17.

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Si fecero le 4 di pomeriggio ed era tutto molto tranquillo in città.

Io e Peter stavamo passeggiado tranquillamente per il parco, ma ovviamente qualcosa di strano accadde.
Camminando cominciai a sentire un forte mal di testa, sempre più forte, fino al punto in cuoi Peter se ne accorse.
"Ti senti bene?" Mi chiese, e i quel momento i dolori sparirono.
"S-si, ho solo avuto una forte fitta alla testa"
"Vuoi andare a casa?"
"No no, tranquillo sto bene" affermai prima di riprendere a passeggiare.
Non dovetti aspettare molto prima di sentire una strana senzazione, qualcuno ci stava seguendo, lo sentivo, e non era qualcuno di tangibile.
"È qui!" Affermai senza neanchè voltarmi, sapevo che non lo avrei visto.
"Amarok?" Domandò Peter, io annuii.
"Non abbiamo paura di te stupido demone" alzai il tono di voce aspettando una sua risposta che non tardò.
"Ah si? Il tu fidanzatino però è più vulnerabile" una voce roca si fece sentire, questa volta anche Peter la sentì, lo capii dal suo viso.
"Non riuscirai nemmeno a sfioralo" dissi con voce più rabbiosa.
"E se facessi così?"
Non appena finì parlare Peter fu spindo leggermente in avanti.
Gli presi subito la mano e cominciai a guardarmi attorno per provare e vederlo, sapevo che se voleva interagire con noi doveva materializzarsi e sarei riusciata a colpirlo.
"Non ti agitare... quando meno te lo aspetti" la voce svanì e con lei anche la brutta sensazione che mi stava perseguitando.
Era andato via.
Fino alla sera io e Peter restammo in guardia nel caso di un suo arrivo.

7:45pm
La festa stava per iniziare, Peter stava per aprire al porta di casa sua e la sopresa stava per essere rilevata.
"AUGURI!" uraloro tutti appena lo fece, anche io.

Peter aveva un'espressione contenta in volto.
La festa inziò.
In sala c'erano diverse sedie e il divano ben curato, un tavolo lungo la parete era colmo di cibo e dolciumi, sulle pareti erano attaccati diversi cartelloni fatti dagli invitati e uno in particolare era enorme fatto sicuramnte da MJ, diversi palloncini erano sparsi per la stanza e al lato destro una computer acceso con una grande cassa collegata riproduceva tutte le canzoni preferite di Peter.

Devo ammettre che, nonostante la continua agitazione mi divertii anch'io. Non abbandonai Peter neanche per un secondo, lo seguii fino in bagno.
La festa finì tardi e di quel demone nessuna traccia.

3:15
Entrammo in comera chiudendoci la porta dietro.
May era gia andata a letto ed eravamo solo noi svegli, entrambi un pò sbronzi, era la prima volta di Peter a bere, diceva sempre di non avete l'età.

"Non pensi sia strano?" Chiese tra un bacio e l'altro sdraiati sul letto, io sopra di lui.
"Che hai 18 anni e sei ancora vergine? Si, è strano, dovremmo rimediare" affermai io continuando a baciarlo con foga.
"Certo anche quello, ma io intentevo del fatto che il demone non si sia fatto vedere" disse lui.
"Meglio così, abbiamo la serata tutta per noi, penseremo dopo a quello"
Lui annuì e in un secondo la situazione si ribarlò.
Era sopra di me e continuava a baciarmi.
Si avvicinò al mio orecchio.
"È il regalo più bello che potessi farmi" sussurò per poi mordermi il lobo.
Cominuciò a baciarmi il collo lasciandomi segni violacei facendomi ansimare.
Mi sbottonò la camicietta e mi baciò il petto andando sempre più giù.
La nottata andò avanti, vi lasciò all'immaginazione, dico solo che fu fantastico.

La mattina dopo mi svegliai con la testa poggiata al petto nudo di Peter.
Mi alzai piano senza far rumore e andai in bagno a sciaquarmi la faccia.
Sembravo uno zombie, avevo dormito poco e la sera prima non avevo neanche tolto il trucco. Guardandomi allo specchio mi ricordai che ero ancora in intimo.
Tornai subito in camera, presi qualche vestisto e tornai in bagno.

"Kate, gia sveglia?" Mi chiamò May dal corridoio.
"Si" affermai potando le mie cose sul mobiletto.
"Ok, io vado a fare spesa, quando Peter si sveglia, la colazione è in cucina" disse prima di sentire la porta aprirsi poi chiudermi.

Entrai nella vasca e mi rilassai un pò.
Quelli che dovrebbero essere stati solo 10 minuti si trasformarono poi in 20, poi 30, poi addirittura 40, insomma restai lì molto tempo.

Quando uscii dalla vasca uno strano rumore metallico attirò la mia attenzione, proveniva probabilmete dalla sala.
"Peter?" Lo chiamai, ma non rispose nessuno.
Lascai stare e mi rivestii.
Feci per aprire la porta ma era bloccata, non ricordai di averla chiusa a chiave, e in effetti non lo era dato che girando la chiave non cambiava nulla, la porta era bloccata.

"Peter?" Provai a chiamarlo, ma non rispose, probabilmente stava ancora dormento.
In un secondo una aria gelida mi attraversò i capelli ancora un pò unidi e rabbrividii.
La finestra era chiusa, da dove arrivava l'aria?
La lampadina si accese e si spense per 2 volte di fila, e capii cosa stava per accadere, sopratutto dopo aver sentito quella brutta voce profonda dire: "ti avevo avvertito, quando meno te lo saresti aspettato..."

Cominciai a bussare forte alla porta, poi diedi forti spallate per provare ad aprirla, era inutile, la porta semprava essere molto più resistende di prima.

"PETERR!" continuavo ad urlare.

Provai a colpire la porta con la magia e finalmente diede il primo segno di cedimento. La colpii ancora e ancora.

"Kate? Che succ- aah" la voce di Peter si smorzò di colpo seguita da un forte rumore.

"PETER!"urlai.

Diedi un ultimo forte colpo alla porta che finalmente di aprì.

Così in camera, l'aria era gelida e fuori semprava che le nuvole avessero invaso tutto il cielo creando una situazione ancora più tetra in casa.

Aprii la porta ed eccolo lì... dopo anni era di nuovo davanti a me con tutta la sua forza, la stessa ombra nera con quegli occhi che emanavano terrore.
Mi fissava con quel suo strano muso da lupo poco definito.

Peter era a terra con una mensola spaccata al lato. Si stava rialzando piano.
Corsi da lui e con un braccio lo aiutai.
"Non ci avrai mai, siamo più forti di te, arrenditi finchè sei in tempo" lo minacciai io.
"Voi non potete farmi niente, io sono più forte e veloce di voi"

Dimostrò la sua forza colpendo Peter molto forte in pancia, lo fece accasciare a terra di nuovo. Fu velocissimo, Peter non riuscì a percepirlo neanche con i suoi sensi.

"Ancora convita che possiate battere me" mi prese in giro lui.

Senza rispondere utilizzai la mia magia nera per scagliare un forte raggio contro di Amarok che non riuscì a ad evitare.

"Come hai fatto a complirmi? È impissibile, la tua magia non può ferirmi!" Semprava sconvolto.

Un ghigno si formò in volto, lui non sapeva fossi in grado di batterlo.
Lo colpi altre due volte e lo feci indietreggiare.
Perfetto! Potevo batterlo, dovevo solo riuscir a recitare tutta la frase per spedirlo nel limbo per sempre.
La frase doveva essere reciata lentamente mentre creavo un varco sotto di lui, l'unica cosa complicata era tenerlo fermo nel mentre lo facevo.

"Tuo viribus et..." iniziai, ma, come previsto, lui si mosse e mi venne addosso colpendomi molto forte.

DEVIL (Peter Parker)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora