Capitolo 20

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Éric

Oggi mi sveglio di buonumore.

Il sole splende su in cielo, mentre un cinguettio continuo rimbomba nella camera da letto del mio appartamento. Risulterebbe quasi piacevole se non fosse per il fatto che si ripete da svariate ore. Ho chiuso persino le finestre di casa per riuscire a concentrarmi sulle varie portate che ho deciso di cucinare per Mike. Non sono molto bravo in cucina, bisogna ammetterlo, ma ho cercato di fare del mio meglio. Anche perché è da parecchi anni che non mi cimento più nel preparare nemmeno la ricetta più banale e, di solito, quando decido di farmi del bene e di non ordinare da asporto, tiro fuori dal frigo un'insalata imbustata e del filetto di pollo che riesce a fare tutto da solo in padella. Chi l'avrebbe mai detto che mi sarei ritrovato a cucinare per qualcun altro dopo tutto questo tempo? Spero solamente che apprezzi il mio duro lavoro e che non ne rimanga deluso.

Aspetto questo fine settimana da fin troppo tempo. È assurdo realizzare come in pochissimo tempo lui sia diventato un chiodo fisso nella mia mente. Ho provato a non correre troppo, ma è più forte di me. Restare lontano da lui mi è difficile, quasi impossibile. Ho lottato per cercare di non sbattere la testa contro un muro, anche perché ricavare qualche informazione sul suo conto è un'impresa ardua, ma è stato inutile. È come se mi fossi invaghito del suo nulla. Il nulla che conosco di Mike, il nulla cosmico che travolge la mia mente ogni qualvolta osi pronunciare il suo nome. Un nulla che mi avvolge quando risponde a un mio messaggio, quando mi chiede di uscire per fare due passi o quando mi scrive solamente per augurarmi buona giornata. Perché, in realtà, è questo che conosco di Mike: il nulla.

D'altra parte non so esattamente cosa provi lui nei miei confronti. Penso sia alquanto complesso per Mike riuscire a esprimere i suoi sentimenti. Ma, allo stesso tempo, trovo che un fondo di complicità possa esserci, sennò non mi terrebbe così tanto sulle spine. In fin dei conti, due sono le possibilità: non sa cosa fare o è un fottuto manipolatore che ama far soffrire gli altri. Preferirei escludere la seconda.

Indosso la mia maglietta preferita. Una t-shirt bianca che acquistai a un concerto degli U2 a Parigi. Ricordo ancora la fatica che dovetti fare per trovare la mia misura in mezzo a tutta quella gente. È stato faticoso, ma nulla fu più appagante dell'acquisto di quella maglia.

Penso di aver esagerato con il cibo, ma avevo paura potesse non piacergli qualcosa. In fondo la cucina francese difficilmente soddisfa il palato di un ragazzo, soprattutto se italiano.

La tavola è apparecchiata. La colonna sonora che ho scelto riecheggia nella stanza da pranzo mentre il televisore è già impostato sul film Midnight in Paris per creare un'atmosfera più rilassante. Sembrerebbe prospettarsi un appuntamento perfetto. Uno di quelli di cui ci si ricorda per tutta la vita. Ma io non so, in realtà, se per lui questo possa considerarsi come tale. Ho paura di aver frainteso ciò che c'è stato tra di noi. Seppur poco, ma abbastanza per farmi cadere in tentazione.

Sono soddisfatto di ciò che ho realizzato per lui. Eppure continuo a tremare per la smania di capire se tutto ciò ha un senso, se non mi toccherà mandare giù un brutto colpo. È l'ultima cosa di cui ho bisogno in questo momento, soprattutto perché, seppur immediato, è stato difficile per me riuscire a provare tutto ciò per un'altra persona. Insomma, ho quasi trent'anni e sarebbe anche ora di cominciare qualcosa di stabile e duraturo.

Mentre riscaldo la ratatouille al microonde, do un'occhiata all'orologio della cucina: Mike sarebbe già dovuto essere qui. Contemporaneamente decido di aprire un'anta della finestra della cucina e di prendere il cellulare per chiamarlo. Il mio gesto si interrompe a causa del baccano che noto concentrarsi nella via di fronte il mio appartamento. Cerco di mettere a fuoco l'immagine di una decina di persone che guardano lo stesso punto sul terreno. C'è un uomo disteso a terra. Mi sporgo dalla finestra per rendere la situazione più chiara ai miei occhi.

Questa Sera Basto a Me StessoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora