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Londra, 3 marzo 1926.

Freddie

Io così non posso più continuare.
È più di un'ora che sta andando avanti questa recita dell'asilo.

- Coraggio miss Taylor, più fiato! Più controllo! Bene, così! Ancora! Ancora! E ora la faccia più alta! Più acuta! Sì, ancora di più! Tiri fuori la tigre che c'è in lei, si arrabbi, spacchi qualcosa, piuttosto! - il maestro di canto di miss Taylor è un pazzo scatenato.
E la signorina Taylor non è da meno.
Si sono trovati, diciamo.
La scena che sto vedendo è raccapricciante.
Miss Taylor sta tenendo il petto in fuori più che può, la schiena però è piegata all'indietro dallo sforzo, il sedere lo spinge più indietro possibile e le gambe sono piegate.
Sembra il profilo perfetto di un'oca che sguazza nel fango del giardino del re.
In effetti starnazza anche come un'oca.
Il maestro di canto invece le circonda il busto con le sue mani grassocce, cogliendo l'occasione per giochicchiare un po' con le armi amorose di miss Taylor, e nel mentre non riesce a tenere a posto la lingua, che passa più e più volte sulle labbra.
Che schifo, ma che cosa ho mai fatto di male nella vita?
Fortunatamente la lezione finisce, e una volta congedato il maestro di canto, miss Taylor si para davanti a me, impedendomi di passare.

- Allora Freddie, sono andata bene in questa lezione? - domanda lei, in tono aggressivo.

- Benissimo... - mento, cercando di mascherare al meglio le mie emozioni.

- Bene...queste lezioni vedile come allenamento, perché presto suonerai al matrimonio... - abbaia lei.

- M-m-matrimonio? - balbetto io.

- Già, matrimonio. Ti sei già dimenticato del matrimonio di Roger e Rosie? - a quella domanda acida, io mi mordo il labbro. Ho suonato per loro il giorno del fidanzamento...non posso suonare pure al giorno del loro matrimonio...nemmeno per tutto l'oro del mondo.

- So a che cosa pensi...so quello che c'è tra te e Roger...ma credimi, si tratta di qualcosa di impossibile, non accadrà mai, sei solo uno stupido sognatore. Desideri lavorare come domestico nella futura casa di Roger, lo so, ma le tue origini te lo impediscono. Non assumeranno mai un immigrato come te. Perché è questo quello che sei. Nulla di più. Io vi tengo d'occhio a voi due, so benissimo che sparlate alle mie spalle, ma d'ora in poi vi sorveglierò giorno e notte. Non avrete scampo, e dovrete affrontare la dura realtà. Ora vai via, mi sono annoiata a furia di gridarti contro -

A quel punto, finalmente fuori da quella stanza maledetta, mi sento rinato.
Mi appoggio alla porta, ripensando a ciò che miss mondo aveva detto.
Rido.
Non ha capito nulla.
















- Svelto entra, prima che ci scoprano... -

- Ma ci sono solo i domestici, amore mio... -

- Ancora peggio, io non mi fido di quei pettegoli...un giorno o l'altro li sbatto tutti fuori di casa, tanto per quello che fanno... -

- Oh, smettila di mugugnare, tesoro! Ti lamenti sempre! Sono qui, non ci vediamo da un po'... -

- Hai ragione, scusami, è che sono presa...da tutto. Insomma, i nostri figli si stanno per sposare e in più ogni giorno devo farmi rispettare da quell'immigrato amico di mio figlio...gli ronza sempre attorno, ma che cosa vuole da lui? Mi fa impazzire, e mi mette ogni giorno sempre più ansia! Mi sta facendo da pianista nelle mie lezioni di canto, così lo tengo d'occhio, ma sopportarlo ogni giorno sta iniziando a diventare pesante...è un periodo molto intenso, quindi non chiedermi perché sono stressata! -

- Amore mio, devi stare tranquilla. I nostri figli si stanno per sposare, no? Mia figlia Rosie darà il titolo nobiliare a tuo figlio, che in cambio le darà i soldi. Loro due li abbiamo sistemati...ora pensiamo a noi -

- Esatto, loro due sono a posto, ma noi ancora no. Non voglio continuare a portare avanti per molto questa relazione clandestina, ti voglio sposare! -

- Lo so, amore mio, ma ti chiedo di avere un po' di pazienza. Prima ci dobbiamo sbarazzare di tuo marito, e poi sarà fatta -

- Sì ma in che modo? -

- Lo troveremo un modo, tesoro...che sia il metodo più pulito e incriminabile...ora però rilassati e vieni qui - a quel punto, lady Taylor si avvicina a lord Gallandher.
I due si scambiano un bacio, che diventa sempre più passionale, fino a trasformarsi in una vera e propria danza alla ricerca del più ambito tra i piaceri, della più infuocata delle passioni, e della più carnale delle attrazioni.
La donna gli salta addosso, mordendolo, strappandogli i vestiti riducendoli a brandelli, conficcando le unghie nelle carni, lo aggredisce tanto quanto lo desidera, e lui agisce con la stessa impulsività, gettandola sul letto con cui per una vita ha dormito con il marito, strappandole i capelli e riempendo il suo corpo di segni rossi e violacei.

Come Amare Sull'orlo Del Baratro-FrogerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora