12.

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"Tu invece che fai il pomeriggio?" Mi chiese.

Succedeva ogni giorno non appena entrambi tornevamo in casa, comincievamo a parlare di cosa avessimo fatto e finivamo per parlare di tutt'altro.

"Vado in palestra, lo sai" risposi.

"Palestra non l'avevi solo il martedì e il giovedi?" Chiese lui.

"Si... gli altri giorni anche io faccio una passeggiata" inventai, non potevo raccontargli che mi allenavo nella stregoneria, per di più con Spider-man.

"Magari una volta vengo con te?" Propose, forse leggermente in ritardo, se solo lo avesse chiesto prima avrei accettato subito, non che ora non lo avrei fatto, anzi, i miei sentimenti nei suoi confrondi non erano cambiati, ma credo sia meglio andare dallo stregone, voglio comunque imparare la magia nera per sconfiggere Amarok.

"Non lo so, di solito preferisco stare sola, cioe... non che io non ti ci voglia, a-anzi ti voglio eccome, cioè sei un buon amico... però mi piace passare anche del tempo da sola"
Prima figura di merda della settimana, fatta!

Lui si limitò ad annuire.

"Allora... come va con la ragazza?" cambiai discorso, non che fu meno imbarazzate.

"I-io non lo so, cioè... non credo di piacerle" disse chinando leggermente la testa in basso, vederlo così proprio non mi piaceva. Odiavo il fatto che stesse male per una ragazza che probabilmente non lo voleva.

"Tu gli hai parlato? Sa che ti piace?" Gli chiesi.

Peter pov's
Se solo sapessi, katelin, se sapessi che la ragazza di cuoi sono follemente innamorato sei tu.
E la mia stupida timidezza e il senso di non essere accettato mi blocca dal dirti la verità.
Come hai detto prima, sono un buon amico, solo un amico!

"No, non lo sa... non posso dirglierlo, ho paura che facendolo lei non mi volesse neanche più parlare, poi... so di non piacergli" risposi con il cuore in gola.
Avrei potuto dirlo, anche ora, ma continuavo a mentire, la verità non sarebbe mai uscita facilmente dalla mia bocca.

"Peter, tu sei un ragazzo d'oro, sei così bravo e gentile, chi ti rifiuterebbe? Solo una stupida non capirebbe cosa avrebbe perso riufiutandoti" mi disse lei.

Il cuore mi batteva a mille e la voglia di dire la verità era al massimo, ma le mie corde vocali sempravano ascoltare solo il cervello anzi che il cuore. Non dissi niente, neanche quella volta.

Kateline pov's
La mattiana dopo mi svegliai entusiasta per il pomeriggio che avrei passato, una sensazione di eccitazione mista ad ansia mi persuase per tutta la mattina.

Non ebbi il tempo di riferire dell'accaduto a Spider-man, quel giorno non mi avrebbe trovato nel solito posto.
Dopo scuola mi diressi in un piccolo vicolo e creai un varco entrando nella stanza, sempre la stessa.

Questa volta la stanza era vuota, ma ero sicura che il Dottor Strange sapesse del mio arrivo, così lo aspettai lì guardandomi un pò intorno.

Arrivò solo un minuto dopo.

Passai il pomeriggio li e cio che imparai era molto utile e la voglia di riuscire a fare qualcosa in più era molta.

Scoprii divrese cose sulla magia nera, come ad esempio il fatto che non sia solo una cosa negativa usata per fare del male, come molti credono.
Mi spiegò anche come avrei potuto intrappolare Amarok in un limbo infinito, dato che, a quando pare, distruggerlo non era possibile.

Quel giorno però la magia non si fece vedere affatto, ma sapevo che con un pò di allenamento ci sarei riuscita presto.

Tornai a casa più tardi del solito e May, gia tornata da lavoro, era super in ansia.

"Scusami May, mi sono dovuta trattenere in palestra e il mio cellulare era morto, non era mia intezione farvi preoccupare così tanto" fu la mia scusa non appena arrivai in casa.

A quando pare Peter era uscito a cercarmi, nonostande May avesse preferito chiamare la polizia, ed ora Peter era ancora fuori casa e non rispondeva più al telefono.

L'agitazione per May non si placò, ma io sapevo stesse bene, lo sentivo. Lo stregone disse che era una mio potere, e sentivo che la sua anima stava bene, anche se non sapessi dove fosse.

Tornò a casa 20 minuti dopo e May corse da lui.

Più tardi in camera
"Mi spiece un sacco, mi sono trattenuta più tempo in palestra" dissi anche a lui.

"L'importante è che tu stai bene, mi hai fatto preoccupare, pensavo fossi scappata e ti fosse accaduto qualcosa, ti ho cercato da tutte le parti e non c'eri, non ti ho vista neanche in palestra." Disse lui.

"F-forse sei venuto mentre ero nello s-spogliatoio" inventai, sperai solo ci avesse creduto, ma non fu così.

"Kate, tu non sei entrata nella palestra, ho chiesto e mi hanno anche detto che è da un bel pò che non ti gai vedere, non so cosa tu faccia ogni pomeriggio, ma sono sicuro che non fai nulla di male, voglio solo dirti che se ne vorresti parlare io ti ascolto"

Ed ora? Dico la verità? Mi sto zitta? Mi sotterro?
Avrei preferito l'ultima opzione ma era infattibbile sopratutto in un palazzo, così opnsi per la secondo opzione.

"Scusami se non te ne ho parlato, ma davvero non posso farlo, so cosa pensano le persone di me se lo dico e poi... tutto cio che ora mi sta accadento... è confuso anche per me, ma te ne parlerò, te lo prometto, ti chiedo solo di non scappare da me quando lo farò" conclusi così il mio discorso.

Il resto della serata fu come sempre e subito arrivò il giorno dopo.
La mattina non sto a raccontarvela, noiosa come al solito, ma arrivò presto l'ora di uscire.
Come ieri tornai nello stesso vicolo, sta volta però mi bloccai un pò prima, qualcuno mi stava seguendo.

Io sapevo chi fosse così mi volta e guardando in alto notai subito il ragazzo rosso e blu che scense al mio fianco.

"Ehi, dove vai? Ieri non ti ho vito" disse lui.

"Scusami, non hi auto modo di parlari, sto andanto dal Dottor Strange" spiegai.

"Wow, sai gia usare la magia nera?" Chiese divertito ed euforico.

"No, però lo stregone mi ha gia spiegato tutto, devo solo riuscure a controllare questa energia, ora sto andando da lui" continuai.

Mi lasciò creare il varco e lo attraverdsi salutandolo.

"Tienimi aggiornato!" Urlò un istante prima che il varco si chiudesse.

Quel pomeriggio lavorai sodo, era solo il secondo giorno e gia ero super stanca. La mia magia non si fece vedere.
Andò avanti così per qualche altro giorno, finchè, quel sabato, riuscii a scagliare un raggio nero che colpì uno scaffale facendolo cadere.

"Wow" mormorai non appena lo feci.

"Riprova" mi incitò lo stragone.

Feci la stessa cosa, puntai la mia mano  verso un muro e caricandola di energia scagliai un nuovo colpo, poi uno ancora.

"Ora prova gli altri esercizi che ti ho spiegato, usa sempre lo stesso medoto" spiegò.

Cominciai provando lo scudo.
Concentrai la mia energia in tutto il mio corpo e una semisfera mi appari attorno, un fumo nero semitrasparente.
Vidi lo stregone usare la sua magia contro lo scudo, ma riuscii a tenerlo.

Poco dopo lo feci scomparire.

Provai diverse mosse di attacco e di difesa e a fine giornata tornai a casa emozionata del mio lavoro svolto.

Passò un'altro intero mese e lo stregone mi disse che ero pronta, dovevo solo attendere l'arrivo di quel mostro.

Mi ero un pò distaccata da Peter, ultimamente lo trascurai un pò sempre immersa nei miei pensieri.
Per questo corsi da lui per scusarmi, ma non avrei raccontato tutto, avevo paura che fuggisse da me, c'era un'altro ragazzo però a cuoi devo raccontare tutto e non vede l'ora di farlo.

DEVIL (Peter Parker)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora