Capitolo 14 - Le oche hanno fame

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Arrivo finalmente a scuola, il viaggio mi è sembrato infinito.
Appena metto un piede fuori dall'autobus noto Sorrentino e il suo gruppo di oche che parlano sull'uscio della scuola.
Mi notano e Sorrentino dice qualcosa nell'orecchio a Giada, che poi lo riferisce a Martina.
Non ci faccio molto caso, mi devo concentrare a trovare Salvatore per chiedergli chiarimenti su ciò che è accaduto ieri.
Guardo rapidamente in giro ma non lo vedo. Controllo anche la rastrelliera dove le persone parcheggiano le bici, ma niente.
Purtroppo noto che qualcun altro mi sta venendo incontro, le ochette e Sorrentino.
Oggi Sorrentino sembra più luminoso del solito , quasi sprizza gioia da tutti i pori. Le sue amichette sono vestite coordinate, camminano dietro di lui, che ancheggia nel mezzo del trio.
-:”Ciao puttana! Vedo che ti diverti a combinare casini!”:- dice Sorrentino con un tono di voce molto acuto, ma che sembra quasi sul punto di tirarmi una scarpa -:”Mi sono arrivate voci, anzi, diciamo foto, dove tu troieggi! Bravo! Sono davvero contento che tu abbia trovato un passatempo, ma vedi di stare nei tuoi spazi e non andare in quelli degli altri, perché poi le altre persone vanno nei tuoi!”:- dice sorridendo e guardando le sue compari.
-:”Detto questo, sono venuto qui per reclamare le mie scuse”:- dice poi, con una voce più bassa e seria, aggrottando le sopracciglia e fissandomi dritto negli occhi, penso che stia provando a incutermi terrore, ma forse non ha capito che è lui che deve avere paura.
-:”Senti”:- inizio io -:”non so di cosa tu stia parlando, io non ho fatto niente di male”:-.
-:”AH!”:- esclama lui -:”L'avete sentito anche voi? Oddio, quasi non ci credo!”:- dice guardando le sua amiche e tenendosi una mano sul petto. -:”Ascoltami bene, hai 24 ore per chiedermi scusa, oppure varcherò il tuo territorio e ti garantisco che non ti conviene, puttanella”:-.
Mi accorgo che mi sta minacciando, come si permette? Non può dire queste cose! Io faccio quello che voglio! Devo mantenere la calma, perché so che le cose peggioreranno da qui a poco.
-:”Hey calmati! Di cosa mi stai accusando? Quali foto?”:- chiedo cortesemente.
Mette una mano nella borsa e furiosamente tira fuori il suo telefono, picchietta sullo schermo con le sue unghie lunghe per poi tendermi il cellulare. -:”Sto parlando di foto come questa! Anzi di questa!”:- dice osservando il mio viso.
La foto che mi sta mostrando... ritrae me è Salvatore mentre ci baciamo! Non capisco, chi l'ha scattata? E come?
-:”Come l'hai avuta?”:- chiedo con il cuore in gola.
Sorrentino si rimette rapidamente il telefono in borsa, schiocca la lingua e dice fermamente -:”Questo non ti riguarda.”:-.
-:”Beh in realtà sì, nella foto ci sono io!”:- dico avvicinandomi a lui e indicando la sua borsa.
-:”Già, ma nella foto fai la troia, perciò posso fare quello che voglio! Ti ricordo di porgermi le tue scuse, e sarà meglio che siano sincere”:- dice sistemandosi i capelli.
Non riesco ad arrivarci... quella foto, sembra tutto troppo strano. Sembra che sia stata scattata proprio prima che Salvatore se ne andasse... ma aspetta! Salvatore se n'è andato quando a visto la Geep nera! Perciò la foto deve averla scattata la persona che aveva messo il telefono fuori dal finestrino!
Ma chi? Chi era? Devo capirlo o questa faccenda non si sistemerà.
Sorrentino si tira su gli occhiali, fa un respiro profondo per attirare bene l'attenzione ed esclama -:”Vedo che le mie scuse non le avrò ora... le aspetto dopo”:- sorride.
Sono pieno di rabbia, qualcuno ha spiato me e Salvatore, ci ha fatto una foto, l'ha mandata a Sorrentino e ora devo fargli delle scuse? No, non ci siamo.
-:”Ti anticipo che le mie scuse non le avrai mai e poi mai! Ma chi sei? Credi di farmi paura? Non me ne fai neanche un po'!”:- urlo -:”Qui la puttanella sei tu.”:-.
Forse ho esagerato ma non mi interessa. Vado verso l'entrata di scuola, qui qualcuno vuole la guerra.

Manuel la troiona vogliosaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora