuola. Prendo le mie cose, le metto nello zaino e cerco di uscire da quel edificio il prima possibile.
Riesco a farmi strada tra le persone e mi avvio sulla strada che mi porterá in stazione, oggi sento molto la mancanza del mio fratellone Mikael con cui di solito faccio questa strada, ma lui, purtroppo per me, è uscito un 2 ore prima.
Mi ritrovo immerso nei miei pensieri quando un rumore familiare cattura la mia attenzione: è l'autobus.
Controllo velocemente l'orario e mi accorgo che sono davvero in ritardo.
Mi rassegno all'idea di averlo perso. Caspita, casa è distante, dovrò camminare a lungo.
Prendo il telefono e scrivo un messaggio a Mikael: 'ho perso l'autobus arrivo più tardi scusa <3', dopo averlo scritto premo delicatamente invio e continuo a camminare.

Manuel la troiona vogliosaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora