11.

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L'uomo sembrava essere sbucato dal nulla, prima di chiudere la porta non c'era nessuno nella stanza.
Dietro di lui, uno strano cerchio fluttuava nel nulla lasciando intravedere una stanza più buia, era luminoso e creava delle scintille che continuavano a girare in cerchio.

"Sono il Dr Strange" rispose l'uomo davanti a me.

"Quello di cuoi mi aveva parlato Spider-man" mormorai tra me e me.

Era l'uomo che avrebbe potuto aiutarmi, ma come sapeva che lo stavo cercando? E come fa ad essere qui?

"So gia tutto, io posso aiutarti, vieni!" disse l'uomo prima di voltarsi ed entrare nel cerchio, era una specie di teletrasporto, dovevo seguirlo?

Esitai un pò prima di entrare nel cerchio, mi ritrovai in una stanza, i mobili erano molto antichi e tutti in un tono molto scuso, la poca luce provenica da dei lampadari posti in alto.
Le pareti erano tempestate di mensole con sopra libri e polvere.

Quella specie di varco dietro di me sparì e l'uomo, che prima mi dava le spalle si voltò.

"So che stai cercando risposte..." cominciò a spostarsi dal punto in cuoi si trovava entrando in un'altra stanza, lo seguii, era piena di libri molto antichi da ogni lato "prima che tu possa chiedere, tutto cio che hai letto è la verità, anzi quasi tutto" continuò lui.

Non osai aprire bocca, non sapevo cosa dire.

"Vuoi impare ad utilizzare la magia nera che hai dentro di te, io posso aiutarti, ma non ti servirà quel libro, qui ne troverai di meglio" mi spiegò.

"Q-quindi io sarei una straga?" Chiesi.

"Una specie, diciamo che molti possono esserlo, ma tu hai un dono regalato da tua madre, la dea della bellezza e della fortuna, Amarok ti sta cercando perchè vuole vendetta e nessun altra anima potrebbe sostutuire la tua, ma tu puoi fermarlo, ma non sarà semplice. Io posso aiutarti a capire come fare, ma sarà compito tuo trovare i poteri dentro di te e imparare ad usarli." Si blocco un secondo prendendo una scatola argentata da una piccolo mobiletto di fianco a quell'enorme libreria.
Lo aprì mostrando degli oggetti, come degli anelli, uguali a quelli che portava lui alle dita, me ne porse uno riprendendo a parlare.
"Prendi questo, ti servirà per sportarti, imparerai ad usarlo ora puoi prendere tutti i libri che vorrai, non credere che imparare ad usare la magia sia una cosa da niente, ce dietro molto studio" concluse.

Feci come mi disse e presi tutto cio che avevo bisogno.

"Ora vai, prima che il tuo amico si accorga della tua sparizione, tornerò da te quando sarai pronta per sapere tutto sulla magia nera e sui tuoi veri poteri, se hai bisogno poi venire qui a chiedermi cio che vuoi" spiegò.

"Aspetta, io non so..." neanche il tempo di batter ciglio che mi ritrovai nella mia camera con i libri stretti tra le mie braccia e l'anello alle mie dita, mi accorsi subito di star ormai parlando da sola "...come trovarti" conclusi inutilmente.

Una settimana dopo
Tutti quei sforzi sembravano inutili, o forse lo erano.
Smisi persino di andare in palestra per trovare un posto isolato in cuoi allenarmi questa volta sulla magia.

Avevo raccontato tutto solo a Spider-man e spesso veniva con me mentre tantavo disperatamente di aprire un varco con quell'anello, era così complicato.

"Ma siamo sicuri che sia il modo giusto?" Chiese Spidey ancora aggrappato a testa in giù a quell'albero mentre esaminava con cura il libro.

"Si, devo solo essere più sicura... più facile a dirsi che a farsi"

"Ok, facciamo così, immaggina di essere in pericolo e di dover subito scappare, forse ti aiuta" propose Spidey mentre inutilmente continuavo a volteggiare il braccio.

Altri due giorni passarono in fretta e qualcosa accade, quella cosa che fino a due giorni prima mi risultava impossibile ora era normale come camminare.
Riuscivo ad aprire un varco davanti hai miei occhi con tranquillità per qualcunche posto io volessi sulla terra, direi che aprirlo per l'Antartide non fu una delle migliori idee dato il freddo che cia faceva qui a New York.

Continuai ad allenarmi e un mese volò in fretta, Spider-man mi aiutava moltissimo e passavo con lui quasi ogni pomeriggio, ormai stavo più tempo con lui che con Peter, ma il fatto che a lui piacesse qualcun'altra ancora mi tormentava. Gli avevo dato lo stesso ottimi consigli, era pur sempre il mio miglior amico.

Credevo di essere gia pronta per scoprire i segreti della magia oscura che si celavano nel mio corpo e che ancora non conoscevo, ma avrei dovuto aspettare che il Dr Strange venisse da me, nel frattempo non facevo altro che migliorare con la magia.

"Proviamo un combattimento?" Chiese Spider-man continuando a dondolarsi sul solito albero.

"Un combattimento!? Ma tu sei molto più forte di me"

"Ma io non so usare la magia, e poi e un ottimo modo per imparare ad usare quella tua arma che riesci a crearti" spiegò lui.

"Ok" disse esitanto un pò.

Ci preparammo entrambi uno di fronte all'altro.

Il combattimento si proluncò un pochino e riuscii a schivare tutte le mosse di Spider-man, un pò aiutata da i miei poteri, un pò dalle mie doti di Kick Boxing e anche per il fatto che lui non si stesse impegnato.

Mi meravigliai lo stesso di cio che stavo facendo.

Il peggio arrivo poco dopo, quando per distrazione non eviati un colpo, non era forte e non mi provocò molto dolore in pancia, ma qualcosa si aprì dentro di me, qualcosa che mi spaventò molto.

Un lesto fumo usci dalle mie mani che spinse violentemente Spider-man lontano da me facendolo cadere a terra.

Le cose tornarono come prima in un istante e corsi da lui sdraiato a terra a qualche metro da me.

"Stai bene? Mi dispiace, non so cosa mi sia successo?"

Lo aiutai ad alzare.

"Tranquilla, sto bene" mi rassicurò lui nonostante il forte dolore che gli avevo sicuramente provanto nell'addome.

Mi allontanai un pò da lui e guardai le miei mani dopo qualche secondo fa una strana bebbia nera era uscita.
Cosa cavolo era quella? E se fosse la magia nera che vive dentro di me?

"Devo tornare dal Dr Strange! Tu non sai dov'è vero?" Gli chiesi ricevendo solo un no con la testa.

"Spero solo che arrivi in fretta" mormorai.

E come desiderato quella sera tornò subito da me.
"Sei pronta" mi disse solo sbucando dietro di me.

Lo seguii e mi ritrovai nello stesso posto di un mese prima.

"Credo dovrai stare qui un bel pò ora" affermò lo stregone

"Dovrei trasferirmi qui momentaneamente?" Chiesi io.

"Non ce ne sarà bisogno dato che riesci ad usare molto bene il teletrasporto, però dovrai venire qui ogni giorno"

Io annuii, ero pronta a sapere tutto quando, sopratutto cio che era successo poche ore prima e come se mi stesse leggendo nella mente parlò proprio di questo.

"Quella è la magia nera, ammetto non sarà semplice domarla, ma sono sicuro che ci riuscirai" spiegò.

"Non ho nessun libro che parla di come usare la magia nera, tutto cio che ti dirò non è abbastanza, starà a te imparare a capirla e ad usarla, lo farai qui" continuò ed io annuii.

Da come parlava capii in fretta che non sarebbe stato affatto semplice.

"Comincerai domani, puoi venire qui il pomeriggio" disse ancora consegnandomi in mano un biglietto.
Lo guardai con fare interrogativo.

"È l'indirizzo, così saprai dovre andare" spiegò e dopo di ciò mi trovai di nuovo nella mia stanza giusto in tempo prima che Peter entrasse.

"Ehi, ciao" lo salutai "cosa hai fatto oggi?" Continuai.

"Le solite cose, ho fatto una passeggiata in giro per la città" disse lui posando il suo zaino ai piedi del letto.

DEVIL (Peter Parker)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora