13.

1.4K 84 1
                                    

"Ehi, Pete" dissi entrando in camera.

Lui alzò lo sguardo dal tuo cellulare.
"Ehi" disse.

"Volevo chiederti scusa" mi avvicinai a lui sedendomi al suo fianco su quel comodo letto disfatto.
"E per cosa?" Chiese il ragazzo.
"Ti ho trascurato tutto questo tempo, ormai è più di un mese che parliamo poco e non sono più uscita ne con te ne con Ned o MJ, mi dispiace essermi distaccata e mi dispiace non poterti dire il motivo" mi scusai riupetutamente.
"Non devi scusarti, ok? Avrai avuto le tue ragioni ed io sono sempre felice se vogliamo passare un pomeriggio insime" mi rassicurò lui.
"Certo, anche domani dopo scuola se voi" proposi.
"Certo!" Disse e un tono di felicità arrivò nel suo viso.

Il suo sorriso... quel sorrisò mi catturò gia dalla prima volta che lo vidi, Peter, sempre così timido e dolce, ma come fai a non aver capito che ho bisogno di te? Che ho bisogno del tuo sguardo sempre sul mio, e il fatto che un'altra ragazza ti potesse far sta male ancora lo odiavo.

"Con quella ragazza, come va?" Chiesi.

"Come sempre, non credo di piacerle" ammise lui abbassando il volto e lo sguardo si fece subito più cupo, il solito sguardo che faceva non appena parlavo di lei, se solo sapessi chi fosse gli avrei gia fatto aprire gli occhi per fargli notare quando fosse fantastico Peter, solo per vedere lui felice.

"Secondo me dovresti dirglielo" consigliai, forse era la scelta migliore e forse avrei dovuto farlo anche io anche se sapevo fosse inutile.
"Hai detto che è sempre gentile con te, nonostante credi che non possa piacergli, e se invece ti sbagliassi? Forse e cio che lei aspetta, secondo me dovreti dirglielo e se ti rifiuta significa che e solo una stupida, io non riufiuterei mai un ragazzo d'oro come te" continuai.

Forse avevo fatto bene o forse avevo sbagliato a dire quell'ultima frase, ma ormai cio che è fatto è fatto.

"Hai ragione, secondo te, come dovrei diglielo?" Mi chiese.

"Come vuoi tu, devi solo essere te stesso, magari devi solo dirgli 'sai mi piaci tanto' poi aspettare una sua risposta" spiegai.

"Tu lo hai mai detto ad un ragazzo?" Chiese dopo qualche secondo di totale silenzio.
"No... i-io, diciamo che non mi era mai successo di innamorarmi di qualcuno"
Fino a quando non ho incontrato te, avrei voluto aggiungere.

Il pomeriggio dopo
Seduti su una panchina, Peter era molto più teso del normale.

"Ti è successo qualcosa?" Chiesi ad un tratto provocando un "mmh!" Di sporpresa da parte sua.

"No, non e successo niente è solo che, e-ecco una volta una persona mi ha detto d-di r-rivelare i miei sentimenti e dovevo essere me s-stesso, perciò..." fece una breve pausa facendo un grande respiro "t-tu mi piaci tanto" continuò.

L'ultima cosa mi sarei aspettata dicesse era appena successa, e, cavolo, se ero felice.
Il cuore cominciò a battere impetuoso e la voglia di baciarlo saliva sempre di più, forse era quasi il momento, ma un nuovo pensiero mi attraversò, e se quel demone se la sarebbe presa anche con lui? Io non potevo sopportarlo, poi una relazione deve avere una basa solida e senza bugie e di segreti io ne ho davvero tanti, ho paura a raccontarglieli, e se cambia idea su di me? Forse la cosa giusta era dire la verità, nonostrante il fatto che non potevamo comunque stare insieme.

"Peter..." gli presi la mano e la strinsi, credo pensò che gli stessi per dire che eravamo solo amici, ma non fu così "Peter anche tu mi piaci, mi piaci molto, solo che..." abbassai lo sguardo e mollai un pò la presa alla sua mano, ma lui la strinse più forte "non possiamo stare insieme, ho paura di cio che potrebbe accadere"

"Cosa potrebbe accadere? Io ci sarei sempre" chiese speranzioso.
"È che... ci sono troppe cose che non potrei dirti e non voglio mentirti, sopratutto se saresti il mio ragazzo" spiegai.
"Poi dirmi tutto, lo sai, non ti crederei mai pazza come fanno le altre persone" disse Peter, divenne di colpo più dolce, come se la timidezza fosse sparita.
"Lo so, ma non posso, ho paura, scusami" dissi.
Lui si avvicinò dolcemente e mi strinse forte in un abbraccio che ricambiai volentieri stringendolo ancora di più.
Quei pochi secondo avrei voluto dorassero un'eternità, ma non fu così.
Parlammo un'altro pò e intorno alle 4 andai via, gli dissi la verità sta volta, semplicemente che avevo bisogno di farmi una passeggiata da sola. Troppe mensogne gli avevo gia raccontato.

5:20
Tra i palazzi si fece presto vedere una figura rossa e blu, ero sicura l'avrei vista.
Non ci fu bisogno di farmi notare, gia mi aveva vista.

Mi prese in braccio e senza dire nulla mi portò in un luogo più isolato, dove un mese prima ci allenevamo con la magia.

"Ehi, potevi prima avvertire" disse facendo la finta arrabbiata.

"Scusa, è tanto che non ti vedo, non mi hai fatto più sapere nulla" mi disse.

"Giusto, ok, ti spiego brevemente... sono riuscita ad utilizare la mia magia nera e so diverse tecniche, ho anche il modo di rinchiudere Amarok in un limbo per sempre. Comunque la mia magia, al contrario di cio che sempra è magia buona e dovrà essere usata per fare del bene o ci saranno conseguenze, ma questo non è un problema per me" spiegai subito.

"Figo! Mi fai vedere?" Chiese.
"Non posso, questi poteri non sono un gioco, non posso usarli per..." mi bloccò mentre parlavo.
"E daiii! Solo una volta!" Disse come un bambino.
"Ok..." lo acconentii alla fine.

Alzai un pò la mia mano con il palmo rivolto verso l'alto dove una leggero fumo nero cominciò ad uscire e a volteggiare in aria comandato dalle mie dita, qualche secondo dopo lo feci svanire.

Spider-man mi guardava ancora sbalordito, non abituato a vedere questo cose, anche dopo un mese di allenamento insieme proprio sulla magia.

Parlando del più e del meno, Spidey notò che ero più giu del solito, per il fatto accaduto prima.
Non gliene avevo ancora parlato di questa storia, così lo feci ora.

"Ok, ti spiego tutto..." cominciai "c'è questo ragazzo, quello con cuoi abito insime, Peter, e oggi mi a detto che io gli piaccio, il fatto è che mi aveva detto gia da tempo che era interessato ad una ragazza e gli consigliai di dirgli la verità, solo che non sapevo fossi io al ragazza"
"E a te non piace?" Mi chiese.
"Il problema è proprio questo, a me piace molto, ma non posso mettermi insime a lui e glielo ho anche detto, ma mi dispiace molto" ammisi.

"Perchè non puoi? Vi piacete entrambi"

"Si, ma... io ho paura, ho paura che Amarok potrebbe far del male anche a lui e non potrei permetterlo, poi lui non sa di questa storia e credo se gliela raccontassi mi prenderebbe per pazza, quindi forse... è meglio se non mi abituo troppo a lui"

"Non credo ti prenderebbe per pazza se glielo raccontassi"

"E se non mi volesse più?" Abbassai lo sguardo.

Spider-man si avvicinò di più a me.
"Chi non ti vorrebbe Kate? Sei perfetta, sei dolce, sei gentile, sei bella, sei anche figlia di una dea e hai dei poteri fantastici, non capita a tutti queste cose" elencò.

Sentii le guance andarmi a fuoco.
"Sono anche perseguitata da uno stupido demone che potrebbe uccidere tutti coloro che amo, come ha gia fatto" continuai il suo elenco.

"Non accadrà, ne sono sicuro, quando sarà il momento sconfiggerai Amarok e io sarò sempre al tuo fianco per aiutarti, ora però dovresti andare da quel ragazzo e raccontargli tutto prima di perderlo davvero"

Nel frattempo una lacrima mi rigò il viso.
"Devo davvero?" Chiesi.

"Certo!" Rispose lui.

Poggiai la testa alla sua spalla e lui mi strinse forte con un braccio.
"Mi prometti che lui non scapperà da me?"
"Non lo farà, non che io lo conosca, ma sono sicuro che non lo farà" disse e dopo quelle parole presi una decisione, entro sta sera gli avrei detto tutta la verità, proprio tutta.

DEVIL (Peter Parker)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora