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"Cosa? Che ci fa qua?" Chiesi spaesata.
"Sono qui per salvare Peter, solo io posso farlo" rispose lui mentre senza fermarsi si dirigeva verso la porta dove poco prima era entrato Peter.
"Come fa a..."
"Il suo costume, so tutto cio che gli accade, quasta volta forse un pò in ritardo" mi precedette e in quel momento provò ad entrare nella sala, ma un infermiera lo bloccò.
Non insistè molto.
Si avvicinò a me e May, fortuna che quella sala era vuota.
"Andate a casa, ho gia un piano per portarlo via da qui"
"Non puoi portarlo via da qui, così morirà!" Gli urlai contro, era del tutto pazzo.
"No lui morirà se resterà qui" mi rispose a tono.
Nel frattempo May era molto confusa.
Sapeva che Peter era stato colpito al petto da un pazzo e non da uno dei tizi che lo hanno rapito per prendere i suoi poteri.
"Lei lo sa?" Mi sussurò infatti Tony.
Io accennai un no.
"Credo sia arrivato il momento, non potete mentirle ora e poi fai come ti dico e andate a casa, lo porterò via da qui, ho una tecnologia piu avanzata e medici più qualificati" disse questa volta molto cauto.

Avrei dovuto fidarmi? Non lo so, ma ricordiamo che lui è un super eroe, salverà anche Peter. Non ne ero del tutto sicura, ma in quel momento presi questa decisione, mi sarei fidata.

Tony abbandonò la stanza e io andai da May.
"Andimo a casa, ha ragione lui"
"No! Peter è qui e potrebbe morire" disse tra i singhiozzi.
"Ce una cosa che devo dirti e per cuoi dovremmo anche fidarci di Tony Stark" continuai a dire tranquilla.
"Katelin no! Io resterò qui con Peter, non mi fido di quell'uomo non gli lascierò mettere le mani su Peter, e poi perchè proprio lui? Perchè vuole salvare proprio lui?"
Mi guardai intorno per controllare che non ci fosse nessuno.
"Lo fa perchè gli vuole bene, perchè diciamo che e il suo mentore"
"Per lo stage, non ci credo, lui neanche conosce tutti i suoi stagisti"
"Forse è un pò di più di uno stage, questa cose avrebbe dovuta dirtela lui, ma non credo tu voglia aspettare perciò..." mi bloccai. E la cosa giusta da fare.
"Cosa? Che cosa mi devi dire?"
"Peter è.... lui è Spider-man" dissi a bassa voce.
"Non mi prendere in girò" rispose lei.
Senza dire altro creai un mini varco davanti a me che conduceva al luogo in cuoi ci trovevamo prima, ci infilai la mano.
"Questa appartiene a lui" dissi estraendo la sua maschera e chiudento il varco.
"C-cosa? Ma lui non puo essere... cosa è successo davvero?"
"Siamo usciti per sconfiggere qualche criminale e due ci hanno teso una trappola, ci hanno rapiti perchè volevano il potere di Peter e lo hanno preso, poi lui mi ha salvato la vita, quel colpo era diretto alla mia testa" spiegai.
Non ci volle molto per comprende la situazione e tornammo a casa.

Mi chiusi in camera e una lacrima cominciò a solcare il mio viso, poi un'altra, poi un'altra ancora. Solo perchè mi sono fidata non significa che non abbia paura per Peter.

Nuove notizie non mi fecero aspettare  più di un'ora, Iron man si presentò davanti alla mia finestra.
Se ora fossi qualcun'altro penserei "wow, c'e davvero Iron man qui a casa mia? Sto sognado" mentre ora è l'ultima cosa a coi penso,  volevo solo sapere come stesse Peter.

Mi portò fino alla sua torre, era altissima ed enorme, non ci ero mai entrata.
A quando pare erano dotati anche di bravi medici e una mini ospedale.

A speigarmi la situazione fu una donna, poteva avere massimo 30 anni, capelli castani e occhi dello stesso colore, era poco piu alta di me e dal grembiule che indossava si capiva che fosse un'infermira.
La donna mi disse che stavano operando Peter in quel momento e che con tutte le tecnologie che hanno li andrà tutto bene.
Un sospiro di sollievo mi prevalse, ero sollevata, ma non ancora del tutto.

Le ore passavano seduta su quella stupida sedia, ormai sarebbe dovuto mancare poco.
May pensava ancora che stessi in camera, spero che sia andata a dormire tranquillamente non voglio si proccupi ulteriormente anche di me.

I medici uscirono finalmente dalla stanza e uno si avvicino a me.
"Sta bene" e gia a quelle parole arrivò un sollievo "è stato portato qui in tempo, se sarebbe rimasto piu tempo nell'altro ospedale, probabilmente non ce l'avrebbe fatta, ma ora sta bene, le sue cellule si rigenerano in fretta quindi presto potrà anche andare via" spiegò poi.
"Posso vederlo?" Chiesi, era l'unica cosa che volevo in quel momento.
"Si, ma ora sta dormento quindi fai piano" mi raccomatò.
Mi diressi subito nella stanza.

Peter era sdraiato sul lettino, aveva gli occhi chiusi.
La pelle era pallida, se non fosse attaccato al quel macchinario che controlla il battito crederei fosse morto.
Mi sedei su una sedia, affianco a lui.
Presi la sua mano piano per non farlo svegliare e gliela accarezzai dolcemente con il pollice.
Delle lacrime minacciavano di scendere, era tutta colpa mia cio che gli era successo.

Quella pallottola doveva colpire me, non lui e mi sentivo trementamente in colpa.

La porta si aprì dietro di me, era Tony Stark.
Si avvicinò a me e al lettino di Peter.
"Io non so come ringraziarla, se lei non ci fosse stato lui sarebbe morto" dissi.
"Non devi ringraziarmi, non potevamo permetterci di perdere una mente geniale come la sua e un ottimo super eroe, ha solo 18 anni e gia fa grandi cose e anche tu"

Sapeva che io avessi dei poteri?
"Cosa intenti per anche tu?" Chiesi infatti.
"Siete un ottima squadra"
"Ma io non faccio nulla"
"So dei tuoi poteri e so che ogni sera combatti segretamente il crimine con lui, anche tu sei un super eroe"

Forse aveva ragione, io aiutavo Peter a combattere il crimine e chissà gia quante persone abbia salvato e lo faccio perchè è giusto, questi poteri che ho non li devo sprecare, li userò solo per far del bene, e lo farò molto meglio di come ho fatto fino ad ora.

"Vieni con me, ora lui deve riposare, abbiamo delle domante da farti" disse mettendomi una mano sulla spalla e portandomi finò all'ascensore.
"Abbiamo?" Chiesi.
"Si"

Mi portò molto più in alto e l'ascensore semprò non fermarsi mai.
Appena si aprirono le porte mi ritrovai in una stanza sotto gli occhi di tutti gli Avengers.
In quel momento la mia espressione era tipo "what? Cosa ho fatto di male?".
Un uomo scuro di pelle, robuto mi chiamò a se, non so chi fosse.
Cercai prima una consenso visivo da parte di Tony poi mi avvicinai.

DEVIL (Peter Parker)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora