La professoressa ci mise i libri davanti mostrando le risposte perfettamente uguali fra di loro.
"Sapetete che non voglio che li copiate, quindi ora ditemi, chi ha copiato chi? Katelin, sei appena arrivata mentre tu Peter sei sempre stato uno studente modello" disse lei aspettando una risposta.
"Prof non abbiamo copiato nessuno dei due, ieri non ero neanche in casa, sono andata in biblioteca proprio per svolgerli in tranquillità" mentii alla perfezione, ma sapevo ci voleva ancora di più per convincerla.
"Ne è sicura? Le risposte sono tutte uguali e senza nessun errore" ribatè lei.
"Sono sicurissima, non posso farci niente se le domande erando tutte a crociette, io ho solo messo la risposta giusta e il fatto che anche Peter ha risposto giusto non significa che abbiamo copiato, anzi dovrebbe esserne felice, significa che abbiamo studiato molto" spiegai. Con il tono di voce che usai la feci sentire nel torto, infatti si scusò rimandandoci a posto, prima o poi mi avrebbero consegnato il premio nobel.
"Hai copiato i miei compiti?" Sussurò Peter appena tornati a posto.
Gli sorrisi con sguardo colpevole.
"Tranquillo sono un'ottima bugiarda, solo che ora la prof pensa che io abbia studiato quindi dovrò continuare a copiare i tuoi compiti così che non sospetti nulla"Lui mi sorrise, aveva capito che io e i compiti eravamo due cose diverse, non si poteva cambiare questa cosa.
Passarono due settimane, mi ero abituata gia molto di più a stare li.
May non era affatto invasiva e Peter era quel genere di ragazzo carino e timido, ma comunque molto gentile con tutti e simpatico.
Passavo la maggior parte del tempo con lui, anche perchè abitiamo nella stessa casa, e, se devo dirvi la verità, credo di essermi presa una bella cotta, la prima cotta della mia vita. Esatto! La prima, fino ad ora non mi sono mai interessata ad avere davvero un ragazzo, anche perchè tutti mi consideravano pazza nella vecchia scuola e anche all'orfanotrofio.Comunque sia, Peter è così dolce con me, poi adoro quando si imbarazza, praticamente sempre.
Non ne ho parlato con nessuno, e non credo lo farò, sopratutto con lui, non sono tanto brava con queste cose e non voglio rovinare nulla.
Ero in casa da sola, May era a lavoro mentre Peter era uscito un attimo.
Aveva detto che stava fuori 10 minuti, ma è gia mezz'ora che lo aspetto e tra 5 minuti dobbiamo incontrarci con Ned e MJ.Sento bussare alla porta e mi precipitai ad aprirla.
"Peter, dove sei stato tutto questo tempo?" Dissi prima di notare che alla porta non c'erà Peter.
"Tony Stark?!" Esclamai.
Ma che ci faceva qui
"Sorpresa, c'è Peter?" Chiese entrando in casa senza neanche il permesso.
"No non c'e, ma che ci fai qui?!"
Sembrava una situazione surreale, perchè c'era Tony Stark, nonchè Ironman, il super eroe più forte di tutti i tempi, in casa mia?
Solo dopo poco collegai il fatto che Peter facesse uno stage alla Stark, ma ancora non capivo perchè fosse qui, di solito lui neanche sa chi sono i suoi stagisti."Sai per caso dov'è andato? Ho un bisogno urgente di parlargli" disse con tono frettoloso.
"Non so, mi ha detto che usciva 10 minuti, non si fa vedere da quasi mezz'ora" ammisi.
Senza dire altro uscì dall'appartamento, la sua armatura lo avvolse e volò via dalla finestra.
Chiusi la porta, che strano incontro!
Tornai in camera cercando di far finta che nulla fosse successo, cosa abbastanza difficile dato che uno degli uomini più famosi del mondo è venuto in casa mia e a cominciato a chiedermi dove fosse il mio cugino adottivo poi e volato via dalla finestra, non credo sia una cosa che capiti spesso.
Aspettai altro tempo e di Peter non c'era traccia, chiamai Ned che sicuramente mi stava aspettando con MJ.
"Ehi Ned, scusa se non siamo ancora arrivati, Peter era uscito e ancora non torna" spiegai.
"N-non fa niente, possiamo annulare l'uscita, ci vediamo!" Disse di fretta.
"Aspetta, Ned.." cominciai a dire ma agganciò la chimamata, ma che gli è preso?
Provai a chiamare per l'ultima volta Peter, ma, come prima, scattò la segreteria.
Quasi cominiciavo a preoccuparmi, orami era passata un'ora da quando era uscito e il suo telefono era irraggiungibile, e il fatto che anche Tony Stark lo stesse cercando e non sapesse dove si trovasse non aiutava.Passò un'altra ora, ma niente, e la preoccupazione che gli fosse successo qualcosa cominciava a salire, chiamai tutte le persone che conosceva, persino Flash, ma nulla, non volevo ancora chimamare la polizia, ma dal fatto che Peter non si faceva sentire da 2 ore e nessuno sapeva dove fosse, forse era la cosa migliore.
Ero davvero agitata, mi presi un pò d'acqua e mi sedei un secondo sul divano, uratai per sbaglio il telecomando con il sedere che fece accendere la TV.
Un giornalista stava parlando.
"C'è stata una sparatoia poco tempo fa qui a Cunningham Park, Spider-man è intervenuto, le armi che usavano non erano semplici pistole, bensì erano delle strane armi aliene, ci sono diversi ferti, a quando pare anche il nostro amichele Spider-man è stato colpito e non è in buone condizione, ora non sappiamo dove sia, ma lo ringraziamo ancora una volta per aver salvato molte vite e fatto arrestare questi criminali..."Dopo aver sentito quelle parole mi venne un colpo al cuore, e se Peter era li?
Mi alzai di scatto, dovevo chiamare la polizia, dovevo avvertire May, devo sapere dove si trova e se sta bene!
Sentii bussare alla porta.
Mi precipitai ad aprirla.
"K-katelin" sussurò.
Era Peter, era ferito, quasi non si reggeva in piedi."Peter, mio dio cosa è successo?" Chiesi di fretta mentre lo aiutai a restare in piedi facendolo sedere sul divano.
Era pieno di graffi e lividi e si teneva stretta la mano su un fianco, gli avevano sicuramente sparato.
"Peter, andimo all'ospedale, subito!" Ordinai, non poteva stare in quelle condizioni.
"No... zia May non deve s-saperlo... non la voglio far preoccupare, ti p-prego Katelin" biascicò.
"Anche io mi preoccupo Peter, non puoi stare qui in queste condizioni, chiamo subito May" dissi.
"No... ti prego" continuò, era sul punto di svenire e così accadde.
Cavolo Peter, e ora cosa faccio?
"Peter, ti prego apri gli occhi, non mi lasciare sola adesso, io non so che devo fare"Una lacrima cominciò a uscirmi, ero in preda al panico.
Dovevo fare come dice lui? O dovevo portarlo in ospedale e avvertire May?Non chimai nessuno, ero ancora troppo spaventata e poco lucida in quel momento per prendere una decisione e la prima cosa che mi venne in mente di fare è provare a svegliarlo.
Corsi in cucina e presi un bicchiere d'acqua, ci immarsi la mano e cominciai a bagnare la faccia di Peter.
Aprì gli occhi lentamente."Peter? Peter, mi senti? Come stai?" Cominciai a chiedere.
"Non è niente, te lo giuro... non hai chimato zia May, vero?"
Si preoccupava più del fatto che May non dove saperlo che della ferita e non era affatto messa bene, doveva essere curata, ma come facevo se lui non vuole andare in ospedale?"No, non l'ho chimata, ma adesso cosa devo fare? La ferita è messa male, non puoi lasciarla così" spiegai agitata.
"Kate... ti prego ascoltami, stai calma, io starò bene, aiutami solo ad arrivare in camera"
Annuii e lo aiutai al alzarsi.
Con un pò di difficoltà arrivammo in camera e lo aiutai a sdrairsi sul letto.
![](https://img.wattpad.com/cover/210683228-288-k508237.jpg)
STAI LEGGENDO
DEVIL (Peter Parker)
FanfictionCosa accadrebbe se la Marvel e il paranormale si incontrassero? *Dopo la misteriosa morte dei genitori, katelin passa in diverse famiglie, fino a trovare quella in cui non sarebbe mai voluta andarsere. Dietro la morte dei genitori però c'era uno s...