Capitolo 26 - Sogno o son desto?

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Eccoci arrivati a casa, saranno ormai le 5 di mattina. Sono stanchissimo e vorrei solo dormire, ma ciò che è successo continua a rimanere un pensiero fisso, come un disco rotto.
-:”So che è difficile, ma prova a non pensarci”:- mi dice Il Pelato, mentre Mikael mi posa sul mio lettino.
Il piuminodi Snoopy mi avvolge. Mi si chiudono gli occhi e cado in un sonno profondo.
Sto sognando, non c'è altra spiegazione. Mi sento così bene.
Sono tra le nuvole, in ligerie che svolazzo in giro, sembro un putto.
Sento un coro che canta in modo armonioso, ma una voce si stacca. È stridula e sembra non c'entrare.
Quella voce mi sta chiamando a sé. -:”Manuel... Manuel...”:- continua.
Sono confuso, quella voce è così familiare ma ha qualcosa di strano. Mi fa venire in mente qualcsa che non mi piace.
La voce si fa sempre più forte e si forma anche una figura davanti a me.
-:”Manueel...”:- continua a cantare fancendosi sentire sempre di più, mentre si crea un corpo.
Pian piano lo riconosco, è mia madre.
-:”Manueeel... so cos'è successo sta sera!”:- mi dice avvicinandosi. Ha il viso angelico di mia madre ma ha il corpo di un mostro, allungato e affilato.
-:”Tu...”:- sussurra mentre mi avvolge il viso con una mano, la quale ha delle dita lunghissime e nere. Spero in un incoraggiamento.
-:”Tu... non saresti dovuto andare a scuola! Scatenerai l'inferno!”:- urla.
La sua voce suona come delle unghie su una lavagna, mentre il paesaggio dove mi trovavo cambia e si trasforma in un inferno.
-:”Schifoso essere infermo, tu e la tua lussuria porterete solo guai!”:- continua a urlarmi parole che sono accompagnate da urla demoniache.
-:”NON PUOI ANDARE IN QUELLA SCUOLA!!”:- mi stringe il viso e me lo graffia.
Mi sveglio e la guancia mi duole come se il graffio fosse stato vero.

Manuel la troiona vogliosaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora