Capitolo 2 - Un incontro inaspettato

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L'autobus fa qualche miglio per poi fermarsi davanti ad un grande edificio grigio.
Mi fa un po' paura, Mikael mi fa coraggio di entrare con un'amorevole gesto della testa, gli voglio proprio bene.
Sono davanti alla porta d'entrata, è blu e verde. Appoggio la mano sulla fredda maniglia di ferro, entro o non entro? Entro.
111 faccio forza e spingo la porta.
Wow, non me la immaginavo così. Davanti a me si presenta un lungo corridoio con diverse porte e tantissimi armadietti, chissa quale sarà il mio!
Mikael mi appoggia una mano sulla spalla -:"Dai forza! Andiamo":-, gli sorrido, quando vuole sa essere premuroso.
La mia classe è la 1^B ed è al secondo piano o almeno così dice la cartina sul muro.
Mi affretto a salire le scale, non vedo l'ora di vedere i miei nuovi compagni e i miei insegnanti!
Eccoci arrivati davanti alla classe, tiro un sospiro, ho paura e le mie gambe tremano, ma devo essere forte, apro la porta.
Quello che vedo è una classe di 16 persone, tutti mi stanno fissando, accenno un sorriso e mi siedo nell'unico banco disponibile, vicino al muro, in prima fila.
Il mio compagno di banco è un ragazzo magrolino, non hala divisa della scuola ma un barile che gli sta addosso grazie a due bretelle gialle.
Lo saluto con la mano e lui mi risponde con versi incomprensi, ma non ci faccio molto caso, prendo il mio zaino e tiro fuori le mie cose, sistemandole sul banco.
Noto che non c'è nessun insegnante e proprio mentre lo penso, la porta si apre ed entra un'uomo.
È un'uomo non troppo alto, è vestito in un completo elegante e qualcosa gli sporge dai pantaloni, la sua bellezza è travolgente.
L'uomo si ferma e si guarda in giro -:"Tomas vai fuori!":-, dice indicando il mio compagno di banco, che si alza e guardando per terra esce dalla classe.
Dopo ciò l'uomo si schiarisce la voce e mi guarda, spero lo faccia più volte perché il mio cuore ha incominciato a battere come non aveva mai fatto.
-:"Credo che abbiate notato tutti che quest'anno abbiamo una novità!":- dice a gran voce guardandomi.
-:"Su alzati un'attimo e presentati davanti alla classe!":-, mi guardo intorno, tutti mi stanno guardando, -:"Coraggio, alzati!":- dice con voce calma e porgendomi la sua mano.
Gliela stringo e mi alzo, appena lo faccio si alza un brusio in tutta l'aula.
Sono ansioso, cosa posso dire?
-:"Ciao a tutti, mi chiamo Manuel, ho 11 anni e sono molto contento di essere qui, spero di fare molte amicizie, mi sembrate tutti molto simpatici...":- mentre dico ciò mi sembra di avere gli occhi addosso. Silenzio totale, l'uomo appoggia la sua mano sulla mia spalla -:"Se hai bisogno di qualsiasi cosa, io sono nel mio ufficio, cerca quello del preside Eric.":-. Lo ringrazio e mi siedo.
Il preside Eric è così dolce, vorrei tanto parlargli per ore...
Sentiamo un rumore dal corridoio e la porta si apre, è Tomas, fa uno strano urlo e poi richiude la porta, andandosene.
La campanella suona, è ora di pranzo.

Manuel la troiona vogliosaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora