25.

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Sono giorni ormai che leggo e rileggo questi cavolo di libri, sembrava semplice all'inizio ma non piu di tanto.
La parte teorica non è difficile da capire ma credo che quella pratica sarà molto complicata.
Fortunatamente per farmi uscire dal mio corpo ci penserà il Dr Strange, ma per rientrare dovrò farlo da sola e non posso neanche chiedere aiuto, una volta fuori non potrò comunicare a parole con lui.
I libri parlano soprattutto di come prendere l'energia da oggetti tecnologici o persone e utilizzarli.

Capii il modo di interaggire con gli oggetti, e anche come rientrare nel mio corpo. In fin dei conti non era impossibile dovevo semplicemente concentrarmi e trasferire la mia energia nel mio corpo.
Si, ok, stavo cercando di renderlo più semplice, ma io non riuscirò a fare questa cosa.

May non ne sapeva ancora nulla, era giù di morale. Forse era giusto diglielo? Dovevo dargli la speranza?
Ma quale speranza, non so neanche se saro in grado di fare una cosa del genere.

Quella mattina tornai di nuovo dal Dr Strange e mi sfogai. Sfogai tutta la rabbia che avevo dentro di me mentre lui era davanti a me impassibile.
Mi sfogai sul fatto  che non ero in grado di riportare qui Peter e che fosse tutta colpa mia.
Tornai a casa con queste parole.
"Tu lo hai salvato che tu voglia crederci o no, ora lui ti sta aspettando da qualche parte, magari prova ogni giorno a parlarti, ma non può, forse ha provato a muovere qualche oggetto per farsi sentire, ma non sa come prendere energia, perciò studia quel libro se vuoi riportarlo qui"

Per lui sempra semplice, ma ho solo paura che una volta trovato Peter non riuscirei più a rientrare nel mio corpo? Cosa farei dopo? Rimarrei lì e non portò più parlare con nessuno.

Nei prossimi giorni mi impegnai molto e mi sentii finalmente pronta.
Lo raccontai anche a May che per poco non svenne.

Era pomeriggio quando tornai al santuario.

"Sono pronta, facciamolo" afferami convinta allo stregone.
"Hai dimenticato solo un piccolo passaggio" mi fece notare.

E così quella sera mi ritrovai al cimitero, tutta sola con una pala in mano.
Non posso credere a cio che sto per fare.
Scavalcai il recinto di ferro senza farmi notare, avrei voluto evitare di andare in prigione, poi chi lo spiga a May il motivo?
Mi avviai fino alla lapide con il suo nome.
Alcuni ricordi mi saltarono di nuovo in mente, sono sicura di cio che sto facendo? E se non fuzionasse?
Alla fine mi convinsi a farlo.
Continuando a pensare che fosse tutto ok, presi la pala e cominciai a scavare, lo feci davvero.
Mi aiutai con la magia come mi consigliò il Dr Strange e in una mezz'oretta arrivai alla bara.

Sempre con l'aiuto della magia la riuscii ad aprire.
Vidi il suo corpo inerme davanti a me, mi si gelò il sangue.
Lo alzai usando la magia e lo poggiai a terra.
Aprii un varco per il santuario e lo portai dentro.

Ci pensò lo stregone a metterlo sul lettino con la sua magia, proprio affianco a quello in cuoi mi sarei straiata io.

Feci un grosso respiro non pensando a cio che ho appena fatto e procedetti con il piano.

Mi sdraiai sul lettino e chiusi gli occhi.
Mi rilassai il più possibile che potevo, nonostande non fosse molto semplice con il corpo privo di anima del ragazzo che amo affianco a me.

Lo stregone mi poggiò una mano sulla fronte e pronunciò alcune parole incompresibili.
Quando tutto si calmò e non sentii più la mano aprii gli occhi.
"Ha funzionato?" Chiesi tirandomi su con la schiena.
"No" rispose lui fermo a guardarmi.

Mi resi in effetti conto che non era cambiato nulla.
"Allora riproviamo" affermai poggiando di nuovo la schiena sul lettino, leggermente duro per i miei gusti.
"È inutile" al pronunciare di quelle parole scattai tirandomi sù con la schiena.
"TUTTO QUESTO È STATO INUTILE?!" Alzai il tono di voce indicando il corpo di Peter.

"Calmati, non è stato inutile questo, ma è inutile continuare ora, devi liberare la mente completamente, se vuoi aiutare Peter, ora non devi pensare a Peter" continuò con la sua solita calma.

"Mi hai fatto passare giorni a studiare libri e sono persino andata al cimitero a fare una cosa a cuoi nessuno sano di mente passerebbe mai per la testa ed ora mi dici che è inutile e che devo aspettare!?" Continuai con tono aggressivo.

Ci credevo davvero quando disse che potevo riportare qui Peter.

"Va a casa" mi suggerì lui.
"COSA?! PERCHÈ?" Obbiettai.
"Va a casa, riposati, svuota la mente e poi e tardi non dovevo chiederti di farlo oggi, torna domani mattina ma solo se sei pronta" continuo lui.
"Dimmi la verità, lui tornerà qui? Io sto impazzendo senza di lui poi mi hai detto che è io devo riportarlo qui ma io non so se sarò in grado io non sono come te non riscirò a fare un cosa del genere" sbottai alla fine, dissi tutto di fretta ed ero sul punto di piangere.

"Io e te siamo diversi, tutti sono diversi io ho dei pregi ma anche dei difetti ed anche tu, forse sono più bravo di te in alcune cose ma sicuramente tu sei meglio di me in altro. Ora tu sei l'unica che può riportare Peter, io non potrei"
Credo siano state le parole piu belle che lui abbia mai detto, non lo avevo mai sentito parlare così a nessuno.

Le sue parole mi rincuorarono e non feci altro che pensarci tutta la notte, aveva ragione e devo anche scusarmi con lui per essere stata aggressiva.

La mattina dopo, mi alzai dal letto piu riposata e tranquilla.
Dopo essermi preparata avverto May e mi dirigo al santuario, ovviamente ci arrivo con i miei anelli.

"Sono pronta!" Annuncio sapendo che il Dr Strange era gia consapevole del mio arrivo.
Entrò, infatti, qualche istatnte dopo nella stanza.

Peter era ancora lì, dove fu lasciato.
Mi avvicinai e mi straiai sul gelido e duro lettino del giorno prima.

Annuii allo stregone per far capire che ero pronta e chiusi gli occhi.

DEVIL (Peter Parker)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora