2.

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Erano ormai le 11 di sera e qui a New York era tutto illuminato e le strade ancora piene di passanti e di turisti.
Mja e Jacob, sicuramnte, avevano gia chiamato la polizia e passeggiando tra la folla era molto più semplice nascondermi.

Si fecero presto le 2 di notte e le strade erano gia vuote. Decisi di passare la notte in una panchina al Central Park.
Mi promisi di non chiudere occhio, ma mi trovavo gia in uno stato di dormiveglia quando sentii qualcuno chiamarmi sopra di me.

"Ehi, che ci fai qui a quest'ora?" Disse la voce.

Guardai in alto e riuscii a vedere Spider-man proprio sopra di me.

"Spider-man?"

"In persona, allora, come mai sei qui sola a quest'ora della notte?" Mi chiese mentra con una ragnatela atterò proprio affianco a me, si mise seduto.

"Sono scappata... di casa, e non ho intezione di tornarci quindi è inutile che cerchi di riportarmici" specificai.

"Non ho ancora detto nulla, però ok, non ti riporto a casa, mi dici almeno perchè sei scappata?" Mi chiese.

"Perchè odiavo quella famiglia, mi hanno adottato da un orfanotrofio ormai molto anni fa" spiegai.

"Non ti trattano bene?"

"Oh no, anzi, sono bravissimi e molto gentili, a volte un pò pesanti, è solo che non voglio stare in una famiglia che non è la mia e trattarla come tale, lo gia fatto per troppo tempo"
Prima che aprisse bocca lo bloccai.
"Per favore, non chidermi dei miei genitori tanto direi una bugia come faccio con tutti, se dicessi la verità mi prendereste tutti in giro com'è gia successo, e, ti prego, lasciami sola e non chiamare la polizia."

"Ok, se è questo che vuoi, ma sei sicura di voler restare qui da sola?" Domandò ancora.

Annui e lo feci andare via.
Una volta sola provai di nuovo a non addormentarmi, ma con scarsi risultati.
Venni svegliata non so quando tempo dopo dalla polizia. Mi avevano trovata.
"Ti riportiamo in orfanotrofio, non credo che la tua vecchia famiglia ti rivoglia" disse un agente.
Sbuffai alle sue parole.

Passorono diversi giorni li, mi ricordo di alcuni ragazzi, avevano la mia stessa età ed erano rimasti li per tutto questo tempo, senza una famiglia.

Quella mattina entrò presto Ally nella mia stanza, a distanza di anni non era affatto cambiata.
"Kate, tesoro alzati, prepara i bagagli"
"Cosa? Perchè? Mi hanno gia trovato un'altra famiglia?" Chiesi anche se era ovvio.
"Si, è venuta proprio ieri una donna, si chiama May, è proprio gentile, oggi passerà a prenderti. Andrai a vivere con lei e il nipote, anche lui a perso i genitori da piccolo, e ha la tua stessa età, farai subito amicizia" spiegò senza fermarsi.

Io non risposi, tanto non potevo decidere io, così preparai la mia valigia e magari un nuovo piano per andarmene.

Erano circa le 10 quando arrivai davanti la mia nuova casa.
La signora, May, era molto gentile come me, proprio come lo erano Mia e Jacob. Durante tutto il traggito per arrivare alla nuova casa, nel Queens, May non fece altro che raccontarmi un pò di com'era la casa e di suo nipote, Peter, con cuoi avrei dovuto dividere la stanza.

Entrai nell'appartamento, era piccolino ma comunque molto accogliente.

"Peter! Vieni, la tua nuova coinquilina è qui" gridò May prima che il ragazzo uscì da una stanza.

Era poco più alto di me, capelli mossi, un pò ricci, castani, gli occhi dello stesso colore, era carino.

Si avvicinò a me e con un pò di timidezza mi porse la sua mano. La strinsi.

DEVIL (Peter Parker)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora