24.

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Con tutta la rabbia nel mio corpo finii quella frase e una specie di portale si formò dinnanzi a me.
Da esso un forte vento mise a soqquadro l'intera stanza.

"Non mi fermerai a lungo, te lo giuro, tornerò e la prossima volta non fallirò" gridò Amarok.

Quel portale lo stava risucchiando all'interno.

Gli diedi un'untimo sguardo prima di vederlo sparire nel vuoto del portale che chiusi immediatamente.
La calma assoluta invase in nostro appartamento.

In fondo, di fianco al tavolo, May aprì di scatto gli occhi.
"Cosa è successo?" Chiese un pò spaesata.
Ma il mio primo pensiro passò a Peter.
Girai lo sguardo verso di lui, era ancora a terra.

"Peter!" Urlai avvicinandomi di fretta, May fece lo stesso.
"Peter" lo chimai di nuovo, questa volta sussurando accasciata affianco il suo corpo.
"Peter! Cosa succese?" Seguì May.

Una lacrima mi rigò il viso, non ho fatto in tempo, io non l'ho salvato. Non ci sono riuscita.

Mi tirai immediatamente indietro quando mi accorsi che ormai non respirava più.
Sentii come un colpo al cuore.

Alla fine ci è riuscito, mi ha di nuovo portato via la mia famiglia... di nuovo.

May continuava ad urlare, a scuoterlo. Io ero lì, immobile, a fissare il vuoto.

Tremolante mi alzai da terra.
Poggiai la mano sullo schienale del divano per tenermi in piedi.

Feci un passo avanti, poi un'altro ancora, poi di nuovo,cercando di non cadere. Tutte le mie forze sembravano svanire, e non per come era ridotto il mio corpo, ma per la mia mente.

Raggiunsi il corridoio.
"Kate, dove vai? Aiutami! Peter, svegliati" continuava a gridare May piena di lacrime, mentre io camminavo via da lì.

Raggiunsi la mia stanza, la stanza di Peter.
Le mie gambe cedettero e caddi in ginocchio.

Portai le mie mani sugli occhi ed espolsi in un pianto sfrenato.

...
Qualche giorno dopo

Continuavo a fissare il cielo dal finestrino di quella stupida auto, non so, forse credevo di poter vedere un ragno rosso e blu svolazzare tra i palazzi.
Arrivati, io e May scendemmo dall'auto, altre persone erano gia arrivate, tutti vestiti in nero.
La cerimonia del funerale iniziò ed io ero l'unica che rimase neutra fino alla fine, le mie emozioni sembravano essere sparite, ormai non provavo più nulla, anche se dentro di me stavano esplodento.

Alla fine della cerimonia quasi tutti si diressero a dare un saluto finale davanti alla bara ancora aperta, io andai per ultima.

Mi avvicinai lentamente fino a vedere il suo corpo pallido sdraiato in quella stupidissima bara.
Un lacrima mi rigò il viso.

Una mano mi si posò sulla spalla.
"Sarebbe diventato un grande eroe" affermò affiancandomi Tony Stark.
Alla cerimonia erano, ovviamente, presenti tutti gli Avengers.

Io non dissi nulla.
"Devi essere forte, comunque ce il Dr Strange che credo  voglia parlarti" continuò per poi andare via.

Diedi un un ultimo squardo a Peter prima di girarmi.
Cercai con lo sguardo il Dr Strange, nonostante non avessi chissa quanda voglia di parlare con qualcuno.

Mi diressi da lui, aveva in volto il suo soliti sguardo serio.

"Sei stata brava, hai vinto tu" mi disse lui.
"No, lui ha vinto, l'ho mandato via, ma non sono riuscita a salvare Peter" risposi fredda senza guardarlo neglio occhi.
"Non è vero, tu lo hai salvato ed ora ha bisogno di te per tornare qui" mi informò.
"No io non... aspetta! Cosa?!" Metabolizzai in ritardo le sue parole.

"Hai vinto tu" ripetè.
"Ma P-peter è ... è..." balbettai io.
"No, Amarok non ha portato via la sua anima, non ha fatto in tempo, la solo strappata dal suo corpo" annunciò e alle sue parole qualcosa dentro di me si accese.
"E dov'è ora?" Chiesi impaziente.
"Non lo so" ribattè " passa da me quando vuoi, ti spiegherò meglio" continuò.
"Aspetta! Tu puoi riportarlo qui?" Lo bloccai prima che potesse andar via.
"Non lo farò io, lo farà da solo e tu lo aiuterai" disse e senza darmi il tempo di ribattere si allontanò da me.

Ed ora? Voglio dire... se l'anima di Peter è ancora qui come farà a tornare nel suo corpo?

Il pomeriggio lo passai con May.
Decesi di non parlare della convesazione con il Dr Strange.
Per quando lui sia una persona seria e non si inventa queste cose, trovavo ancora difficile credere a cio che dice.
Peter qui non c'è!

May era giù di morale più di quando lo fossi io e come biasimarla.
Restai al suo fianco fino a che non fu l'ora di andare a letto, ero l'unica rimasta al suo fianco. Sperai davvero nelle parole dello stregone, ci sperai tutta la notte dato che non chiusi occhio.

L'indomani mi alzai presto per raggiungere il santuario al centro della città, niente magia, non mi andava.
Arrivai a piedi fin d'avanti all'enorme portone.

Ignorando le persone dietro di me che probabilmente pensavano come mai una ragazza stesse entrando in questo enorme e possente edificio che emanava timore solo a guardarlo, bussai al portone.

D'untratto mi ritrovai nella solita stanza, tipico per il Dr Strange, si potrà mai scomodare ad aprire una porta?

"Sei venta subito, credevo ti prendessi altri giorni, comunque sia sei pronta ad iniziare?" Prese parola lo strgone entrando nella stanza.
"Pronta per cosa?" Chiesi.
"Per imparare la divisione tra anima e corpo" affermò sicuro.

Lo guardai dubitante.

"Il corpo di Peter è perfettamente in salute, manca solo la sua anima... tu impareai come uscire ed entrare dal proprio corpo poi andrai da lui e glielo impareari"

Lo guardai ancora più dubitante.
Ma non può spiegarsi un pò meglio? Cioe non sono mica come lui io, ho bisogno che le cose mi vengano spigate bene, chiedo troppo?

"Come dovrei impararlo? E come dovrei dirlo a Peter?" Cominciai a chiedere alcune delle tante domande che mi salirono in mente.

"Ok, ti spiego chiaramente..."
"Strano, non accade spesso" pensai tra me e me.
"Tu leggerai quei libri" lì indicò sopra uno scaffale " impararai tutto cio che c'è da sapere, ti darò una mano io, dopo di che dovrai prendere il corpo di Peter e portarlo qui poi..." lo bloccai.
"Ehm... scusami se ti interrompo, il corpo di Peter si trova in una bara sotto terra" specificai.
"Si, nell'altra stanza ci dovrebbe essere una pala e attrezzi vari" puntualizzò con tutta la calma del mondo.
"Cosa?!" Dissi con voce strimizzita.

"Allora, stavo dicendo... poi uscirai dal tuo corpo, ed a fare questo ti posso anche aiutare io, troverai l'anima di Peter con cuoi potrai parlare e lo porterai qui dove gli spiegherai come rientrare nel suo corpo, a quel punto lo farete e sarà tutto risolto" continuò come se cio che stava dicendo era tutto normale.

DEVIL (Peter Parker)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora